venerdì 2 maggio 2008

Dichiarazioni dei redditi 2005



Pochi giorni fa è scoppiato lo "scandalo" delle dichiarazioni dei redditi del 2005 rese pubbliche dall' agenzia dell' entrate poi subito eliminate per ordine del garante della privacy. Io sinceramente non so ancora prendere una posizione netta sulla vicenda, ieri Travaglio ad anno zero ha dichiarato di essere d' accordo nel pubblicarli mentre Beppe Grillo è contro ed ha fatto partire anche un' iniziativa per far si che non vengano pubblicate.

Vorrei sapere cosa nei pensate voi lettori del blog, perchè se penso che sia giusto per la privacy non renderle pubbliche penso anche che una maggior trasparenza possa portare numerosi vantaggi.

Su repubblica è stato aperto un sondaggio ed il 65% degli italiani si trova d' accordo nel pubblicarli, addirittura nei Paesi scandinavi dicono che lì è normale, in Finlandia basta un SMS per conoscere il reddito del vicino.

In alto un video sulle tasse realizzato tempo fa da Striscia La Notizia.

P.S. Avete visto il sito dell' agenzia dell'entrate? Hanno finalmente messo anche loro la partita IVA nella homepage, se vi ricordate, tempo fa avevo posto la questione che anche loro dovevano metterla come dice la legge, avevano multato molti siti per non averla inserita nonostante non era presente proprio nel loro, ne avevo parlato in questo post. Evidentemente avevo ragione e finalmente l'hanno capito.

Aggiornamento ore 23.12:
Le dichiarazioni dei redditi del 2005 di molte città si possono trovare su Emule (è un programma di file sharing che dovrete scaricare) in file di testo scrivendo nella barra di ricerca p-2005 .

35 commenti:

Rosa ha detto...

La dichiarazioni dei redditi di chi, dei bugiardi? Si! per questi sono daccordo. Il problema è beccarli.

Fra un'impegno e l'altro, ti propongo il meme a staffetta, un sano passatempo per rilassarsi un po'( che di questi tempi c'è ne bisogno)

Anonimo ha detto...

un bel modo per farsi i cazzi degli altri...

Gianluca Pistore ha detto...

dichiarazioni on line? ottima idea, così vedo quelli vicino casa quanto guadagnano e poi di notte li vado a trovare a casa.
per me solo i personaggi pubblici dovrebbero metterle on line, tipo un sindaco tipo un Grillo tipo un cantante, così ci rendiamo conto di quanto noi ci impoveriamo e loro aumentano il fatturato.

Salvatore Mancini ha detto...

ciao..non sono d'accordo con Gianluca: o si mettono i redditi di tutti online,o non se ne fa nulla. Tendenzialmente sarei a favore della messa online dei redditi,per una maggiore trasparenza. Se uno ha la coscienza pulita non ha niente da temere.

Anonimo ha detto...

No stavolta non sono d'accordo con Travaglio. Gli esempi di paesi stranieri che hai riportati, vantano anche un tasso di criminalità nettamente inferiore a quello italiano. Credo che la trasparenza possa esserci,quindi renderli pubblici ma SOLO tramite un'efficace riconoscimento da parte di chi richiede quei dati.
E credo che sia quello che oggi viene fatto richiendoli ad esempio ai Comuni di residenza.
Poi c'è comunque il fattore sicurezza,sarebbero lascia passare nei confronti di malintenzionati etc etc etc...

Arch ha detto...

io ne ho parlato qua http://bahrabba.blogspot.com/2008/04/i-redditi-del-vicino-alla-portata-di.html


sono super d'accordo con la pubblicazione dei redditi di tutti

Anonimo ha detto...

Credo che un commento adeguato a questa vicenda debba tenere conto delle regole. La democrazia si fonda su regole precise e funziona solo se queste regole vengono rispettate. Fatte queste doverose premesse, nella vicenda rilevano due interessi contrapposti: quello del singolo alla riservatezza (interesse privato) e quello dello Stato a conoscere il reddito dei suoi cittadini (interesse pubblico) per procedere al corretto prelievo fiscale. E' evidente che l'interesse pubblico debba trovare attuazione, prevalendo su quello privato. Ma soddisfatto l'interesse pubblico non puo che ripredendere vigore l'interesse privato, che si traduce nel cd diritto alla riservatezza. Il diritto alla riservatezza nel mondo civile funziona in maniera molto semplice: ciascuno è padrone di non rilevare al pubblico ciò che appartiene alla sua sfera privata. Con questa iniziativa di Visco si è violato il diritto alla riservatezza del cittadino/contribuente senza che vi fosse alcun meritevole interesse contrapposto, pubblico o privato, da soddisfare. In poche parole con quest'atto lo Stato con una mano ci ha tolto il diritto alla riservatezza e con l'altra ci ha dato il diritto a conoscere i redditi di tutti i cittadini. Ma qual è il vantaggio? Quale buona ragione vi sarebbe nella specie per violare il principio di riservatezza?
Un discorso a parte ovviamente meritano coloro che esercitano un mestiere o una professione di evidenza "pubblica" (dai politici agli uomini dello spettacolo) ai quali per evidenti ragioni la normativa sulla privacy trova un'applicazione più attenuata.

