martedì 15 dicembre 2009

Lettera a radio maria



Qualche mese fa avevo pubblicato un post dove parlavo di Radio maria in quanto spesso dalle sue frequenze partivano sentenze disgustose nei confronti degli omosessuali dicendo che essi sono malati e cose simili...ieri ho avuto la fortuna di trovare una simpatica lettera proprio a radio maria (dovrebbe essere tutto vero) che vi consiglio di leggere:

Tempo fa un NOTO RELIGIOSO, dalle onde radio di Radio Maria, ha risposto ad un ascoltatore che l'OMOSESSUALITA' E' UN ABOMINIO, perchè a dirlo è la BIBBIA (Levetico, 18,22).
Un ABOMINIO CHE NON PUO' ESSERE TOLLERATO IN NESSUN CASO.
10 giorni fa quello stesso ascoltatore ha scritto questa lettera al NOTO RELIGIOSO...
Lettera del 16 maggio 2009
Caro sacerdote, le scrivo per ringraziarla del suo lavoro educativo sulle leggi del Signore.
Ho imparato davvero molto dal suo programma, e ho cercato di condividere tale conoscenza con più persone possibile.
Adesso, quando qualcuno tenta di difendere lo stile di vita omosessuale, gli ricordo semplicemente che nel Levitico 18:22 si afferma che ciò è un abominio.
Fine della discussione.
Però, avrei bisogno di alcun consigli da lei, a riguardo di altre leggi specifiche e come applicarle.-

Vorrei vendere mia figlia come schiava, come prevede Esodo 21:7. Quale pensa sarebbe un buon prezzo di vendita?-
Quando do fuoco ad un toro sull’altare sacrificale, so dalle scritture che ciò produce un piacevole profumo per il Signore (Levitico 1.9). Il problema è con i miei vicini. Quei blasfemi sostengono che l’ odore non è piacevole per loro. Devo forse percuoterli?-
So che posso avere contatti con una donna quando non ha le mestruazioni (Levitico 15:19-24). Il problema è: come faccio a chiederle se ce le ha oppure no? Molte donne s’offendono.
- Levitico 25:44 afferma che potrei possedere degli schiavi, sia maschi che femmine, a patto che essi siano acquistati in nazioni straniere. Un mio amico afferma che questo si può fare con i filippini, ma non con i francesi. Può farmi capire meglio? Perché non posso possedere schiavi francesi?-
Un mio vicino insiste per lavorare di sabato. Esodo 35:2 dice chiaramente che dovrebbe essere messo a morte. Sono moralmente obbligato ad ucciderlo personalmente?
- Un mio amico ha la sensazione che anche se mangiare crostacei è un abominio (Levitico 11:10), lo è meno dell’omosessualità. Non sono d’accordo. Può illuminarci sulla questione?
- Levitico 21:20 afferma che non posso avvicinarmi all’ altare di Dio se ho difetti di vista. Devo effettivamente ammettere che uso occhiali per leggere … La mia vista deve per forza essere 10 decimi o c’è qualche scappatoia alla questione?
- Molti dei miei amici maschi usano rasarsi i capelli, compresi quelli vicino alle tempie, anche se questo è espressamente vietato dalla Bibbia (Levitico 19:27). In che modo devono esser messi a morte?
- In Levitico 11:6-8 viene detto che toccare la pelle di maiale morto rende impuri. Per giocare a pallone debbo quindi indossare dei guanti?
- Mio zio possiede una fattoria. E’ andato contro Levitico 19:19, poiché ha piantato due diversi tipi di ortaggi nello stesso campo; anche sua moglie ha violato lo stesso passo, perché usa indossare vesti di due tipi diversi di tessuto (cotone/acrilico). Non solo: mio zio bestemmia a tutto andare. È proprio necessario che mi prenda la briga di radunare tutti gli abitanti della città per lapidarli come prescrivono le scritture? Non potrei, più semplicemente, dargli fuoco mentre dormono, come simpaticamente consiglia Levitico 20:14 per le persone che giacciono con consanguinei?

