lunedì 26 gennaio 2009

Disastri ambientali: Seveso 1976



Leggendo un libro di igiene edilizia ed ambientale mi sono ritrovato davanti ad una tabella con i più grandi disastri ambientali mondiali:

1930 Valle della Mosa
1945 Hiroshima e Nagasaki
Anni 50 baia di Minnamata (pesce contaminato da mercurio)
1952 Londra, smog fotochimico
1976 Seveso
1986 Chernobyl
1920-1990 Esposizione in tutto il mondo all' amianto

La mia attenzione è subito andata al 1976 ovvero al disastro ambientale italiano di cui, ammetto la mia ignoranza, non avevo mai sentito parlare.

Mi sono subito documentato su internet e visto che sicuramente molti giovani non conosceranno questo disastro ne parlo per non dimenticare uno dei più grandi disastri ambientali d'Italia:

Il disastro di Seveso fu causato da una fuga del composto chimico TCDD, una tra le più pericolose diossine, che intossicò la popolazione locale, inquinò aria, terreni e cose, e che uccise migliaia di animali. Decine di migliaia di animali furono soppressi in seguito per stroncare sul nascere il rischio di propagazione della contaminazione chimica.

Verso le 12:37 di sabato 10 luglio 1976 nello stabilimento della società ICMESA di Meda, confinante con Seveso, un reattore chimico destinato alla produzione di triclorofenolo, un componente di diversi diserbanti, perse il controllo della temperatura e si scaldò oltre i limiti previsti.
La causa prima fu probabilmente un arresto volontario della lavorazione, senza azionare il raffreddamento della massa.
L'apertura delle valvole di sicurezza evitò l'esplosione del reattore ma l'alta temperatura causò una modifica della reazione con una massiccia formazione di 2,3,7,8-tetraclorodibenzo-p-diossina (TCDD). La TCDD venne rilasciata e trascinata verso sud dal vento in quel momento prevalente. Si è quindi formata una nube tossica che ha colpito i Comuni di Meda, Seveso, Cesano Maderno e Desio. Le prime avvisaglie furono l'odore acre e le infiammazioni agli occhi. Pur non essendoci stati morti, circa 250 persone riscontrarono la cloracne (dermatosi provocata dall'esposizione al cloro e ai suoi derivati, che crea lesioni e cisti sebacee), mentre gli effetti sulla salute generale sono ancora oggi oggetto di studi. È infatti opinione della popolazione locale che sia aumentata la percentuale di tumori nella zona.



Le abitazioni comprese nella zona A, la più colpita, furono demolite e il primo strato di terreno venne rimosso. Gli abitanti della zona A vennero evacuati dopo ben 16 giorni e ospitati in apposite strutture alberghiere. La zona A venne presidiata per impedire a chiunque di entrare. Dopo 10 anni, in questa zona è sorto il "Bosco delle Querce". Invece le zone B e la zona di rispetto furono tenute sotto controllo (divieto di coltivazione e di allevamento). La popolazione venne avvisata dell'evento solo dopo 8 giorni.

Tra gli studi più recenti, si rileva come ancora a 33 anni di distanza dal disastro, gli effetti, misurati su un campione statisticamente ampio di popolazione, 1772 esposti ed altrettanti controlli, siano elevati. Nello studio, in sintesi, la probabilità di avere alterazioni neonatali ormonali conseguenti alla residenza in zona A delle madri è 6.6 volte maggiore che nei controlli. Le alterazioni ormonali vertono sul TSH, la cui alterazione, largamente studiata in epidemiologia ambientale, è causa di deficit fisici ed intellettuali durante lo sviluppo.

