mercoledì 21 marzo 2007

La Maratona, Abebe Bikila ed il nostro predatore...


Recentemente a Roma si è svolta una bellissima maratona. Questo tipo di competizione mi ha sempre affascinato: 42,925 Km di corsa senza sosta che gli atleti più preparati percorrono in poco più di due ore quindi ad una media di circa 20 km/h, veramente incredibile.

Sicuramente uno dei maratoneti più famosi della storia è Abebe Bikila vincitore della maratona dei giochi olimpici di Roma del 1960 correndo tutti i 43km senza scarpe.


Purtroppo ho scoperto che questo campione ha avuto un grave incidente a soli 37 anni mentre era alla guida di una Volkswagen Beetle. Veramente una tristezza scoprire che la persona più forte del mondo a spostarsi usando solo il proprio corpo senza nessun mezzo debba poi restare invalido guidando.

Da Wikipedia: "Nel 1969, Bikila stava guidando nei pressi di Addis Abeba quando ebbe un incidente, rimanendo paralizzato dal torace in giù. Nonostante le cure e l'interesse internazionale non riuscì più a camminare. Pur impossibilitato nell'uso degli arti inferiori non perse la forza di continuare a gareggiare: nel tiro con l'arco, nel tennistavolo e perfino in una gara di corsa di slitte (in Norvegia). Partecipò inoltre alle paralimpiadi di Heidelberg nel 1972 nel tiro con l'arco.
Morì l'anno successivo, all'età di 41 anni, per un'emorragia cerebrale."


Attualmente ci sono migliaia di morti in Italia per l' utilizzo delle autovetture, è una cosa pazzesca, molti sono dovuti all' eccessiva velocità e secondo l' Unione Europea il ridurre la velocità media di guida di 3 km/h salverebbe attorno a 5000-6000 vite ogni anno e prevenirebbe attorno a 120.000-140.000 incidenti, risparmiando 20 miliardi di euro in costi, mentre portando la velocità nei centri cittadini da 50 km/h a 30 km/h diminuisce il rischio di morte per i pedoni di 8 volte.


Secondo me le auto dovrebbero essere limitate elettronicamente ad una velocità di 130 Km/h, non potendo superare quella velocità in nessuna strada che senso ha poter comprare un' auto in grado di infrangere la legge? E' come legalizzare le droghe pesanti perché tanto si può dire di non doverle ne usare ne rivendere.
Magari una soluzione potrebbe essere mettere un dispositivo che permette di sbloccare la velocità massima del veicolo quando si entra nei circuiti dove si può andare anche a 400 km/h e limitarla nuovamente quando è finita la sessione di corsa. Inoltre un simile dispositivo farebbe sparire gradualmente dalla circolazione tutte le supercar che sono un grave problema per la nostra salute in quanto maggiormente inquinanti.
Naturalmente una simile cosa non avverrà perché prima di tutto molti vogliono un auto che viaggi ad oltre 130km/h per viaggiare più velocemente in autostrada e poi perché il potere sta in mano alle grosse società che comprano i politici, basta guardare le donazioni che le grosse aziende fanno ai partiti, un esempio evidente è stato quello di autostrade che ha fatto donazioni a tutti i gruppi anche se fortunatamente alcuni hanno avuto il coraggio di rifiutarle vedi Rifondazione comunista, Verdi ed Italia dei Valori, poi non difficile capire come spesso questi partiti siano spesso in disaccordo contro tutto il resto del parlamento.


