In questi giorni ho visto aumentare la benzina come mai avevo visto prima, siamo passati dai 1,819 di lunedì a 1,847.
giovedì 8 marzo 2012
Prezzo benzina, petrolio alle stelle
In questi giorni ho visto aumentare la benzina come mai avevo visto prima, siamo passati dai 1,819 di lunedì a 1,847.
martedì 27 luglio 2010
Il fotovoltaico costa meno del nucleare

Adesso non ci sono proprio scuse...il solare ha superato il nucleare anche come convenienza dei costi ovvero produrre energia con il sole costa adesso meno rispetto a quella nucleare che essendo molto più sicura ed ecocompatibile rende la scelta del nucleare una completa follia da ogni punto di vista...
Vi lascio all'articolo del corriere con tutti i dettagli di questo studio realzzato da John Blackburn, docente di economia della Duke University.
mercoledì 24 febbraio 2010
Niente incentivi auto per il 2010 in Italia
Ebbene si, finalmente quest'anno l'industria automobilistica che produce ogni anno nel mondo milioni di morti e centinaia di milioni di feriti e malati non avrà incentivi dal governo italiano.
Questa è sicuramente una notizia molto positiva visto che nel nostro paese, anche grazie agli incentivi, le auto continuano ad aumentare (si rottama ma solo per prendere un auto nuova)...ho visto nel sito dell'ACI che nel 2009 le autovetture nel nostro paese sono aumentate di 225.522 unità mentre nel 2008 di 396.672...se non altro la tendenza sembra essere in miglioramento...sarà un grande giorno quando finalmente arriverà l'anno in cui le auto immatricolate nel nostro paese saranno minori di quelle radiate.
I dati potete consultarli qui, escono ogni mese, li tengo sempre d'occhio.
Comunque per quanto riguarda gli incentivi io farei come fanno in alcuni paesi, tassare i veicoli più inquinanti e con quei soldi abbassare il prezzo di quelli più ecologici, almeno così il tutto non pesa alla società e sicuramente una persona sarà incentivata più a comprare un mezzo ecologico inoltre darei anche qualcosa a chi rottama senza acquistare un auto nuova altrimenti non ci libereremo mai di tutte queste auto che hanno occupato le nostre strade e non ci permettono neanche di camminare nei marciapiedi qui a Catania...
In alto un video del Senato dove Scajola stava parlando degli incentivi che non verranno rinnovati ed è successo il finimondo...
lunedì 21 dicembre 2009
Discorso di Hugo Chavez a Copenaghen
Oggi vi propongo il bellissimo discorso che ha fatto il presidente venezuelano al vertice climatico di Copenaghen che sottoscrivo in pieno...:
Signor Presidente, signori, signore, amici e amiche, prometto che non parlerò più di quanto sia già stato fatto questo pomeriggio, ma permettetemi un commento iniziale che avrei voluto facesse parte del punto precedente discusso da Brasile, Cina, India e Bolivia. Chiedevamo la parola, ma non è stato possibile prenderla.
Ha parlato la rappresentante della Bolivia, e porgo un saluto al compagno Presidente Evo Morales qui presente, Presidente della Bolivia.
Tra varie cose ha detto, ho preso nota: il testo che è stato presentato non è democratico, non è rappresentativo di tutti i paesi. Ero appena arrivato e mentre ci sedevamo abbiamo sentito il Presidente della sessione precedente, la signora Ministra, dire che c'era un documento da queste parti, che però nessuno conosce: ho chiesto il documento, ancora non l'abbiamo. Credo che nessuno sappia di questo documento top secret.
Certo, la collega boliviana l'ha detto, non è democratico, non è rappresentativo, ma signori e signore: siamo forse in un mondo democratico? Per caso il sistema mondiale è rappresentativo? Possiamo aspettarci qualcosa di democratico e rappresentativo nel sistema mondiale attuale? Su questo pianeta stiamo vivendo una dittatura imperiale e lo denunciamo ancora da questa tribuna: abbasso la dittatura imperiale! E che su questo pianeta vivano i popoli, la democrazia e l'uguaglianza!
E quello che vediamo qui è proprio il riflesso di tutto ciò: esclusione. C'è un gruppo di paesi che si credono superiori a noi del sud, a noi del terzo mondo, a noi sottosviluppati, o come dice il nostro grande amico Eduardo Galeano: noi paesi avvolti come da un treno che ci ha avvolti nella storia [sorta di gioco di parole tra desarrollados = sviluppati e arrollados = avviluppati NdT]. Quindi non dobbiamo stupirci di quello che succede, non stupiamoci, non c'è democrazia nel mondo e qui ci troviamo di fronte all'ennesima evidenza della dittatura imperiale mondiale.
Poco fa sono saliti due giovani, per fortuna le forze dell'ordine sono state decenti, qualche spintone qua e là, e i due hanno cooperato, no? Qui fuori c'è molta gente, sapete? Certo, non ci entrano tutti in questa sala, sono troppi; ho letto sulla stampa che ci sono stati alcuni arresti, qualche protesta intensa, qui per le strade di Copenaghen, e voglio salutare tutte quelle persone qui fuori, la maggior parte delle quali sono giovani.