M.C.S.

Alex ha detto...

Io sono contrario. Metti in pericolo la sicurezza dell'individuo. Io vivo in un quartiere in cui risiedono molti malintenzionati: figurati se sapessero che ho molti soldi in casa.

Arch ha detto...

Non c'è bisogno dei redditi online per sapere chi ha i soldi in una città...
Il discorso del pericolo lascia il tempo che trova
Un rapitore o un ladro che vuole rubare in una casa piena di soldi sa già dove andare...

Anonimo ha detto...

A me non crea problemi la pubblicazione on line della mia dichiarazione dei redditi. Io le tasse le pago. Tutte. Non evado e non eludo.
Quello che mi ha creato problemi è stato vedere le dichiarazioni dei redditi di alcuni miei conoscenti. Vedere quegli zeri nella colonna del reddito ed in quella dell'imposta mi ha, come dire..., turbato! Liberi professionisti, imprenditori, artigiani... con reddito zero. E non mi dite che il mio benzinaio si è comprato il plasma e la bmw a rate... chi lo fa un finanziamento a qualcuno che non ha reddito??
Disgustoso... sento parlare da anni di lotta all'evasione, e poi posso vedere, nero su bianco, che lo Stato, se davvero volesse, la lotta all'evasione potrebbe farla veramente. Ed invece...
Invece tutti quei "redditi zero" sono anche agevolati. Perchè sono nullatenenti. Io, per mandare mio figlio all'asilo nido, devo pagare. Loro no, perchè non hanno reddito!
Meno male che considero i delinquenti più intelligenti dello Stato, e posso dormire sonni tranquilli: loro non si fanno influenzare dal reddito dichiarato, ma dal reddito reale. Nessuno verrà a rubarmi il mio tv da 32 pollici di dieci anni, nonostante il mio reddito. Magari preferirà andare a rubare il plasma del mio benzinaio... che ha reddito zero!

Unknown ha detto...

ntorni...Mazza tutti poveracci a Milano, il reddito medio annuo dichiarato era di 36000 euro (3000 euro al mese più o meno)!ma smettiamola con sti ladri che evadono le tasse! GIuro li stangherei tutti dipendesse da me, ispezioni improvvise a tappeto. Poi vorrei vedere se quei figli di buona donna che hanno 6 macchine, 15 palazzi e uno yatch hanno ancora il coraggio di dichiarare 36000 euro!

Raimondo - Niente Barriere ha detto...

Anche io contrario alla pubblicazione online dei redditi, semmai da pubblicare dovunque devono essere gli evasori.
Ho la sensazione che questa storia sia stata messa ad arte per colpire proprio la Rete...
Un saluto a tutti

ps. da ieri sono online anche su blogspot con il Blog: Senza Barriere.

Raimondo - Niente Barriere ha detto...

ops! Niente Barriere
Ciao!!!

Satira Danzante ha detto...

Sono le dichiarazioni dei redditi del 2005, non del 2007, la Mafia se vuole ammazzare una persona di certo non ha bisogno della dichiarazione dei redditi della vittima per vedere dove abita o cosa fa, così come il topo d'appartamento, sa perfettamente anche senza la dichiarazione dei redditi che è meglio svaligiare una villa a due piani a Milano 2 piuttosto che un appartamento nella periferia degradata... sono d'accordo con Travaglio: se io dichiaro i redditi allo Stato, ai sensi della legge sulla privacy lo Stato può, anzi, DEVE renderli pubblici, proprio perchè se abbiamo dichiarato quella cifra non dobbiamo avere assolutamente paura di nulla. Solo l'omertoso, solo il delinquente, solo chi si sente in torto può davvero avere paura della pubblicazione della dichiarazione dei propri redditi... oppure credete ancora alla favoletta sulla crisi di Sicurezza che vi ha propinato il centrodestra per mesi e mesi solo per poter orientare il voto elettorale? In Italia il problema della sicurezza è meno reale delle pioggie di cavallette Val di Susa.

