In queste settimane, mi sono adoperato per omaggiare un personaggio conosciuto praticamente da tutti i catanesi, il contadino
Orazio di Grazia, morto ad 85 anni, che
tutti i giorni spingeva una bici (probabilmente più pesante di lui),
da Catania fino a Nicolosi per coltivare e curare il suo terreno.
Con l'aiuto di varie testimonianze ed amici, siamo riusciti ad arrivare nella casa in cui viveva insieme al fratello a cui abbiamo consegnato un omaggio floreale
a 7 anni esatti dalla sua scomparsa, il 4 Novembre.
L'idea per ricordarlo è di
percorrere la stessa strada che faceva solitamente per andare da casa sua a Catania fino al suo terreno di Nicolosi.
Questo il programma:
- Ore 11
Raduno in Piazza Duomo con la presenza del regista Alessandro Marinaro che ha realizzato il film “La bici sotto il Vulcano“, il quale intervisterà i presenti per un prossimo eventuale film su Orazio di Grazia.
- Ore 11.30
Partenza in bici da Piazza Duomo verso la casa di Orazio a Catania in cui vive ancora suo fratello, nei pressi di Via Nuovalucello.
Questo il tragitto: Piazza Duomo, Via Umberto, Viale Libertà, Corso Italia, Viale Ruggero di Lauria, Viale Artale Alagona, Viale Ulisse, Via Bernardo Colnago, Via Vescovo Maurizio, Via Nuovalucello.-
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Ore 12 circa
Arrivo nella casa di Orazio e possibile saluto del fratello.
- Ore 12.30 circa
Partenza dalla casa di Catania verso il suo terreno di Nicolosi (o rientro a Catania per chi non riesce a proseguire fino a Nicolosi scendendo da Viale Vittorio Veneto).
Durante il tragitto si faranno varie soste nei BAR e pause riposo per mangiare frutta come faceva Orazio (si consiglia di portarne da casa insieme ad una buona scorta d’acqua).
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Ore 16 circa
Arrivo nella Casa-Terreno di Nicolosi (nei pressi del cimitero) in cui andava Orazio tutti i giorni, foto di rito e sosta nella piazza di Nicolosi centro.
- Ore 16.30 circa: partenza per Catania
- Ore 17.15 circa: arrivo a Catania Centro
Qui l'altimetria e la mappa:
Mi auguro che questo evento possa sensibilizzare molte persone a quanto sia importante la
sicurezza nelle strade e che
non è per forza indispensabile l'auto per fare un po di salita.
Orazio è stato investito diverse volte perchè in quella strada spesso non esiste alcun marciapiede,
banchina e nessuna pista ciclabile. Questo scoraggia la mobilità sostenibile peggiorando le nostre vite tra caos, pericoli ed inquinamento.
Di Grazia non è mai voluto entrare nel folle mondo moderno che criticava su ogni fronte...
noi dobbiamo cercare d'invertire questa follia ed anche grazie a lui, che ci lascia una grande eredità, cercare di migliorarlo giorno dopo giorno e renderlo
un mondo poetico, emozionale, pulito, sicuro e felice.