Non ci sono dubbi che siano giovani preoccupati, e credo abbiano una ragione più di noi per essere preoccupati del futuro del mondo; noi abbiamo - la maggior parte dei presenti - già il sole dietro le spalle, ma loro hanno il sole in fronte e sono davvero preoccupati. Qualcuno potrebbe dire, Signor Presidente, che un fantasma infesta Copenaghen, parafrasando Karl Marx, il grande Karl Marx, un fantasma infesta le strade di Copenaghen e credo che questo fantasma vaga per questa sala in silenzio, gira in quest'aula, tra di noi, attraversa i corridoi, esce dal basso, sale, è un fantasma spaventoso che quasi nessuno vuole nominare: il capitalismo è il fantasma, quasi nessuno vuole nominarlo.
È il capitalismo, sentiamo ruggire qui fuori i popoli. Stavo leggendo qualcuna delle frasi scritte per strada, e di questi slogan (alcuni dei quali li ho sentiti anche dai due giovani che sono entrati), me ne sono scritti due. Il primo è Non cambiate il clima, cambiate il sistema.
E io lo riprendo qui per noi. Non cambiamo il clima, cambiamo il sistema! E di conseguenza cominceremo a salvare il pianeta. Il capitalismo, il modello di sviluppo distruttivo sta mettendo fine alla vita, minaccia di metter fine alla specie umana. E il secondo slogan spinge alla riflessione. In linea con la crisi bancaria che ha colpito, e continua a colpire, il mondo, e con il modo con cui i paesi del ricco Nord sono corsi in soccorso dei bancari e delle grandi banche (degli Stati Uniti si è persa la somma, da quanto è astronomica). Ecco cosa dicono per le strade: se il clima fosse una banca, l'avrebbero già salvato.
E credo che sia la verità. Se il clima fosse una delle grandi banche, i governi ricchi l'avrebbero già salvato. Credo che Obama non sia arrivato, ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace quasi nello stesso giorno in cui mandava altri 30mila soldati ad uccidere innocenti in Afghanistan, e ora viene qui a presentarsi con il Premio Nobel per la Pace, il Presidente degli Stati Uniti. Gli USA però hanno la macchinetta per fare le banconote, per fare i dollari, e hanno salvato, vabbè, credono di aver salvato, le banche e il sistema capitalista.
Bene, lasciando da parte questo commento, dicevo che alzavamo la mano per unirci a Brasile, India, Bolivia e Cina nella loro interessante posizione, che il Venezuela e i paesi dell'Alleanza Bolivariana condividono fermamente; però non ci è stata data la parola, per cui, Signor Presidente, non mi conteggi questi minuti, la prego.
Ho conosciuto, ho avuto il piacere di conoscere Hervé Kempf - è qui in giro -, di cui consiglio vivamente il libro "Perché i mega-ricchi stanno distruggendo il pianeta", in francese, ma potete trovarlo anche in spagnolo e sicuramente in inglese. Hervé Kempf: Perché i mega-ricchi stanno distruggendo il pianeta. Per questo Cristo ha detto: E' più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio. Questo l'ha detto Cristo nostro Signore.
....... Bene, Signor Presidente, il cambiamento climatico è senza dubbio il problema ambientale più devastante di questo secolo, inondazioni, siccità, tormente, uragani, disgeli, innalzamento del livello del mare, acidificazione degli oceani e ondate di calore, tutto questo acuisce l'impatto delle crisi globali che si abbattono su di noi. L'attività umana d'oggi supera i limiti della sostenibilità, mettendo in pericolo la vita del pianeta, ma anche in questo siamo profondamente disuguali.
Voglio ricordarlo: le 500 milioni di persone più ricche del pianeta, 500 milioni, sono il sette per cento, sette per cento, seven per cento della popolazione mondiale. Questo sette per cento è responsabile, queste cinquecento milioni di persone più ricche sono responsabili del cinquanta per cento delle emissioni inquinanti, mentre il 50 per cento più povero è responsabile solo del sette per cento delle emissioni inquinanti.
Per questo mi sembra strano mettere qui sullo stesso piano Stati Uniti e Cina. Gli Stati Uniti hanno appena 300 milioni di abitanti. La Cina ha una popolazione quasi 5 volte più grande di quella degli USA.
Gli Stati Uniti consumano più di 20 milioni di barili di petrolio al giorno, la Cina arriva appena ai 5,6 milioni di barili al giorno, non possiamo chiedere le stesse cose agli Stati Uniti e alla Cina. Ci sono questioni da discutere, almeno potessimo noi Capi di Stato e di Governo sederci a discutere davvero di questi argomenti.
Inoltre, Signor Presidente, il 60% degli ecosistemi del pianeta hanno subito danni e il 20% della crosta terrestre è degradata; siamo stati testimoni impassibili della deforestazione, della conversione di terre, della desertificazione e delle alterazioni dei sistemi d'acqua dolce, dello sovrasfruttamento del patrimonio ittico, della contaminazione e della perdita della diversità biologica. Lo sfruttamento esagerato della terra supera del 30% la sua capacità di rigenerazione.