Name: Raffaele (21) ha detto...

A me questo "gossip fiscale" on-line non è piaciuto neanche un pò.

Non mi interessa sapere quanto guadagnano gli altri e non voglio che gli altri sappiano quanto guadagno io. Non devo rendere conto a nessuno che io pago le tasse, se sono a posto e pulito non ho niente da temere e non c'è bisogno di mostrarlo agli altri.

Io pubblicherei on-line soltanto i nome degli evasori, come fanno in Irlanda.

Antonio La Trippa ha detto...

io sono daccordo a vedere tutte le dichiarazioni di reddito di tutti. Beppe Grillo compreso. E non perchè mi interessi quanto guadagnano ma solo per il principio che tali dati siano noti a tutti!

Antonio G. ha detto...

notizia fresca fresca
http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/topnews/news/2008-05-02_102192805.html

quanti giorni di carcere si farà secondo voi??
sono aperte le scommesse!!!

fabrizio ha detto...

il principio del no a priori è quello che se io posso leggere il reddito di qualunque persona tutti possono leggere il mio, ma cosa si teme,di cosa si ha paura; certo che il tenore di vita di chi ha la busta paga rispecchia quasi sempre fedelmente quello che c'è scritto nella denuncia dei redditi ma non tutte le categorie di lavoratori sono uguali. Il problema sollevato da grillo sul fatto dell'incentivo per la malavita non mi sembra reale perchè mafia, camorra ecc. le informazioni le prendono direttamente dalle banche e non certo consultando un sito on-line.
vogliamo dire una volta per tutte che il presunto "fallimento del governo prodi" e da imputare al fatto che per la prima volta sono state toccate categorie ritenute esenti da tutto; vedi avvocati notai,le famose liberalizzazioni hanno dato molto fastidio perchè una licenza del taxi se ti va bene ti costa 250 mila € perche le cosiddette caste non sono solo quelle politiche. personalmente ritengo giusta la pubblicazione dei redditi, cosi finalmente potremmo sapere che in realtà si dovrebbe vergognare.

DS ha detto...

ti dico la verità? a persone normali, con reddito normale e tutto il resto questa notizia non fa nè caldo nè freddo. a me, sinceramente, non frega nulla. chi si è mobilitato e scandalizzato è, ovviamente, la destra (ricca e magnate) e coloro che qualcosa da nascondere ovviamente ce l'hanno. da un lato può essere reale la possibilità che ladri improvvisati possano consultare quell'elenco (ma mi sembra più un'ipotesi sporadica e da film; nei paesi scandinavi le rapine dovrebbero avvenire ogni giorno?) dall'altro questa iniziativa smaschererebbe realmente gli evasori e coloro che è risaputo non possano avere redditi bassi e magari spingerebbe costoro a rendersi meno ridicoli dichiarano ciò che gli spetta.
il resto è gossip, ecco perchè questa notizia in italia è tale.

FxxxZ ha detto...

Io sono totalmente contrario a questa che per me ha solo il sapore di una violazione dei diritti della privacy volta a non so quale fine. Inoltre era già possibile accedere alle dichiarazioni dei redditi, previa tuttavia una richiesta regolare.
Comunque ci ho fatto tutto un post su questo argomento, se ti va vieni a farmi visita su www.sentimentoitaliano.blogspot.com

888888 ha detto...

le valutazioni di opportunità in tal senso, si devono svolgere in un contesto rigorosamente giuridico senza cadere nella tentazione di giudizi superficili.mettiamo il caso che sia legittima la pubblicazione delle dichiarazioni(anche se legittima non è, cioè conforme alla legge). quale sarebbe l'ineteresse pubblico alla pubblicazione? risposta semplice: non c'è nessun interesse pubblico da soddisfare!!!!!lotta all'evasione?risposta: si può combattere l'evasione sottoponendo a giudizio di tutti dati che possono essere esaminati solo dall'amministrazione finanziaria?evidentemente no.è l'ennesimo regalo del nostro caro governo, l'ennesima eccessiva violazione della nostra sfera di libertà.
se poi vi interessano sapere le ragioni giuridiche dell'illegittimità del provvedimento fatemelo sapere
ciaoooooooo
luigi abete
luigiabete@hotmail.it

888888 ha detto...