L' altro ieri ero in ciclofficina etnea ed una ragazza raccontava che poco dopo aver acquistato un' automobile gli è stata rubata e adesso quindi lavora per pagare qualcosa che non può nemmeno può utilizzare, beh certo potrebbe essere anche una cosa positiva se non ne compra un altra...
Una mia amica invece ha trovato la sua nuova 206 appena acquistata carbonizzata davanti un cassonetto a cui dei balordi avevano dato fuoco quindi per diversi anni dovrà lavorare per pagare della cenere...
Spesso, noi umani pensiamo di non avere nessun predatore ma in realtà ce l'abbiamo eccome, è "la macchina" il nostro nemico "naturale", quando camminiamo dobbiamo sempre stare attenti a questi pericolosissimi "animali" che possono ferirci o "mangiarci" in un sol boccone, inoltre occupano ed inquinano il nostro habitat non permettendoci neanche di respirare aria priva di componenti cancerogeni o anche semplicemente di camminare, qui a Catania i marciapiedi sono spesso utilizzati come parcheggi.

Continuando così "i nostri predatori" potrebbero prendere il sopravvento sulla specie umana e portarla anche all'estinzione (anche per via dell' effetto serra).


Ecco uno dei nostri nemici più aggressivi.

La caccia è iniziata.

P.S.
Immagino che nei commenti qualcuno dirà che l' auto è anche utile, si è vero in alcune situazioni lo è ma gli svantaggi per la società dovuti all' uso intensivo di questi veicoli sono talmente numerosi che a mio parere il gioco non vale la candela almeno per come è progettata attualmente l'automobile.

12 commenti:

Andrea ha detto...

Credo, invece, che limitare la velocità a 130 sia sbagliato. Il problema non è tanto la velocità, ma il fatto che dei neopatentati guidino automobili fuori dalla loro portata. Mettere 180/200 cavalli di potenza tra le mani di un diciannovenne è una follia. E io che mi faccio problemi perché tra poco, quando avrò la patente, mi troverò a guidare una 1.6 di cilindrata.

Artemisia ha detto...

Sono d'accordo: sogno un mondo senza auto dove tutto e' raggiungibile a piedi, in autobus ed in bicicletta. Secondo me sono anche i tempi di vita che ci fregano, cioe' condensiamo troppe cose nella nostra giornata che richiedono spostamenti piu' veloci possibili. Invece dovremmo riappropriarci del nostro tempo.

Anonimo ha detto...

Alessio, non è una questione di poteri forti.
Lo sai che succede se si mette il limitatore a 130? Tutti compreranno solo pandini e il mercato delle auto crolla trascinando tutta l'economia. é un grosso problema. Piuttosto che vietare, il problema è di educare.
30 km/h nei centri abitati è assurdo.
Morti fisiologiche, punto. Quelle che racconti sono storielle.

Alessio ha detto...

L'economia ne trarrebbe enormi vantaggi limitando le velocità delle autovetture

1) Meno feriti quindi: meno spese sanitarie, pensioni di invalidità ecc.ecc

2) Meno petrolio che l'Italia deve comprare all'estero

3) Riduzione delle emissioni di C02 (se entro pochi anni non raggiungeranno un certo limite verremo sanzionati pesantemente per non avrer rispettato il protocollo di Kyoto)

4) Meno inquinamento

Potrei continuare ancora ma mi fermo

Anonimo ha detto...

Ma lo sai cosa sono le spese sanitarie in confronto a tutta l'economia e l'indotto che muove il mercato delle auto? Bagige.
Sì alle fonti alternative, ma limitare la velocità mi sembra una cosa irrealizzabile.

Non è il quanto che fa la differenza, ma il COME. Si può correre un po' con buonsenso e raziocinio.

E più mezzi pubblici, a costi ridotti. Sono costretto a prendere la macchina per andare all'università perché nè il treno nè la corriera hanno orari decenti, e in termini monetari perfino risparmio. E' assurdo che si risparmi andando in macchina.
Ah ma visto che faccio l'università mi fanno uno sconto di BEN 10% sull'autobus urbano!

Alessio ha detto...

Con la tecnologia attuale si potrebbero seguire le lezioni anche da casa, basterebbe dotare di web cam e microfono tutte le aule universitarie e spedirle su internet. Beh certo ancora la banda larga non arriva ovunque :(
Lo sconto del 10% è veramente ridicolo...

Nicola ha detto...

