martedì 11 settembre 2012
Il declino dell'automobile in Italia
Nel mese di agosto appena trascorso è accaduto un fatto veramente degno di nota, il saldo tra auto immatricolate e rottamate è stato molto negativo (qui tutti i dati del rapporto ACI), l'Italia in un solo mese è riuscita a liberarsi di 17.321 autovetture, un record storico che fa capire il cambio di rotta delle abitudini degli italiani che stanno mutando sia per la crisi, che per i costi della benzina e presumibilmente anche per una maggiore coscienza ecologica.
Per chi avesse ancora qualche dubbio e volesse approfondire la questione, a questo link trovate una recente ricerca che dimostra quanto è diminuito l'uso dell'automobili negli ultimi due anni passando dal 51,7% al 42,9% le persone che dichiarano di utilizzare sempre l'auto per recarsi a lavoro.
Ancora non si sa se alla fine dell'anno il saldo iscrizioni-radiazioni sarà positivo o negativo, ma se si arrivasse davvero a quest'ultimo caso sarebbe veramente un cambiamento di strada storico da parte dell'Italia che ogni anno, da quando esiste l'automobile, ha incrementato a dismisura il numero di vetture lasciando sempre meno spazio a noi stessi per vivere la città...basti pensare alle piazze occupate delle automobili che a Catania sono moltissime o ai lavori per i parcheggi che ne hanno fatto chiudere e devastato tante altre, per non parlare della possibilità di tornare a respirare aria pulita o ascoltare il cinguettio degli uccelli... meno auto ci saranno in giro, più la qualità della vita in città migliorerà, la rivoluzione è appena iniziata.
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4 commenti:
io cerco di usare sempre la bici per andare a lavoro, anche se da novembre a febbraio uso quasi esclusivamente la macchina... :)
Interessante statistica ma... non ti viene il dubbio che il trend di auto rottamate riguardi solo quelle troppo vecchie e costose da mantenere, e quelle sostituibili da uno scooterone?
UIL CINGUETTUIO DUEGLI UCCELLUI...
L’Italia è fallita per colpa di tutti noi. Cosa ci ha portato al fallimento? Il fatto che non siamo un popolo, bensì un’accozzaglia di popoli; di conseguenza non proviamo amore per una nazione che non ci appartiene; e da qui scaturiscono ignoranza e codardia: e il gioco è fatto!
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