sabato 21 febbraio 2009

Battaglia Cuscini a Catania, Facebook e censura



Oggi guardando la classifica stilata da Alexa dei siti più visitati in Italia sono rimasto sbalordito nel vedere che Facebook ha raggiunto la prima posizione se escludiamo Google.it

La crescita di questo social network è stata veramente esplosiva in questi anni e sta iniziando a preoccupare i nostri politici, facebook permette con una facilità estrema di organizzarsi per un evento o di protestare per qualcosa.

Come molti sapranno già il Senatore dell'UDC D'Alia (eletto in Sicilia, unica regione dove l'UDC ha superato l'8%...chissà da chi arriveranno tutti questi voti...) è riuscito ad ottenere dal governo l'inserimento di un emendamento al decreto sicurezza, successivamente approvato, chiamato "Repressione di attività di apologia o incitamento di associazioni criminose o di attività illecite compiuta a mezzo internet". In sostanza se un sito presenta una pagina che non piace al governo può essere oscurato da quest'ultimo per intero! Una norma veramente assurda che potrebbe portare all' oscurazione anche di YouTube per un semplice video caricato da qualcuno.

A questo punto sotto questo ragionamento dovremmo uccidere tutti gli esseri umani perché molti di loro compiono crimini, il principio è lo stesso... mentre la direzione di facebook ha fatto il seguente esempio parlando dell'assurdità di quest'emendamento "sarebbe come chiudere tutta la rete ferroviaria per un graffito sconveniente in una stazione".

Penso che se mai oscurassero siti come Facebook e Youtube sarebbe la volta buona che parte una rivolta popolare mai vista nella storia italiana...questi signori dimenticano che i maggiori fruitori di questi servizi sono i giovani e se a loro togli qualcosa di così utile ed usato mi sa che scoppierebbe una vera rivoluzione, basta pensare al casino successo per la riforma Gelmini, io forse sarei pure pronto a morire per difendere internet che ritengo l'unica speranza per il futuro di questo paese e del mondo intero. Inoltre se mi oscurano il tubo quasi tutti i post del mio blog (ma anche di tantissimi altri) diventerebbero incompleti perché spesso integrano dei video presi da li, motivo in più per protestare se mai dovesse accadere una cosa del genere.

In alto potete vedere cosa dice al riguardo l'autore di questo schifosissimo e vergognoso emendamento mentre qui sotto un video che ho realizzato ieri sera a Catania dove si è svolto un Flashmob organizzato in maniera immediata a Catania tramite facebook, per l'esattezza un Pillow Fight o semplicemente una battaglia di cuscini:

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Alessio a questi signori(?) fa paura l'orizzontalità di interntet! Pero loro tutto deve essere indottrinamento e rincoglionimento delle menti e degli spiriti piu sempliciotti. Putroppo raiset è riuscita a imbrigliare alle sue reti di indottrinamento un buon 60% di italiani che, con atteggiamento remissivo e passivo si sono laciati abbindolare dal presidente del consiglio, del milan, di TRE televisioni + altre tre, di giornali, negozi. E quel 40% che prova a rifugiarsi nel bunker di internet sono costretti a vivere con la paura di una "atomica informatica". GIAMMAI io ti dico...

Umberto ha detto...

Se davvero un giorno accadrà qualcosa di simile puoi star tranquillo che l'idea di una super protesta sarà presente in tutte le menti d'Italia.Accadrebbe qualcosa di grosso e sarebbe anche la scusa per scaricare il malcontento popolare alle alte cariche!

byb ha detto...

fondamentalmente credo per loro sarebbe controproducente.
siti come facebook e youtube, pur permettendo una maggiore circolazione delle idee e una rapida formazione di gruppi, sono ancora uno strumento che tiene le persone "in casa", che credo sia fondamentalmente il loro scopo. ok, preferirebbero davanti a programmi televisivi insulsi, ma comunque per loro meglio seduti alla propria scrivania, che anche solo trovarsi in piazza con gli amici.

Anonimo ha detto...

prima i giornali...poi la televisione...e adesso internet!
piano piano si stanno impossessando anche della rete..e davvero, NON riusciranno a farlo!
Condivido con te che scoppierebbe una rivolta di dimensioni paurose, sia dai blogger sia dai ragazzi meno 'impegnati' che hanno un profilo su facebook o netlog o simili!

Ale ha detto...

io non sono a favore di facebook..ma favore del web tutta la vita..
stanno costruendo qualcosa di mostruoso, e dobbiamo batterci per impedirlo.

Antonio G. ha detto...

penso che oltre a facebook e youtube, sarebbero chiusi migliaia di blog e siti di vario genere. tutto ciò che va contro il pensiero unico del governo dev'essere represso (secondo la loro pazza ideologia).
se passa la legge cosa succede?
d'alia starà tutta la notte a girare il web e a segnalare siti scomodi? o faranno anche su internet ronde di navigatori leghisti?

Antonio G. ha detto...

e comunque, non vorrei che questo fosse un altro specchietto per le allodole, per fa si che ci dimentichiamo del lodo alfano che sta parando il culo di mr. b.!
ah a proposito...in tutto il mondo stanno parlando (malissimo) del come e perchè di questo lodo, e di come l'italia abbia un capo del governo corruttore, ma misteriosamente intoccabile. l'italia ha veramente perso conoscenza, e gli avvoltoi ci stanno addosso.

Mauro P. ha detto...