Il pianeta sta perdendo ciò che i tecnici chiamano la capacità di autoregolarsi, il pianeta la sta perdendo, ogni giorno si buttano più rifiuti di quanti possano essere smaltiti. La sopravvivenza della nostra specie assilla la coscienza dell'umanità. Malgrado l'urgenza, sono passati due anni dalle negoziazioni volte a concludere un secondo periodo di compromessi voluto dal Protocollo di Kyoto, e ci presentiamo a quest'appuntamento senza un accordo reale e significativo.
E voglio dire che riguardo al testo creato dal nulla, come qualcuno l'ha definito (il rappresentante cinese), il Venezuela e i paesi dell'Alleanza Bolivariana per le Americhe, noi non accettiamo nessun altro testo che non derivi dai gruppi di lavoro del Protocollo di Kyoto e della Convenzione: sono i testi legittimi su cui si sta discutendo intensamente da anni.
E in queste ultime ore credo che non abbiate dormito: oltre a non aver pranzato, non avete dormito. Non mi sembra logico che ora si produca un testo dal niente, come dite voi. L'obiettivo scientificamente sostenuto di ridurre le emissioni di gas inquinanti e raggiungere un accordo chiaro di cooperazione a lungo termine, oggi a quest'ora, sembra aver fallito.Almeno per il momento. Qual è il motivo? Non abbiamo dubbi. Il motivo è l'atteggiamento irresponsabile e la mancanza di volontà politica delle nazioni più potenti del pianeta...
Il conservatorismo politico e l'egoismo dei grandi consumatori, dei paesi più ricchi testimoniano di una grande insensibilità e della mancanza di solidarietà con i più poveri, con gli affamati, con coloro più soggetti alle malattie, ai disastri naturali, Signor Presidente, è chiaramente un nuovo ed unico accordo applicabile a parti assolutamente disuguali, per la grandezza delle sue contribuzioni e capacità economiche, finanziarie e tecnologiche, ed è evidente che si basa sul rispetto assoluto dei principi contenuti nella Convenzione.
I paesi sviluppati dovrebbero stabilire dei compromessi vincolanti, chiari e concreti per la diminuzione sostanziale delle loro emissioni e assumere degli obblighi di assistenza finanziaria e tecnologica ai paesi poveri per far fronte ai pericoli distruttivi del cambiamento climatico. In questo senso, la peculiarità degli stati insulari e dei paesi meno sviluppati dovrebbe essere pienamente riconosciuta.
.... Le entrate totali delie 500 persone più ricche del mondo sono superiore alle entrate delle 416 milioni di persone più povere, le 2800 milioni di persone che vivono nella povertà, con meno di 2 dollari al giorno e che rappresentano il 40 per cento della popolazione mondiale, ricevono solo il 5 per cento delle entrate mondiale...
Ci sono 1100 milioni di persone che non hanno accesso all'acqua potabile, 2600 milioni prive di servizio di sanità, più di 800 milioni di analfabeti e 1020 milioni di persone affamate: ecco lo scenario mondiale.
E ora, la causa, qual è la causa? Parliamo della causa, non evitiamo le responsabilità, non evitiamo la profondità del problema, la causa senza dubbio, torno all'argomento di questo disastroso scenario, è il sistema metabolico distruttivo del capitale e della sua incarnazione: il capitalismo.
Ho qui una citazione di quel gran teologo della liberazione che è Leonardo Boff, come sappiamo, brasiliano, che dice: Qual è la causa? Ah, la causa è il sogno di cercare la felicità con l'accumulazione materiale e il progresso senza fine, usando, per fare ciò, la scienza e la tecnica con cui si possono sfruttare in modo illimitato le risorse della terra.
Può una terra finita sopportare un progetto infinito? La tesi del capitalismo, lo sviluppo infinito, è un modello distruttivo, accettiamolo.
..... Noi popoli del mondo chiediamo agli imperi, a quelli che pretendono di continuare a dominare il mondo e noi, chiediamo loro che finiscano le aggressioni e le guerre. Niente più basi militari imperiali, né colpi di Stato, costruiamo un ordine economico e sociale più giusto e equitativo, sradichiamo la povertà, freniamo subito gli alti livelli di emissioni, arrestiamo il deterioramento ambientale ed evitiamo la grande catastrofe del cambiamento climatico, integriamoci nel nobile obiettivo di essere tutti più liberi e solidari.
.... Questo pianeta è vissuto migliaia di milioni di anni, e questo pianeta è vissuto per migliaia di milioni di anni senza di noi, la specie umana: non ha bisogno di noi per esistere. Bene, noi senza la Terra non viviamo, e stiamo distruggendo il Pachanama*, come dice Evo e come dicono i nostri fratelli aborigeni del Sudamerica...