So che Lei ha studiato approfonditamente questi argomenti, per cui sono sicuro che potrà rispondermi a queste semplici domande.
Nell’occasione, la ringrazio ancora per ricordare a tutti noi che i comandamenti sono eterni e immutabili.
Sempre suo ammiratore devoto.”

11 commenti:

Anonimo ha detto...

questo tizio che ha scritto la lettera non ha ovviamente capito la Bibbia (christiana). La maggior parte di queste linee guida sono state abbandonate nel Nuovo Testamento. Piu che a Radio Maria avrebbe quindi dovuto inviarla ad un Rabbino, poiche si tratta di norme seguite da ebrei (che, ad esempio, tuttoggi non mangiano maiale). sull omosessualità Christo non si è espresso chiaramente (il sacerdote non ha quindi sbagliato a citare in quel caso il Levitico) . All'interno del cristianesimo sono tuttavia presenti visioni differenti riguardo al tema. Gesù non dice una parola su questo, ma tante sulla tolleranza, l’accettazione, il non giudicare. anche se dalla chiesa oggi viene visto come peccato.

Gian Marco ha detto...

Sono abbastanza daccordo col commento precedente, sottolineo solo alcuni punti chiave del cristianesimo e della bibbia in generale:

- Le leggi divine possono cambiare nel corso del tempo (sacrifici animali, riti di purificazione...), ma i principi su cui si basano (santità, rispetto, devozione, amore) SONO QUESTI AD ESSERE IMMUTABILI

- l'amore per dio e il prossimo è il comandamento piu importante
(Matteo 22:35-40)

- con cristo la legge di mosè viene abolita per i cristiani (ne parla spesso S. Paolo). quindi niente più sacrifici animali, pene di morte per chi disubbidisce... (efesini 2:14-16)

- riguardo al tema omosessualità nelle sue lettere Paolo continua a essere comunque chiaro che questo è un grave peccato (Romani 1: 24 -27)

- la schiavitù era tollerata e regolamentata all'epoca in quanto consuetudine del mondo antico, anche al tempo di paolo sotto l'impero romano.
le leggi che la regolavano imponevano comunque un rapporto di rispetto e onestà reciproca, principi che si applicano anche oggi nei rapporti di lavoro.

(Colossesi 3:22 - 4:1)

Gian Marco ha detto...

ps. se vi serve una bibbia online per confrontare i versetti ne potete trovare una qui:

http://www.watchtower.org/i/bibbia/index.htm

oppure cercate su google "bibbia online" e trovate un sacco di altre traduzioni italiane

byb ha detto...

sono allibito dalla risposta data al ragazzo, ma da radiomaria, non mi aspetto certo del buonsenso.


e sono allibito dal fatto alcuni anonimi commentatori non abbiano capito il senso della lettera citata nel post: la condanna all'omosessualità è del tutto assente nel Vangelo. in tutto il nuovo testamento, c'è un solo riferimento ed è di San Paolo nelle lettere, e fa riferimento ai passi del vecchio testamento.
i passi del vecchio testamento che condannano esplicitamente l'omosessualità fanno parte di capitoli e codici che la Chiesa Cattolica a rigettato, in nome della predicazione di Gesù presentata nel Vangelo.
ma se sono rigettati quei passi, quei capitoli, come si giustifica secondo dottrina la mancanza di rigetto per i passi riferiti all'omosessualità?
la domanda di quella lettera, non può essere posta a un rabbino, è chiaramente rivolta a un prete cristiano, e sono domande retoriche, la cui risposta è chiara ed esplicita: o rigetti le regole "inutili" "superate" del vecchio testamento, in nome del Vangelo, e le rigetti tutte, condanna all'omosessualità compresa, o non ne puoi rigetta nessuna, nemmeno una di quelle ricordate nella lettera.