Alessio, innanzitutto complimenti per il sito e per queto intervento, che sostengo in pieno. Quando la gente scrolla la testa e dice "non è la velocità il problema" oppure "crolla l'economia", significa che sono scattati i tipici meccanismi di autodifesa imposti dal modo di pensare della ns. società. Beninteso, ormai nessuno è più abituato ad andare in bici a piedi sentendosi sfrecciare bolidi a pochi cm, e quindi si tratta di posizioni "in buonafede" che rispetto ma non approvo, anche perché facilmente confutabili (ad es. come hai fatto tu esponendo i costi sociali delle vittime stradali). Infine voglio segnalare come contributo a sostegno della "bassa velocità" nelle città questo link ad un articolo che espone proprio la tua tesi:
http://www.fiab-onlus.it/downl2/slow.pdf
è scritto da due tecnici tedeschi dell' European Cyclist's Federation.
Altrove queste idee le provano e le applicano, con successo;In Italia ovviamente siamo lustri indietro....
Buone pedalate, Nik.

Anonimo ha detto...

Complimenti per il tuo blog, Alessio; ho quarantotto anni, mi occupo di traffico e di incidenti stradali dalla mattina alla sera in una grande città del nord, vi lascio immaginare qual è la mia attività lavorativa; sapete cos'è il punto d'urto? è quello dove si verifica l'impatto in seguito all'incidente stradale, tecnicamente si chiama così l'istante, lo spazio fisico nel quale il pedone, il ciclista, il bambino oppure l'occupante di un veicolo sovente perde la vita.
Ho imparato a rimuovere dalla mia memoria gli scenari più raccapriccianti ma non sono mai riuscito a rimuovere o dimenticare l'espressione, lo sguardo, la disperazione e la sofferenza del genitore o del congiunto che apprende la notizia di un suo caro deceduto in tali circostanze.
Posso tranquillamente affermare che quanto postato da Alessio non solo è vero ma è anche ampiamente dimostrato, aggiungo in proposito che l'automobile, da quando è stata inventata è stata la causa di oltre quaranta milioni di morti in un arco temporale brevissimo, nessuna guerra ne ha fatti di più ed in questa tragica statistica non sono menzionati i morti per gli effetti collaterali dovuti all'inquinamento di ogni tipo legati alla produzione ed al suo utilizzo, inquinamento dell'aria, delle acque, acustico, estetico, devastazione di paesaggi, divoratrice di spazio tutto questo a che scopo? la mobilità delle persone? il divertimento? oppure il profitto!!
La mobilità delle persone è un problema ben diverso dalla mobilità delle automobili, come si può pensare che sia logico, conveniente, vantaggioso o addirittura fonte di progresso movimentare un ammasso di ferraglia che pesa oltre una tonnellata per portare a spasso (statisticamente quaranta minuti al giorno su ventiquattro ore) una sola persona che mediamente pesa dodici volte di meno? Siamo veramente convinti che il litro di carburante necessario per compiere una manciata di km e che produce emissioni climalteranti serve a mobilitare la o le persone che sono a bordo dell'automobile? oppure serve soprattutto per spostare solo l'automobile!! Per usare un simpatico ed efficace modo di dire di Alessio potrei andare avanti all'infinito con questi esempi.
In merito agli effetti disastrosi che l'abolizione dell'automobile avrebbe sull'economia o altre corbellerie che vorrebbero dimostrare che la sicurezza non dipende dalla velocità ma dalla perizia di chi guida (un grande numero di esperti piloti è deceduto in seguito ad incidente stradale) mi limito, per questioni di spazio, a scrivere un solo breve ma significativo pensiero: se tali affermazioni vengono dispensate da persone che hanno la mia età o più anziane provo un senso di sconforto che vivo con rassegnazione ma quando ad eccepire è un giovane allora provo solo tanta rabbia ed un immenso senso colpa e di sconfitta perchè penso che la mia generazione si è spenta consumandosi lentamente nelle corsie dei grandi distretti commerciali perdendo personalità, dignità, consapevolezza e capacità critica, abbiamo trasformato il pianeta consegnando alle generazioni future un disastro che spacciamo come “naturale” le affermazioni che l'anonimo ha scritto sul blog sono significative in questo senso “..Morti fisiologiche, punto. Quelle che racconti sono storielle.”
E proprio quando si inizia a pensare che tutto questo è naturale, che sempre è stato così e non può essere diverso da così, quando ci si abitua al peggio, il peggio diventa la normalità in naturale attesa dell'ancor peggio!!!
Uccidere l'immaginazione è il più grave delitto, un mondo migliore è possibile soltanto se riusciamo prima ad immaginarlo, immagina .... dice una famosa canzone di John Lennon, ascoltatela e traducetela se non conoscete l'inglese (Alessio mettila sul tuo blog), siamo riusciti a privare della capacità d'immaginazione le giovani generazioni spacciando per naturale ed innovativo un disastro che porta utili a pochissimi e sofferenze a tantissimi, personalmente ho scelto di rinunciare all'automobile da parecchi anni, mi muovo in bicicletta tutti i giorni pedalando non meno di trenta km al giorno e vi assicuro che la mia vita è cambiata in meglio.
Alessio continua così, immagina.....
Amedeo.