In alto trovate alcuni servizi televisivi su questo disastro mentrequi sotto una canzone che Antonello Venditti cantò per il disastro ovvero "Canzone per Seveso":

Era il dieci luglio di una terra senza colpa
bambini nei giardini giocavano nel sole
e l'aria era di casa, di sugo e di fatica
e vecchi nella piazza parlavano d'amore e donne al davanzale lanciavano parole
sepolte ormai nel ventre
di madri perdute, perdute dal cielo proprio sopra di noi che restiamo a guardare
morire le radici, i preti perdonare
proprio sopra di voi
che vivete tranquilli
nella vostra coscienza di uomini giusti
che sfruttate la vita per i vostri sporchi giochetti
allora allora ammazzateci tutti!

Noi siamo qui prigionieri del cielo come giovani indiani risarciteci i cuori
noi siamo qui senza terra né bandiera aspettando qualcosa da fare
e che non porti ancora dei torroni a Natale
telegrammi "ci pensiamo noi" condoglianze! condoglianze!



Da notare in questo disastro la lentezza dei provvedimenti e l'aver avvisato la popolazione della nube tossica solo 8 giorni dopo! Quando si sprigiona una nube tossica solitamente tutte le autorità tendono subito a dire "nessun pericolo", io sinceramente, anche per via di questo precedente, non riuscirei a stare tranquillo. Che ci serva da lezione.

5 commenti:

byb ha detto...

ho una cara amica di Cesano, e anche se non era ancora nata, conosce bene l'argomento. sarà che la sua famiglia, come penso molte delle famiglie della zona, non hanno dimenticato.

io che abito a un trentina di km conoscevo la storia praticamente solo grazie ad alcuni cartelloni esposti nei corridoi della mia scuola media, erano stati fatti dagli alunni in quegli anni, con disegni e ritagli di giornale.
non erano mai stati tolti, stavano accanto a quelli di cernobyl e di altri eventi importanti, qualche volta mi era capitato di leggerli.

Emilio R. ha detto...

In quell'elenco manca il disastro di Bhopal del 1984. Probabilmente il più dimenticato di tutti.

Ale ha detto...

io non lo sapevo...grazie per l'info

Anonimo ha detto...

Piacere di leggere il tuo sito!
Un saluto dal Giappone.

Anche in Giappone questo disastro a Seveso non e' tanto conosciuto, pero' i due specialisti (Teiichi Aoyama e Komichi Ikeda)che lavorano per la tutela dell'ambiente sono andati a Seveso per raccogliere informazioni, e hanno
presentato il caso e il problema
al Forum all'Universita' di Musashi Kogyo in agosto nel 2007.
Non dimenticheremo mai il dolore degli abitanti, degli animali uccisi, della terra, dell'acqua.
(Mi dispiace, il sito e' tutto in giapponese.)
http://eritokyo.jp/independent/eforum-20062007-b-5-aoyama-seveso.pdf

Anonimo ha detto...

Molti sono i danni provocati dai signori avvelenatori negli ultimi anni.
Cito alcuni in provincia di Vicenza
Atrazina usata come diserbante selettivo responsabili arpav asl, nel caso in questione i due enti di presunto controllo sull’igiene del territorio per anni con molta INTELLIGENZA anno continuato ad alzare il livello di tollerabilità nella falda acquifera fino ad avvelenare uno dei più importanti bacini italiani.
Cromo esavalente un caso gravissimo che durava da tempo e portato alla luce da una signora che ha avuto il coraggio di dare il via ad una lunga battaglia, decine di morti causati da una ditta di cromatura addirittura un tentato omicidio, di una persona presidente di un comitato di cittadini, preso a sprangate da i soliti ignoti.
Fuga radioattiva a Vicenza da un sito di stoccaggio armamenti Americani popolazione completamente all’oscuro dei fatti dopo anni si viene a conoscenza di mezze verità.
Solo alcuni dei casi qui a Vicenza patria del miiiiitttttico nord est per non parlare poi del resto del veneto.
Ps alcuni personaggi responsabili dei fatti cromo esavalente sono finiti in regione con incarichi di responsabilità, altro caso di grave inquinamento.

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