venerdì 23 maggio 2008

Biocarburanti, meglio sfamare l'uomo o la macchina?



Il petrolio continua a viaggiare sopra i 130 dollari al barile (sopra trovate la quotazione aggiornata in tempo reale) e più continuerà a salire più i governi saranno tentati a sostituirlo con quello prodotto dai campi, ovvero con i cosidetti biocarburanti che stanno facendo tremendamente salire il prezzo di alimenti primari come pasta e pane.

Purtroppo questo comporterà gravissime conseguenze a livello planetario primi tra cui l' inquinamento dei suoli destinati alla produzione di questi carburanti e la fame nei paesi poveri dove centinaia di milioni di persone potrebbero morire a causa del denutrimento, quando si andrà a far un pieno di benzina sarà come strangolare una persona... vi consiglio assolutamente di guardare i video qui in basso:






Sfamiamo i poveri, non le macchine!

7 commenti:

Killo ha detto...

Invece che sfamare i poveri, insegnali a farle le cose...altrimenti continuiamo a dargli il pesce pronto in padella senza dargli la canna da pesca...


Sono 50 anni che aiutimo il terzo mondo e non se la sanno ancora cavare da soli

Anonimo ha detto...

detto così sembra quasi una colpa della popolazione del terzo mondo....

Gianluca Pistore ha detto...

veramente bello il video (ne ho visto solo 1) ciao

Melina2811 ha detto...

Guardando quel grafico, in periodo di giro d'Italia e con la tappa alpina di domani, pensavo che si trattasse di una cartina altimetrica appunto relativa ad una tappa... Ciao da Maria

Raimondo - Niente Barriere ha detto...

Se l'opinione pubblica rimane zitta mentre i governi e gli uomini al comando delle lobbies s'ingrassano di soldi per queste scellerate politiche economiche i risultati non possono che essere questi, e in futuro sempre più peggiori.
il commento di killo sul terzo mondo mi pare inopportuno, o forse non conosce i fatti, come realmente sono.
L'occidente agli africani gli ha preso tutte le risorse economiche, lasciandogli solo le armi (pagate profumatamente) per fare le guerre.
Un saluto da Raimondo

Rosa ha detto...

Vorrei ricordare che circa il 34% della produzione mondiale di cereali è destinata all'allevamento di animali.
I Paesi industrializzati impiegano ben due terzi della produzione cerealicola mondiale per l'allevamento del bestiame e si accaparrano le terre migliori del Sud del mondo.
altro che :"Sono 50 anni che aiutimo il terzo mondo e non se la sanno ancora cavare da soli".
Gli abbiamo rubato tutto,anche il pane di bocca, mio caro killo.

A te Alessio, dato la tua spiccata sensibilità, segnalo un nuovo filmato shock, diffuso dalla LAV a sostegno delle azioni della coalizione “Handle with Care” (Trattare con cura) contro il trasporto di animali vivi destinati alla macellazione.
Certa che mi aiuterai a diffondere la notizia, ti ringrazio di cuore.

Anonimo ha detto...

cia e buon fine settimana

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