giovedì 16 agosto 2007

Marco Travaglio, Berlusconi, TG italiani e odiostudioaperto



Guardate questo bellissimo monologo di Marco Travaglio dove parla di informazione che risale al periodo del governo di Berlusconi così tanto per non dimenticare il nostro ex premier.

E' veramente impressionante le notizie che mandano nei nostri TG nazionali, pensate che esiste anche un blog contro Studio Aperto chiamato http://odiostudioaperto.blogspot.com
Ricordo sempre il mio consiglio, per il vostro bene...non accendete la TV!

Qui sotto ripropongo nuovamente il bellissimo video del professor Dindiot (realizzato da Nicola Brusco) che ci parla proprio di televisione...



Altri video su Marco Travaglio li trovate in questi precedenti post:
Omicidio senza andare in carcere.
Marco Travaglio e Piero Ricca, il punto critico si avvicina.

3 commenti:

faustpatrone ha detto...

Grande Travaglio (si vede che è uno storico.....).

il punto è però che stiamo a guardare il dito che indica la luna e non la luna.

perché i problemi che Travaglio denuncia non sono tipici di Berlusconi - per cui "eliminando", poiniamo con una bacchetta magica - Berlusconi questi problemi sparirebbero.

essi sono connaturati, consustanziali e necessari al capitalismo in quanto sistema di produzione e creazione della ricchezza.

il capitalismo non è separabile dal malaffare come la "testa" della moneta non è separabile dalla "croce".

puoi affettare una moneta quanto vuoi, longitudinalmente, ma avrai sempre due facce: una testa e una croce.

perché il capitalismo ha una sola regola: profitto e il profitto lo si può fare, superata una soglia assai bassa (ai livelli di ricchezza pre- o addirittura proto-industriale) solo competendo senza limiti o riserve e quindi adoperando anche mezzi illeciti o criminosi.

desiderare un capitalismo senza il malaffare è un desiderio tanto pio e ingenuo quanto lo sarebbe desiderare un sole che spanda luce ma non emetta energia radiante.

non si fanno i soldi onestamente!

al massimo ci si compra due/tre case e si possono mantenere due tre generazioni senza spreco.

idem per la comunicazione e l'informazione, anche se qui le cose sono relativamente più semplici.

una prima sensata soluzione sarebbe ABOLIRE l'Ordine dei Giornalisti, e lasciare finalmente campo alla libera valutazione del talento altrui.

in ogni caso è chiaro che qualora il giornalismo divenga una merce come le altre si avranno gli stessi problemi del capitalismo e della grande finanza, perché anche nel giornalismo si fa carriera molto più facilmente servendo gli interessi di parte o di chi ha il danaro per possedere e sostenere l'editoria.

l'ideale sarebbe un'editoria diffusa, mantenuta dal basso e dalla popolazione in modo collettivo.

perché è automatico che l'impresa privata profonde danaro nell'editoria per ricavarne utili e vantaggi privati.

possibile che non si capisca che non è questione di Berlusconi o Prodi ma di rivoluzionare in modo drastico, irreversibile e radicale il sistema.

Kia ha detto...

Mi trovi completamente in accordo con te...Marco travaglio è uno dei pochi, purtroppo, che dice cose vere senza preoccuparsi di ciò che poi può accadere e di chi tali cose toccano...anche perchè c'è da dire che poi le persone comuni, una volta ascoltate certe cose pensano o che sia un folle o che sia un autore di fantascienza...MA PURTROPPO è TUTTO VERO!!!
...leggendo il tuo post ho trovato un link d un blog davvero caruccio ...odiostudioaperto"...grazie per questa chicca...inoltre condivido con te anche la tua verisssima frase finale!
...mi piace cosa pensi...sarà mica perchè lo penso anch'io!!!?

Artemisia ha detto...

Adoro Travaglio! Te l'ho gia' scritto?! Che vuoi fare, alla mia eta' i neuroni se ne vanno...
Comunque la televisione non e' tutta da buttar via. Travaglio stesso cita Report come esempio di ottima televisione .
Lo so, sono mosche bianche...

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