Anonimo ha detto...

molti complimenti per il tuo splendido blog, in cui ho potuto leggere articoli estremamente interessanti e stimolanti. Continua cosi

Anonimo ha detto...

Inoltre, con l'automobile si va a 6 km/h di media. Non vale proprio la pena di alimentare il predatore...

Anonimo ha detto...

Approvo appieno il tuo articolo Alessio, e approvo pure il commento di Amedeo... mi hanno entrambi colpito molto, complimenti ad entrambi.
Trovo che viviamo in una società "ubriacata" e quindi non in grado di intendere e volere. Ubriacata dai piaceri materiali (vestiti firmati, auto da corsa, cellulari, gioielli, divertimento sfrenato e incontrollabile, tuttò ciò che costa e fa scalpore, tutte cose che le televisioni e i mass media tengono a valorizzare). Le vere questioni più importanti vengono in secondo piano... chi ha i soldi ha tutto... La gente è corrotta dal consumismo, e penso che l'espressione "io sono ciò che possiedo" riassuma benissimo quella che è la personalità dell'uomo del XXI secolo che vive in una città capitalistica. Per questo molti griderebbero allo scandalo anche solo se qualcuno osasse pensare di ridurre la velocità negli autoveicoli. Sì, perchè il binomio uomo potente=macchina veloce è strettamente proporzionale, e chi non ha un auto veloce non è nessuno. Questo fatto è grave perchè pone il problema di dare un senso alla dignità dell'uomo e se l'uomo si misura in soldi o in macchine veloci, dove sta davvero la sua dignità? In oggetti materiali inconsistenti? Questo è da discutere ancor prima del problema economico, che certo ha un suo peso decisivo su tutta la questione, ma può essere risolto solo dopo aver aperto gli occhi alla gente che, sì diciamolo pure, è schiava delle macchine, di tutti i tipi di macchine, dai computer, ai cellulari, alle automobili. Sono dei beni utilissimi, senza dubbio...ma vanno usati con coscienza e consapevolezza. Ho fatto un discorso in generale spero di non essere uscito troppo dall'argomento, ma volevo cmq dire la mia. Un saluto a tutti

Anonimo ha detto...

IO penso che l'auto sia utile in momenti di particolare gravità (una corsa all'ospedale ) però in generale è una cosa altamente lesiva. Solo avere meno macchine in giro sarebbe una grande cosa.
Ci sono famiglie che ne hanno 3 o 4, se si contano le famiglie che ci sono in italia,,,,, è una tragedia.Se potessi farei una legge sul sul numero di macchine massimo consentito oltre che la più totale assenza nei centri.

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