è chiaramente una provocazione, perché la Chiesa ha risposte dottrinali a queste domande, ma ad esempio la Chiesa Anglicana inglese, o le Luterane scandinave, di fronte a queste domande si sono interrogate, e hanno giudicato insufficenti le parole di San Paolo, e hanno rimosso dalla propria dottrina il concetto di omosessualità come peccato, o addirittura introdotto il matrimonio omosessuale religioso, al pari di quello eterosessuale.

Anonimo ha detto...

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Chi ha fede non ha bisogno di religioni
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(NdR) ha detto...

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Approfondimento del precedente commento (dello stesso autore); non sono uno Storico delle religioni e so che non so spiegarmi bene a parole anche se scrivo correttamente; chiedo scusa per questo.

Parte 1

Qualche mese fa il pres. Napolitano ha detto che la Costituzione italiana è laica ma non deve e non può rinnegare l’ etica cristiana sulla quale è basata (si veda Wikipedia: papa Benedetto al Quirinale). Il pres. Napolitano si esprime spesso con parole di vera saggezza.

Da questo si invita a considerare il fatto che, dopo la ‘Legge del taglione’, i ‘10 Comandamenti’ di Mosè rappresentano una forma primitiva di ‘Codice Civile’ che supera la precedente, ancora molto barbarica, con una forma di Moralità, di più moderna concezione, che si pone come un’ assoluta novità nella Storia dell’ uomo, per quanto queste leggi siano ancora radicate in una mentalità superstiziosa: come pensatore non ho alcuna difficoltà a credere che il leader Mosè abbia sfruttato la sua capacità di immergersi nelle profondità del suo animo in un periodo di isolamento e meditazione, e collegarsi con la sua parte più divina, traendone la sua interpretazione di quello che è ‘Dio legislatore’, cioè l’ umanità in quanto "astrazione della collettività" proprio perché ne dispone le regole per il "bene comune". (Nota: anche il culto dei morti ha a che fare con questo ma qui è un altro discorso)

Per questo ho detto che "la fede non ha religione"; ma spesso dalla fede nasce la religione e questo spesso è anche un male dal momento che l’ indagine e l’ adesione delle leggi della convivenza civile (e dell’ uso delle risorse naturali) è un comportamento superficiale e di circostanza, ovvero addirittura avviene solo in funzione di un ‘sottrarsi alla punizione’ (per questo infatti Dio si fa Punitore e Omnisciente) e non nasce invece da un sincero sentimento di benevolenza e volontà di cooperazione per il progresso della comunità.

(segue parte 2)
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(NdR) ha detto...

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Parte 2

Ma quindi Mosè, per quanto evoluto, è pur sempre un uomo arcaico rispetto al nostro punto di vista e interpreta i suoi sentimenti e il suo potere psichico (la sua fede) in base alla mentalità della sua epoca che è fatta spesso di potere assoluto, di giustizia sanguinaria e di rigida adesione alle regole; sarà infine solo con il Protestantesimo che si sancirà definitivamente il diritto di ogni individuo a poter dare un’interpretazione più personale di queste regole, anziché lasciare che queste, in nome del ‘bene collettivo’, venissero dettate, spesso a capriccio, da un élite di ‘rappresentanti della divinità’ che sfruttassero l’ ignoranza, la superstizione e il ‘timore di Dio’ per fini egoistici e dove per questo lo stesso ‘Dio’ perde la sua connotazione di ‘astrazione della collettività’ e ridiventa ‘tutto ciò che l’uomo esposto alla furia degli elementi naturali non è in grado di controllare se non per intercessione di particolari uomini’. Infatti, se è vero che Carlo Magno promulgò l’istituzione dell’ istruzione scolastica massificata, la stampa è nata invece proprio in ambiente protestante.