Nota:
*Pachanama = Madre Terra
mercoledì 7 gennaio 2009
Diario Del Saccheggio: La Crisi Argentina
Ieri ho avuto la fortuna di imbattermi nel documentario di Fernando Ezequiel Solanas chiamato Diario del Saccheggio e realizzato nel 1994 sulla crisi Argentina.
Dato che molti sostengono che in Italia sta avvenendo quello accaduto in quel paese, nulla di meglio della visione di un documentario simile che può illuminarci su molte cose.
Io l'ho trovato molto costruttivo, per questo ne consiglio la visione.
lunedì 24 novembre 2008
Zeitgeist Addendum ed il progetto Venere
Da pochi giorni finalmente, i ragazzi di LuogoComune hanno finito la traduzione del seguito del bellissimo ed illuminante documentario Zeitgeist chiamato Zeitgeist Addendum.
Il film è stato prontamente caricato su google video e potete vederlo in alto direttamente su questo blog.
Questa volta il documentario si spinge oltre proponendo anche soluzioni su come risolvere i problemi della nostra società. E' stato creato un progetto denominato Venere il quale si impegna ad attuare il cambiamento necessario affinché l'uomo possa uscire da questo sistema avido e corrotto che ci sta portando alla distruzione.
La tematica principale trattata nel film è economica sottolineando l' enorme potere delle banche e delle multinazionali nel nostro sistema ma si sofferma anche sui problemi ambientali illustrando soluzioni per ridurre l'inquinamento ed ottenere energia pulita.
Per ulteriori informazioni potete visitare il sito ufficiale del movimento: http://thezeitgeistmovement.com
Spero tanto che vedrete questo bellissimo film ne vale veramente la pena.
P.S. Potete vederlo anche a tutto schermo cliccando nel pulsante in basso a destra nel riquadro del video.
Aggiornamento 27 novembre 2008: Il film potete anche scaricarlo cliccando qui (404 MB).
venerdì 21 novembre 2008
Aiutiamo a finanziare le nostre morti!

In questi giorni si sta parlando spessissimo di finanziamenti alle case automobilistiche perchè sono in crisi. Reputo veramente morbosa l'idea di aiutare chi con i loro prodotti distrugge l' ambiente, rende uno schifo le nostre città e solo in Italia provoca più morti e feriti rispetto alla guerra in Iraq! Ci sono tantissimi settori in crisi ed andiamo ad aiutare forse proprio quello più dannoso? Inoltre è veramente disgustosa l'idea che gli utili siano privati mentre i loro debiti pubblici. L'auto com' è concepita oggi è un errore.
Ecco un incredibile grafico che dimostra quanto i consumi totali dei beni sono diminuiti quest' anno negli Stati Uniti:

Il pianeta, sta iniziando a prendersi un po di respiro e ci ha indicato la strada da seguire, ci dice cosa funziona e cosa no, ci da segnali e noi imperterriti facciamo di tutto per continuare a sbagliare continuando a finanziare i nostri errori fino al collasso.
Quindi io dico un no assoluto a qualsiasi forma di aiuto alle case automobilistiche.
In alto vedete una distesa di automobili che vista la crisi si sono accumulate ed attendono di essere vendute negli Stati Uniti.
P.S. Inizialmente pensavo che le vendite di automobili fossero diminuite per il prezzo della benzina alle stelle ma adesso nonostante sia tornato su valori normali, le vendite continuano ad essere inferiori all' anno precedente, è evidente che la crisi è ben più profonda di quanto immaginassi.
martedì 14 ottobre 2008
Il vaticano ha messo al sicuro le proprie ricchezze
Come tutti saprete in questi giorni abbiamo assistito ad una crisi finanziaria che ha mobilitato i governi di moltissimi paesi per evitare possibili disastri.
Il Papa Benedetto XVI ha affermato "I soldi scompaiono solo la parola di Dio è solida" frase di cui hanno parlato tantissimo mentre in pochi hanno saputo che il vaticano, l'anno scorso, su consiglio di esperti finanziari, ha pensato bene di trasformare le sue azioni in lingotti d'oro obbligazioni e contanti per aggirare la crisi che si stava per abbattere nei mercati.
The Tablet, la rivista del Regno Unito che ha scoperto e messo alla luce la vicenda ha ironizzato: “la roccia di Pietro, su cui è stata fondata la Chiesa, si è trasformata in una roccia d’oro”. Mi sembra superfluo aggiungere altro.
In alto un video sull'otto per mille.
Vaticano stai attento che prima o poi a furia di ingrassare la sedia si spezza...
sabato 23 agosto 2008
La Spagna di Zapatero e l'indice di sviluppo umano
Infine vi mostro una classifica molto interessante dell' indice di sviluppo umano dove la Spagna di Zapatero dal 2004 al 2005 ha guadagnato sei posizioni arrivando dal diciannovesimo al tredicesimo posto mentre l'Italia nello stesso anno (quindi governo Berlusconi) è passata dal diciassettesimo al ventesimo, i dati purtroppo come già detto si riferiscono agli anni 2004-2005 e sono gli ultimi disponibili.