le valutazioni di opportunità in tal senso, si devono svolgere in un contesto rigorosamente giuridico senza cadere nella tentazione di giudizi superficili.mettiamo il caso che sia legittima la pubblicazione delle dichiarazioni(anche se legittima non è, cioè conforme alla legge). quale sarebbe l'ineteresse pubblico alla pubblicazione? risposta semplice: non c'è nessun interesse pubblico da soddisfare!!!!!lotta all'evasione?risposta: si può combattere l'evasione sottoponendo a giudizio di tutti dati che possono essere esaminati solo dall'amministrazione finanziaria?evidentemente no.è l'ennesimo regalo del nostro caro governo, l'ennesima eccessiva violazione della nostra sfera di libertà.
se poi vi interessano sapere le ragioni giuridiche dell'illegittimità del provvedimento fatemelo sapere
ciaoooooooo
luigi abete
luigiabete@hotmail.it

888888 ha detto...

le valutazioni di opportunità in tal senso, si devono svolgere in un contesto rigorosamente giuridico senza cadere nella tentazione di giudizi superficili.mettiamo il caso che sia legittima la pubblicazione delle dichiarazioni(anche se legittima non è, cioè conforme alla legge). quale sarebbe l'ineteresse pubblico alla pubblicazione? risposta semplice: non c'è nessun interesse pubblico da soddisfare!!!!!lotta all'evasione?risposta: si può combattere l'evasione sottoponendo a giudizio di tutti dati che possono essere esaminati solo dall'amministrazione finanziaria?evidentemente no.è l'ennesimo regalo del nostro caro governo, l'ennesima eccessiva violazione della nostra sfera di libertà.
se poi vi interessano sapere le ragioni giuridiche dell'illegittimità del provvedimento fatemelo sapere
ciaoooooooo
luigi abete
luigiabete@hotmail.it

Anonimo ha detto...

Beh per es si può sapere se i lavoratori dipendenti ricevono davvero almeno il minimo sindacale, si possono scoprire racket, regalini, tangentine, ecc ecc. Si può vedere se i datori di lavoro dichiarano lo stesso numero effettivo di lavoratori dipendenti o se ha dei lavoratori in nero. Si può vedere se pagano gli straordinari, oppure no. Si possono vedere mille cose che farebbero male solo ai criminali. Sta di fatto che è anche una "eccessivizzazione" di una trasparenza che non sempre è vista di buon occhio nel nostro paese. D'altronde il rischio è serio ed è quello di creare un tallesso in più nell'allestimentoo di uno schema di controllo che si sta allargando nel sotro paese. Penso però che potrebbe essere una cosa molto utile. come ogni mezzo nelle mani dell'uomo, può essere usato con scopi utili alla collettività e scopi privati e antisociali. Sta all'uomo decidere...

(A)

Rossi Marco ha detto...

Io sono d'accordo. Non ci trovo nulla di male. Per quanto riguarda la criminalità non penso che sia questo il problema, altrimenti fino ad oggi i rapimenti e i furti non sarebbero mai esistiti.
Secondo me le persone oneste non dovrebbero assolutamente vergognarsi della propria dichiarazione dei redditi, almeno io non me ne vergogno. Posso capire che qualche paura ci possa essere. ma secondo me sono più i lati positivi che quelli negativi.

Anonimo ha detto...

Il "braghettone" era un pittore che per ordine del papa coprì le pudenda che Michelangelo aveva dipinto sulla cappella sistina. Analoga impresa,qualche secolo dopo, servì per giustificare le statue mussoliniane al foro olimpico di Roma. Ci si deve per forza vergogbare delle attrezzature che la natura ha predisposto per la continuazione della specie ( e non solo...) ?
Ed allora ancora oggi i braghettoni vogliono mettere le mutande alle porcherie che molti quasi-italiani scrivono sulle denuncie dei redditi. Mettere allo scoperto chi è palesemente falso e bugiardo NON è mai sconveniente. Tutte palle la privacy....quando serve la si utilizza per coprire l'evasione fiscale di chi gira in porsche ed ha la piscina e poi dichiara 10.000 euro l'anno di reddito. Tutte palle il favorire la criminalità: quella sa benissimo quali siano i veri redditi degli italiani. L'ondata dei sequestri si verificò senza le dichiarazioni on line....avete la memoria un pò troppo corta....quando conviene

Anonimo ha detto...

Ecco per esempio a cosa serve rendere pubbliche le dichiarazioni dei redditi...

http://noteventhedogs.splinder.com/post/16966415/All%27attaco+degli+evasori%21

Anonimo ha detto...

CONTRARIO ALLA PUBBLICAZIONE DEI REDDITI DEI PRIVATI CITTADINI, COME AVVIENE NEI PAESI NORMALI(FRANCIA, INGHILTERRA, GERMANIA, USA). MA VORREI OBBLIGATORI I REDDITI DI CHI HA UN INCARICO PUBBLICO.
BEPPE

fermoimmagine ha detto...