Per la precisione, il provvedimento prevede che la responsabilità sui contenuti passi, oltre che a chi pubblica, anche ai siti che ospitano i contenuti. Questo ufficialmente, per far si che non si ripetano casi, ad esempio, come quelli dei gruppi pro-mafia su facebook. In pratica, facebook, come youtube o blogger, sono responsabili della legalità di ciò che gli utenti pubblicano. Questo perchè per le autorità è un procedimento lungo e complesso risalire a chi pubblica certo materiale e far si che venga rimosso, mentre è più semplice "responsabilizzare" chi li ospita, minacciando di oscurare il sito nel caso in cui qualcuno lo usi per violare la legge. In questo modo, il sito ha tot tempo per eliminare il contenuto dannoso.

Il problema è che per gli stessi siti è impossibile monitorare capillarmente sui contenuti, e c'è quindi il richio che un sito venga oscurato totalmente.

Il provvedimento non aggiunge nessuna nuova limitazione all'uso di internet: i reati che punisce sono gli stessi che anche oggi sono punibili. Cambia solo il modo in cui la legge viene applicata.

Evitiamo quindi di paragonarla alla legge ammazza-web del precedente governo: questo provvedimento è ben altra cosa, e ho l'impressione che il pubblico non se ne stia rendendo conto.

Certo ha dei grossi limiti, però è in corso una strumentalizzazione politica attraverso lo stravolgimento del testo. Se vogliamo lamentarci, lamentiamoci di quello che è, non di quello che non è.

Anonimo ha detto...

Io non ho leto il testo dell'emendamento (e probabilmente neanche tu) ma se rispecchia il titolo "Repressione di attività di apologia o incitamento di associazioni criminose o di attività illecite compiuta a mezzo internet" non vuol dire ciò che tu scrivi in questo post. Almeno secondo la lingua italiana.

Concordo con quanto ha scritto Mauro P. nel precedente commento.

Anonimo ha detto...

bello il flash mob!!! definire SCHIFO quello che è rimasto in piazza duomo non renderebbe l'idea.
ma tanto, catania è già mezza sommersa da rifiuti e sporcizia, quindi chissènefrega!!
salvatore

Francesco ha detto...

Alessio, vedi se puoi diffondere questa notizia:
NOTIZIA DI UNA GRAVITà INAUDITA

Attenzione, APPROVATO articolo 50-bis/Repressione di attività di apologia o istigazione... COMPIUTA A MEZZO INTERNET



AvantIeri alle 12.58



NESSUN TELEGIORNALE HA AVUTO IL PERMESSO DI DIFFONDERE QUESTA NOTIZIA !







Avantieri il Senato ha approvato il cosiddetto pacchetto sicurezza (D.d..L. 733) tra gli altri con un emendamento del Senatore Gianpiero D'Alia (UDC) dall'articolo 50-bis: "Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet"; la prossima settimana Il testo approderà alla Camera come articolo nr. 60.



Questo senatore NON fa neanche parte della maggioranza al Governo... il che la dice lunga sulle alleanze trasversali del disegno liberticida della Casta.



In pratica in base a questo emendamento se un qualunque cittadino dovesse invitare attraverso un blog (o un profilo su fb, o altro sulla rete) a disobbedire o a ISTIGARE (cioè.. CRITICARE..??!) contro una legge che ritiene ingiusta, i providers DOVRANNO bloccarne il blog o il sito.



Questo provvedimento può far oscurare la visibilità di un sito in Italia ovunque si trovi, anche se è all'ESTERO; basta che il Ministro dell'Interno disponga con proprio decreto l'interruzione dell'attività del blogger, ordinandone il blocco ai fornitori di connettività alla rete internet.



L'attività di filtraggio imposta dovrebbe avvenire entro 24 ore; pena, per i provider, sanzioni da 50.000 a 250.000 euro.



Per i blogger è invece previsto il carcere da 1 a 5 anni oltre ad

una pena ulteriore da 6 mesi a 5 anni perl'istigazione alla disobbedienza delle leggi di ordine pubblico o all'ODIO (!) fra le classi sociali.



MORALE:

questa legge può ripulire immediatamente tutti i motori di ricerca da tutti i link scomodi per la Casta.



In pratica sarà possibile bloccare in Italia (come in Iran, in Birmania e in Cina) Facebook, Youtube e la rete da tutti i blog che al momento rappresentano in Italia l'unica informazione non condizionata e/o censurata.



ITALIA: l'unico Paese al mondo in cui una media company (Mediaset) ha citato YouTube per danni chiedendo 500 milioni euro di risarcimento.



Con questa legge non sarà più necessario, nulla sarà più di ostacolo anche in termini PREVENTIVI.



Dopo la proposta di legge Cassinelli e l'istituzione di una commissione contro la pirateria digitale e multimediale che tra meno di 60 giorni dovrà presenterà al Parlamento un testo di legge su questa materia, questo emendamento al "pacchetto sicurezza" di fatto rende esplicito il progetto del Governo di "normalizzare" con leggi di repressione internet e tutto il sistema di relazioni e informazioni che finora non riusciva a dominare.



Mentre negli USA Obama ha vinto le elezioni grazie ad internet, l'Italia prende a modello la Cina, la Birmania e l'Iran.



Oggi gli UNICI media che hanno fatto rimbalzare questa notizia sono stati la rivista specializzata "Punto Informatico" e il blog di Grillo.



Fatela girare il più possibile per cercare di svegliare le coscienze addormentate degli italiani perché dove non c'è libera informazione e diritto di critica la "democrazia" è un concetto VUOTO.



documentazione diffusa da Coordinamento degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani

http://www.perlapace.it

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