Qui trovate la classifica completa con tutti gli stati.
Insomma Zapatero ha permesso alla Spagna di balzare in avanti all' Italia in questa importantissima classifica mentre il governo Berlusconi ci ha fatto arretrare di 3 posizioni in un anno.
sabato 12 luglio 2008
Kennedy: PIL ed omicidio
Nel post dell'altro ieri ho citato Kennedy tra le persone giuste che purtroppo sono state assassinate, oggi vi riporto un bellissimo suo discorso di suo fratello Robert sul PIL:
Non troveremo mai un fine per la nazione né una nostra personale soddisfazione nel mero perseguimento del benessere economico, nell’ammassare senza fine beni terreni.
Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell’indice Dow- Jones, né i successi del paese sulla base del prodotto interno lordo (PIL).
Il PIL comprende anche l’inquinamento dell’aria e la pubblicità delle sigarette, e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine dei fine-settimana.
Il PIL mette nel conto le serrature speciali per le nostre porte di casa, e le prigioni per coloro che cercano di forzarle. Comprende programmi televisivi che valorizzano la violenza per vendere prodotti violenti ai nostri bambini. Cresce con la produzione di napalm, missili e testate nucleari, comprende anche la ricerca per migliorare la disseminazione della peste bubbonica, si accresce con gli equipaggiamenti che la polizia usa per sedare le rivolte, e non fa che aumentare quando sulle loro ceneri si ricostruiscono i bassifondi popolari.
Il PIL non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago. Non comprende la bellezza della nostra poesia o la solidità dei valori familiari, l’intelligenza del nostro dibattere o l’onestà dei nostri pubblici dipendenti. Non tiene conto né della giustizia nei nostri tribunali, né dell’equità nei rapporti fra di noi.
Il PIL non misura né la nostra arguzia né il nostro coraggio, né la nostra saggezza né la nostra conoscenza, né la nostra compassione né la devozione al nostro paese. Misura tutto, in breve, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta.
Robert Kennedy, Discorso all'Università del Kansas, 18 marzo 1968
Fonte: Ecoalfabeta
In alto trovate un video con la ricostruzione tridimensionale dell' omicidio del fratello John ben realizzata.
lunedì 30 giugno 2008
Centrali nucleari. Una follia, la Spagna l'ha capito, noi no
In alto trovate un video estratto da Current TV dove Stefano Montanari parla delle centrali nucleari.
La Spagna dopo aver vinto il giro d'Italia battendo molti Italiani grazie ad Alberto Contador, ci batte a calcio durante i quarti e finisce per conquistare ieri anche il titolo di campione europeo.
Oltre ai successi sportivi, l' economia spagnola sta andando sempre meglio al contrario di quella italiana, nel 2007 è cresciuto ulteriormente il divario per il prodotto interno lordo pro-capite misurato in standard di potere d' acquisto. Lo scorso anno la Spagna si e' attestata su quota 107 mentre l'Italia è scesa a quota 101. Nel 2006 l'Italia era a quota 103 e la Spagna a 105.
Zapatero e gli spagnoli stanno facendo davvero molto bene, inoltre visto che si è parlato di centrali nucleari vi informo che il governo spagnolo non costruirà nuove centrali nucleari e non prolungherà l'esistenza delle otto centrali di cui dispone. Ecco quanto ha dichiarato il premier spagnolo, in una intervista pubblicata sul quotidiano El Pais:
"Noi abbiamo preso un impegno, che è quello di rispettare la durata di vita normale delle centrali, salvo necessità energetiche impellenti, e di non costruire nuove centrali nucleari".
I socialisti che si sono riconfermati al governo nelle elezioni politiche dello scorso marzo, si sono impegnati a eliminare progressivamente il nucleare. L'energia nucleare è impopolare in Spagna, e il governo socialista si è concentrato sullo sviluppo di fonti alternative come l'eolico e il solare.
Possibile che noi dobbiamo andare sempre contro tendenza, vogliamo prendere esempio da chi sta facendo bene o continuare a scavare sempre più in basso?
NO ALLE CENTRALI NUCLEARI!
SI ALLE ENERGIE RINNOVABILI!
P.S. Montanari sta cercando di raccogliere fondi per continuare la ricerca, servono soldi per la manutenzione del microscopio.
Ulteriori informazioni su http://www.stefanomontanari.net
venerdì 23 maggio 2008
Biocarburanti, meglio sfamare l'uomo o la macchina?
Il petrolio continua a viaggiare sopra i 130 dollari al barile (sopra trovate la quotazione aggiornata in tempo reale) e più continuerà a salire più i governi saranno tentati a sostituirlo con quello prodotto dai campi, ovvero con i cosidetti biocarburanti che stanno facendo tremendamente salire il prezzo di alimenti primari come pasta e pane.