Questo per dire in sostanza che se un sedicente prete (o chiunque altro) avesse fatto dell’ adesione incondizionata a non meglio definiti principi di ‘Giusnaturalismo divino’ così arcaici come quelli dell’ Antico Testamento o di qualsivoglia altro testo sacro (posto che la tradizione scritta affermi effettivamente la contrarietà al rapporto omosessuale in quanto ‘contro natura’), egli si dimostra solo una persona che non è in grado di evolversi in termini spirituali: non è in discussione la capacità di devozione come il sentimento per il quale la gente si dedichi alla ‘divinità come Amore universale’ senza per questo perdere il contatto con il mondo materiale ma anzi accettandolo con più consapevolezza delle proprie azioni e del senso dell’ esistenza non solo per se stessi ma per tutta la collettività, ma è in discussione il fatto che la sola adesione a un insieme categorico di regole di convivenza (e la loro promulgazione) che si sono evolute nel corso di migliaia di anni e che continueranno a evolversi non è di per sé una qualità per la quale si è veramente capaci di donare conforto allo spirito come dovrebbe farlo chi ha vera vocazione di uomo di fede (‘l’ abito non fa il monaco’). Ma attribuire a quei rappresentanti della Chiesa che si dimostrino così intransigenti le caratteristiche peculiari del Cristianesimo è solo convenienza di opinione.

Grazie

[Ndr]
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(NdR) ha detto...

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(segue)

Fermo restando quanto ho detto sopra, direi che questo Religioso è stato molto frainteso, per mezzo di un giustizialismo che ha voluto vedere solo l’ offesa e la discriminazione, né si può dire che egli abbia fatto del suo meglio per chiarire la sua posizione che d’altronde è quella tradizionale e riconosciuta universalmente dalle religioni: l’ uomo non deve essere schiavo dei sensi. Persino il Tantra indù non parla di edonismo fine a se stesso come forse si crede come luogo comune, ma propone invece la disciplina del ‘non privarsi del piacere’ che ha il fine proprio di imparare a controllare il desiderio.

Il prete al telefono ha però preferito esprimersi in maniera troppo radicale, senza mezzi termini e forse si è un po’ perso nel suo stesso discorso nel quale, piuttosto che ribadire il fatto che tutte le passioni ci portano a sviare dalla strada dell’ evoluzione spirituale (che è il senso allegorico della ‘purificazione dal Peccato originale’), invece sembra considerare ossessivamente solo l’ aspetto sessuale della questione, vi si perde, e finisce quasi per confondere tutto nella condanna ai comportamenti sessuali insoliti (omosessualità o ninfomania) o propriamente deviati e criminosi.

Secondo me il prete andava più capito che criticato – anche nella sua posizione umana di chi ha dovuto rinunciare alla sessualità carnale per scelta, come se fosse facile – e condannato.

Come ho detto nel commento di prima, chi parla come lui pecca di rigidità di adesione ai principi tradizionali; se i religiosi fossero liberi di avere una propria vita privata e piuttosto di dare con questo il buon esempio alle coppie, anziché soffrire e reprimersi (a che pro ?) questi discorsi non sarebbero così fraintendibili e lui non si sarebbe perso nel suo discorso fin troppo moralista.

Non ho niente da criticare oltre questo e le parole del prete hanno un fondamento (per quanto più superstizioso che allegorico) degno della migliore considerazione.

Grazie

[NdR]
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byb ha detto...

@NdR

senza voler sminuire il significato profondo del tuo ragionamento ci sono alcune imprecisioni storiche:
- la legge di Mosé, per quanto innovativa, è per molti versi paragonabile alle leggi del Codice di Hammurabi, di circa 500 anni precedenti;
- la stampa di Gutenberg risale al 1456, e anche se in Europa erano già in corso ondate di rinnovamento, lo stesso Gutenberg scelse di pubblicare come primo libro una bibbia in latino. la predicazione "protestante" in senso accademico inizia con Lutero nel 1517. non è quindi il protestantesimo a far nascere la stampa, ma semmai è la stampa a favorire il protestantesimo.
E comunque nel XVI, nel XVII e nel XVIII secolo la Serenissima Venezia, sebbene cattolica era tra i più importanti centri di stampa europei. Sebbene forse non era profondamente "assolutistica" e forse negava meno di altri paesi "il diritto di ogni individuo a poter dare un’interpretazione" di ciò che leggeva. Per contro, alcune nazioni protestanti furono assolutistiche, negando ai singoli individui la libera interpretazione ancora per qualche secolo.

queste note, però non mi pare riguardino la sostanza del tuo ragionamento.