Tommi io non sono nè di destra nè devo nascondere qualcosa eppure sono rimasta molto perplessa da questa pubblicazione di dati. mettere le dichiarazioni dei redditi online è pericolosissimo, soprattutto in certe realtà! Rende le persone ricattabili e vulnerabili... Perchè devo far sapere a tutti quanto guadagno e dichiaro?? sia che abbia un reddito alto che basso lo trovo davvero sbagliato... e poi questi sono dati già PUBBLICi, quindi rintracciabili senza problemi negli uffici appositi, metterli in rete è stupido e populista.

Anonimo ha detto...

non so... ma vi state rendendo conto di qnt cazzate dite??? chi dice di nn volere le dichiarazioni on line è solo perchè è uno che evade le tasse e ha paura del proprio vicino che faccia la spia... e di sicuro i mal intenzionati nn vengono a guardare sul internet qnt soldi avete... se vogliono lo sanno lo stesso... magari qlc sbandato... ma nn sara neanche in grado di usare il pc... Max

Anonimo ha detto...

ma se la legge non lo permette, non vedo perchè proprio una istituzione statale la possa violare e trovare la gente d'accordo. allora le leggi si possono violare? ho trovato questo che mi sembra spieghi bene il problema
http://www.adoc.org/index/it/comunicati.show/sku/3501/RISARCIMENTO+DANNI+P.html

Anonimo ha detto...

ma non dite cagate!! macchè maggior trasparenza!! se voi non lo sapete chi deve fare indagini sul patrimonio e guadagno di ogni cittadino (legittimamente) sono l'ufficio delle entrate e la guardia di finanza, non certo il tuo vicino di casa!!!!!!!
E SIA GDF CHE L'AGENZIA DELLE ENTRATE HANNO TUTTI I DATI IN QUESTIONE, E ANCHE DI PIU' SEMPRE DISPONIBILI!!!!!

Reputo la messa online dei redditi semplicemente una vergogna, un modo tipicamente italiano per farsi i cazzi degli altri, degno della peggior rivista di gossip!!!!

Oltre al fatto che se io fossi un onestissimo signore della calabria, puglia, basilicata, campania, sicilia, che ha sempre pagato le tasse e che col suo lavoro è arrivato a guadagnare bene, cercando però di non dare nell'occhio, cioè nn spendendo e spandendo merda(non tutti quelli che guadagnano bene devono comprarsi la mercedes, vestire d e g ecc ecc)..beh..forse inizierei a cagarmi sotto per paura di ricevere qualche visitina dalla mafia,..oppure in sardegna, dove i sequestri di persona saranno molto piu "mirati", oppure nel resto d'italia dove bande di rumeni e albanesi potranno minacciare e preparare accuratamente rapine in villa o furti nelle case di qualche sventurato benestante..

Ma fatemi il piacere!!

poi avrei forti dubi su quel che scrivi "addirittura nei Paesi scandinavi dicono che lì è normale, in Finlandia basta un SMS per conoscere il reddito del vicino", vorrei sapere dove hai trovato questwe info (non perchèp dubito che siano vere, ma x chiarirmi le idee, dato che conosco gente di quelle zone e nessuno me ne ha mai parlato, anzi, da che ne so io nella stragrande maggioranza degli stati europei nn si sognano nemmeno di fare cagate tipo questa dei redditi online di visco..forse ti confondi con le aziende, dove tra competitori puoi sapere il fatturato dell'azienda "concorrente" o "socia" nel tuo settore, ..ma questo avviene anche in italia..), e cmq anche se fosse è vero ciò che dice miky, ovvero che "Gli esempi di paesi stranieri che hai riportati, vantano anche un tasso di criminalità nettamente inferiore a quello italiano".

Alessio ha detto...

Sta scritto su un articolo di Repubblica.it

Anonimo ha detto...

IO NON HO UNA LIRA E NON VOGLIO FARLO SAPERE AGLI ALTRI...OK!

Anonimo ha detto...

In un paese dove il furbetto di turno vuole sempre farla franca la trasparenza è d'obbligo. Chi non paga le tasse non è degno di chiamarsi italiano. Chi teme la gogna mediatica è perché non ha la coscienza a posto. La dichiarazione dei redditi mette in chiaro una cosa la metà degli italiani non paga le tasse... quando e se vi daranno la possibilità di votare pensateci bene....Meditate gente meditate

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