Purtroppo questo comporterà gravissime conseguenze a livello planetario primi tra cui l' inquinamento dei suoli destinati alla produzione di questi carburanti e la fame nei paesi poveri dove centinaia di milioni di persone potrebbero morire a causa del denutrimento, quando si andrà a far un pieno di benzina sarà come strangolare una persona... vi consiglio assolutamente di guardare i video qui in basso:
Sfamiamo i poveri, non le macchine!
giovedì 22 maggio 2008
La crisi per il petrolio si avvicina
Solo due mesi e mezzo fa scrivevo in un post che tra un anno il petrolio avrebbe superato i 140 dollari al barile ma il prezzo sta aumentando addirittura più del previsto, già oggi l'oro nero ha raggiunto e superato l' incredibile quotazione di 134 dollari al barile (85 euro al cambio attuale) con una previsione di oltre 175 dollari tra un anno.
Le pubblicità continuano a "consigliarci" di comperare mezzi azionati a petrolio ma dati alla mano è abbastanza evidente che siamo arrivati al picco dell' estrazione e nei prossimi anni arriverà una crisi energetica da non sottovalutare, io la vedo molto imminente, il prezzo del petrolio raggiungerà livelli insostenibili, già l'anno prossimo la benzina ed il gasolio potrebbero costare oltre 2 euro al litro (ben 4 mila lire!) prezzo che inizia a diventare proibitivo per le famiglie più disagiate, pensate che solo nel 2004 il gasolio in Italia costava 0,8 euro al litro, oggi ne costa 1,5 ma ancora non eravamo al picco, quindi nei prossimi mesi sono certo che il prezzo dei carburanti raddoppierà in meno di quattro anni, secondo le mie previsioni arriveremo a 3 euro al litro a fine 2010 - inizio 2011. In quanti saranno disposti a spendere 100 - 200 - 300 euro per fare il pieno di benzina alla propria auto?
Quindi già tra un paio di anni potremmo entrare in questo periodo di profonda crisi ma che porterà ad un vantaggio ovvero quello ambientale, ad esempio le città inizieranno ad essere popolate nuovamente da tante biciclette e l'aria diventerà più pulita.
Probabilmente non si parla molto di questo problema per non incutere preoccupazione alle persone e far continuare a comprare cose inutili ma vi assicuro che siamo ben vicini ad un punto di non ritorno ed un profondo cambiamento della società.
Investite i vostri risparmi non comprando prodotti energivori soprattutto a benzina ma comprando qualcosa che non brucia petrolio o che l' energia la crea (pale eoliche, fotovoltaico...), solo così fregherete questa assurda società che ci vuole sfruttare fino all' osso.
In alto ed in basso due rari eventi televisivi che parlano del problema del picco del petrolio.
giovedì 15 maggio 2008
Il picco del petrolio ed il prezzo della benzina

Per chi non fosse informato, da circa 3 anni l' estrazione del petrolio è rimasta costante invece di aumentare come ha sempre fatto, di conseguenza il prezzo del greggio, vista la continua richiesta da parte dei paesi in via di sviluppo come la Cina, sta salendo in modo vertiginoso. Questo ovviamente ha conseguenze devastanti per l' economia perchè esso serve a produrre moltissimi oggetti, per il trasporto, per l'energia elettrica e per tante altre cose, questi aumenti porteranno un inevitabile aumento di tutti i costi. Per risolvere il problema si dovrebbe iniziare ad investire seriamente sulle fonti energetiche rinnovabili cosa che ancora non si è fatto di cui i nostri politici neanche sembrano preoccuparsi (basta vedere quanto ha parlato di ambiente ed ecosostenibilità il Popolo delle Libertà nel grafico sopra) quindi ci aspetta un futuro sicuramente poco roseo dove probabilmente a livello globale si verificheranno altre guerre per l' oro nero.
Nella pagina dedicata al petrolio di Wikipedia potete vedere le varie riserve petrolifere presenti negli stati del mondo, e quindi anche dove probabilmente si verificheranno le prossime guerre.
Ecco i paesi a rischio di guerra per il petrolio per le riserve che possiedono
Qui invece i paesi che ne consumano molto e che saranno più propensi a dichiarare guerra agli stati produttori (se dispongono della potenza necessaria per farlo), bisognerà stare molto attenti alla Cina oltre che naturalmente agli Stati Uniti che sono già in guerra per il petrolio:
Ecco la classifica dei paesi consumatori
Io penso che i media non parlino molto di questo problema perchè sono pagati dalle case automobilistiche e dai petrolieri, se spiegano che tra qualche anno il petrolio schizzerà alle stelle in pochi investiranno i propri risparmi in un'automobile per non parlare dei SUV (sempre presenti negli spot pubblicitari).
Solo due mesi fa le previsioni dicevano che il petrolio sarebbe arrivato a 140 dollari al barile, a distanza di così poco tempo adesso la previsione ad un anno è data ad oltre 160 dollari al barile, ed in questi giorni il prezzo del greggio oscilla intorno a 125 dollari.