(NdR) ha detto...

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@ Byb

Grazie;

1) non ho nè confuso nè distinto il "codice di Hammurabi" dai "10 comandamenti" ma ho detto che Mosè è una figura di mistico che, pur con l'infinito merito di aver imposto regole più civili e moderne, riflette ancora la mentalità dell' epoca, della quale trasmette ancora quell'aspetto brutale. Forse non l'ho scritto bene.

2) Spesso succede che il pensiero filosofico (e la corrente culturale che lo rappresenti con un nome) possa svilupparsi solo in un ambiente ad esso fertile (o meglio ne è proprio la manifestazione codificata) e che infine ottenga il successo dove altre proposte simili non avevano avuto che vita breve - ma ne avessero rappresentato i necessari presupposti (come gradini di una scala); e non che sia al contrario il movimento culturale creato a tavolino a cambiare i connotati alla società (anche se questo non esclude la dialettica continua tra la filosofia storica e la vita pubblica, che è di fatto la realtà delle cose).

Questo non per evitare le critiche che mi fai e che indubbiamente merito, ma per puntualizzare sul fatto che, nella Storia dei fenomeni culturali, spesso cogliamo solo "la punta dell'iceberg" e per questo è innanzitutto presunzione da parte mia voler chiudere in due righe un fenomeno come il Protestantesimo: ad esempio non si sa che l'Islam in Arabia è stato preceduto da altri movimenti religiosi che ne hanno preparato l'avvento e non che, ecco l'Islam.

Il senso del mio lungo preambolo storico era la premessa al concetto che quelle persone che si chiudono in un mondo mentale di regole, che pur hanno contribuito alla formazione dell' etica civile come la conosciamo (es. la Croce Rossa, che non si dichiara movimento religioso, è indubbiamente nato dallo spirito di compassione che, non vogliamo definirlo "cristiano", risente indubbiamente dell' educazione cristiana) pérdono di elasticità culturale e paradossalmente, proprio nell'ambito del Cristianesimo che parla di tolleranza, fanno invece la figura dei bigotti, e si fanno fraintendere, e magari non hanno mai affrontato personalmente e seriamente il discorso della sessualità (come qualcosa da bandire dalla vita mentale) e delle sue manifestazioni più "eterodosse" per cui, seppur con la BUONA FEDE che riconosco al Religioso della telefonata, dimostra purtroppo di non avere assolutamente le idee chiare sull'argomento.

Ma ribadisco le mie attenuanti alle critiche contro di lui - e la mia contrarietà al dogma religioso di origine superstiziosa, ma non al Misticismo come Scienza a tutti gli effetti.

Grazie ancora.

[NdR]
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Unknown ha detto...

l'uomo è fallibile e quella ne è la dimostrazione, non per niente il Signore è venuto sul mondo per mostrargli COME si vive, quali sono le leggi vere da seguire: amore, rispetto, solidarietà, condivisione...
Gesù se non ricordo male dice anche che è venuto per rinnovare (o cambiare?) le leggi del Vecchio Testamento, ponendosi come segno di rottura col passato: non più rispetto letterale delle leggi del vecchio testamento ma bensì una rilettura nel segno dell'Amore per il prossimo.
Il vangelo è così bello, ricco, intriso di Amore, basta quello per trovare una risposta alle proprie domande.
Ciao e buon anno
Luca

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