Questo significa che tra un paio d' anni la benzina potrebbe costare più di due euro al litro, di conseguenza tutto il resto costerà notevolmente di più, non solo saremo più poveri ma la benzina quasi il doppio di adesso quindi muoversi in auto per tantissime persone diventerà veramente proibitivo. Inoltre chi ha investito in un auto diesel non spenderà meno in quanto tra pochissimi mesi il prezzo del diesel supererà quello della benzina quindi non sarà possibile ripagarsi la spesa maggiore fatta per l'acquisto di un motore a gasolio.
Qui potete vedere una tabella con i prezzi della benzina negli USA per gallone (1 gallone = 3,79 litri) aggiornati in tempo reale. Come potete vedere il prezzo del diesel è notevolmente maggiore rispetto alla benzina ed anche nel nostro paese potrebbe verificarsi una situazione analoga tra qualche anno.
Direi che la mia analisi sulla convenienza delle auto a benzina rispetto al diesel si è rivelata azzeccata e senza considerare che esse inquinano di più e adesso stanno praticamente costringendo i possessori di Diesel Euro 4 a spendere pure soldi per il filtro antiparticolato.
Non posso che finire il post dicendo di stare attenti a cosa acquistate in questo periodo, fate molto attenzione ai consumi energetici di cosa andate a comprare e se potete investite in un bell' impianto fotovoltaico ed una bella bicicletta, il prezzo dell' energia aumenterà sempre di più e le celle in silicio saranno come una miniera d'oro...ma state attenti magari il vicino vi dichiarerà guerra per appropriarsene :)
venerdì 2 maggio 2008
Dichiarazioni dei redditi 2005
Pochi giorni fa è scoppiato lo "scandalo" delle dichiarazioni dei redditi del 2005 rese pubbliche dall' agenzia dell' entrate poi subito eliminate per ordine del garante della privacy. Io sinceramente non so ancora prendere una posizione netta sulla vicenda, ieri Travaglio ad anno zero ha dichiarato di essere d' accordo nel pubblicarli mentre Beppe Grillo è contro ed ha fatto partire anche un' iniziativa per far si che non vengano pubblicate.
Vorrei sapere cosa nei pensate voi lettori del blog, perchè se penso che sia giusto per la privacy non renderle pubbliche penso anche che una maggior trasparenza possa portare numerosi vantaggi.
Su repubblica è stato aperto un sondaggio ed il 65% degli italiani si trova d' accordo nel pubblicarli, addirittura nei Paesi scandinavi dicono che lì è normale, in Finlandia basta un SMS per conoscere il reddito del vicino.
In alto un video sulle tasse realizzato tempo fa da Striscia La Notizia.
P.S. Avete visto il sito dell' agenzia dell'entrate? Hanno finalmente messo anche loro la partita IVA nella homepage, se vi ricordate, tempo fa avevo posto la questione che anche loro dovevano metterla come dice la legge, avevano multato molti siti per non averla inserita nonostante non era presente proprio nel loro, ne avevo parlato in questo post. Evidentemente avevo ragione e finalmente l'hanno capito.
Aggiornamento ore 23.12:
Le dichiarazioni dei redditi del 2005 di molte città si possono trovare su Emule (è un programma di file sharing che dovrete scaricare) in file di testo scrivendo nella barra di ricerca p-2005 .
lunedì 10 marzo 2008
Prezzo del petrolio aggiornato in tempo reale
Ho pensato di inserire un post nel blog un grafico per sapere l'andamento della sua quotazione in tempo reale..
Il post è stato linkato nella colonna a destra quindi se in futuro vorrete vedere la quotazione vi basterà cliccare li.
Secondo molti siamo già arrivati al picco, infatti, da due anni, l'estrazione del petrolio non è aumentata nonostante il mondo è sempre più assetato di oro nero.
Prima di comprare un mezzo azionato a petrolio vi consiglio di meditare un bel po...
sabato 29 dicembre 2007
Incentivi rottamazione 2008. I nostri soldi agli assassini

Anche quest'anno purtroppo centinaia di milioni di euro finiranno nelle tasche dei nostri principali assassini indiretti ovvero i costruttori di automobili (che causano milioni di morti all'anno).
Il gioco è sempre lo stesso, compri un' auto con "basse" emissioni e ne rottami una che ne produce di più. Questo meccanismo non fa altro che disincentivare la commercializzazione di auto ad emissioni zero perché riempiendo il parco auto con auto simili sparirebbero anche gli incentivi per la rottamazione mentre così tra 5 anni un' auto comprata oggi verrà considerata molto inquinante e verranno dati nuovamente incentivi per comprarne una nuova con emissioni un po inferiori e così via...
Stanno solo facendo solo il loro gioco e li chiamano pure ecoincentivi!
Appena saputo che quest'anno verranno dati 700 euro per ogni auto rottamata euro 0, 1 e 2 (immatricolate prima del 1999) in caso di sostituzione con una nuova, il titolo della Fiat è schizzato in alto.
I Verdi al Governo sono meno forti delle case automobilistiche in Italia, dovete uscite le palle (se le avete) e non dare più soldi ai costruttori di automobili produttrici di CO2 dandoli magari a quelli di biciclette, rottami un' auto euro 0 o 1 (ed ottieni un buono sconto di 150 euro per l'acquisto di una bici e l'abbonamento gratuito ai mezzi pubblici per 3 anni. Un simile provvedimento farebbe entrare nel nostro paese tantissime biciclette e darebbe un incentivo importantissimo a coloro che le vendono e non più a chi produce il nostro predatore naturale spostando la convenienza verso la realizzazione e vendita dei velocipedi.
Purtroppo non posso mettere cifre più elevate perchè gli incentivi che danno per l'acquisto di nuove auto possono essere così alti perchè lo stato li riprende con l'IVA (vendendo un' auto da 10.000 euro lo Stato ne incassa 2000.).
La mafia dei nostri assassini, anche questa volta, ha fatto in modo di far rispettare la loro volontà, con le nostre tasse li riforniremo di milionate di euro per dargli la possibilità saturare le nostre città di auto a benzina o gasolio, il traffico diverrà più congestionato e l'inquinamento cittadino rimarrà sugli stessi livelli. Se si continua di questo passo non si risolverà nulla! Vergogna!
Se volete scrivere qualcosa al nostro Ministro dell'ambiente su questo tema (io l'ho fatto) l'email è la seguente:
a.pecoraroscanio@verdi.it
P.S. Da una recente indagine di quattroruote si è scoperto (anche se chiaramente lo sapevano già) che i consumi delle automobili sono ben maggiori di quelli dichiarati dalle case costruttrici (e quindi anche le emissioni di CO2), anche fino al 47%, tutti i dettagli di quest' ennesimo scandalo li trovate qui. I dettagli sulla rottamazione 2008 qui.
mercoledì 12 dicembre 2007
Prezzo della pasta in aumento? Colpa delle automobili?
Oltre 850 di milioni di persone che soffrono la fame (dati ONU).
Da qualche anno l'uomo sta usando il cibo per far muovere le automobili.
Guido Barilla (quello della pasta) afferma: “si tratta di una scelta demenziale sia dal punto di vista economico che da quello del buon senso. Abbiamo problemi enormi per sfamare la popolazione mondiale e decidiamo di dedicare una parte importante del territorio, grandi risorse e enormi quantità d’acqua per produrre energia per le automobili”.
La politica va sempre di più verso il tener basso il prezzo della benzina a discapito del prezzo degli alimenti...
Il che sembra una follia (e sicuramente lo è) però la questione è molto complessa, se aumenta il prezzo della benzina aumenterà anche quello del cibo, attualmente è con il petrolio che si spostano le merci. Utilizzare i biocarburanti significa provare a tener stabile il prezzo del petrolio e quindi di tutto il resto...questo il motivo per cui Bush sta adottando questa politica.
La dinamica è semplice, nei paesi molto ricchi come gli Stati Uniti se aumenta il prezzo del cibo non è un problema in quanto gli acquisti per gli alimenti sono solo una piccola percentuale della spesa, ma questa scelta è drammatica per i paesi poveri che vedendosi aumentare il prezzo del cibo che è la loro spesa principale (non comprano televisori LCD, automobili, ipod, computer ecc.ecc...) non riescono neppure a sfamarsi ed addirittura muoiono di fame.
L'ONU ha definito la scelta di utilizzare piantagioni per alimenti per produrre biocarburanti un "crimine contro l'umanità"...capito signor Bush?
Il problema comunque non è tanto usare biocarburanti o meno, bisogna estirpare il male dalla radice ovvero creare dei meccanismi per ottenere l'energia da fonti rinnovabili ed utilizzarle per i trasporti e tutto il resto, fino a quando non si investirà seriamente in questa direzione i prezzi continueranno inevitabilmente ad aumentare perché il petrolio è una risorsa finita e pian piano che le scorte vanno esaurendosi tutto costerà sempre di più.
Consumando meno energia contribuiamo a tenere bassi i prezzi, con il vantaggio di inquinare meno.
Sfortunatamente, molti ce l'hanno con gli ambientalisti, dicono che sono la rovina dell'economia, io penso che questi signori non sanno proprio quello che dicono.
Con questo sciopero degli autotrasportatori stiamo assistendo a cosa accadrebbe se un giorno venisse a mancare il carburante e quindi il petrolio, tutto il sistema andrebbe in tilt, niente più autoambulanze, alimentari, servizi dell'ordine ecc.ecc, è una follia essere così petrolio dipendenti, dovremmo avere tutti in casa un modo per creare energia autonomamente, dal sole, dal vento e/o altre fonti, ricordo che in moltissimi casi, per il trasporto personale basta ed avanza una bicicletta, ad Amsterdam ed in altre città questo lo sanno molto bene:
Stasera alla Critical Mass catanese durante la pedalata esporremo cartelli dietro la bici con scritto:
"Benzina finita? Per noi nessun problema!"
"La nostra Benzina non finisce mai"
e simili...
Disegno in alto by Emanuela (Vegetina).
Se hai il piacere di offrirmi qualcosa, puoi fare una piccola donazione. Grazie.