mercoledì 19 novembre 2008
Canone RAI ed il paradosso Berlusconiano
Da Repubblica:
"Poco prima, passeggiando per Roma, Berlusconi aveva rilasciato un'altra dichiarazione che, seppure pronunciata in tono scherzoso, fa discutere. Il presidente del Consiglio ha colto al volo l'occasione offerta da un cittadino, che gli ha chiesto di 'oscurare' il Tg del terzo canale Rai perché "'nun se po' guardà", e ha risposto "allora non paghiamo più il canone. Il Tg3 mi insulta, mi oltraggia e mi prende in giro ogni sera....".
Pensandoci bene Berlusconi avrebbe molti vantaggi a togliere il canone RAI, ciò significherebbe un aumento degli incassi pubblicitari ed ascolti di Mediaset in quanto la RAI dovrebbe finanziarsi con gli sponsor quindi inserire molte più pubblicità durante le trasmissioni che significherebbe un calo degli ascolti ed un inevitabile aumento di quelli di Mediaset.
Che tutto questo conflitto di Berlusconi possa ogni tanto essere un bene? Potrebbe essere, io comunque sono a favore di una rete nazionale che si paga con le tasse (sottratte dallo stipendio), ma parlo di una rete che svolge solo una funzione sociale utile, niente pubblicità e tanta cultura, educazione civica ed ambientale, una televisione del genere servirebbe tanto ma purtroppo i nostri soldi che diamo alla RAI finiscono per finanziare una rete che trasmette pubblicità di automobili, banche, stupidaggini, reality e tante altre cose che danneggiano e fanno regredire la nostra nazione invece di farla crescere, cosa veramente assurda.
Quindi se Berlusconi riuscisse a togliere il canone della RAI, anche se per i propri interessi, per una volta sarei felice.
In altro trovate l' incursione di ieri a Ballarò.
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14 commenti:
Scusa ma non capisco il tuo punto di vista. Dici che ti piacerebbe un servizio pubblico libero dalla schiavitu' della pubblicita` che si dedicasse a fare vera informazione e a trasmettere programmi culturali, ma allo stesso tempo dici che sei favorevole all'abolizione del canone... se vuoi una TV senza pubblicita` il canone ci deve essere per forza altrimenti dove li trovano i soldi per fare i programmi?
Qui in Gran Bretagna il canone e` piu` alto (l'equivalente di circa 160€) ma i 2 canali della BBC sono totalmente senza pubblicita` e trasmettono un mix di programmi culturali (anche in prima serata) e programmi di intrattenimento.
Ciao Marcouk come ho precisato sopra la rete nazionale senza pubblciità si finanzierebbe con le tasse prese dagli stipendi di tutti i cittadini
Alessio, capisco il tuo punto di vista ma questa idea non e` applicata in nessun altro paese al mondo. La TV di stato e` finanziata o da un canone o dalla pubblicita` o da entrambe come nel caso dell'Italia.
D'altra parte il canone e` una tassa e quindi quello che tu auspichi esiste gia'. E' anche piu` guisto perche` paga solo chi la TV la possiede.
Ovviamente concordo pienamente con te sul fatto che la pubblicita` dovrebbe scomparire dalla TV di stato per liberarsi dall'auditel e diventare veramente un servizio pubblico.
Ultimo commento sul filmato del nostro Caro Leadre che mi da sempre piu` l'impressione di essere vittima di arterio-sclerosi galoppante!
Litiga da solo praticamente...
Si ma tassare una televisione che al giorno d'oggi può essere utilizzata per mille modi (console, monitor di pc, DVD ecc.ecc) solo perchè con quella ci puoi vedere anche la tv di stato secondo me non ha molto senso. Tantovale fare una piccola tassa che pagano tutti per l'interesse e l'informazione dell'intera collettività. Cmq adesso con l'era di internet forse di una televisione simile ne potremmo anche fare a meno, le informazioni sono alla portata di tutti...certo se tutti i paesi fossero raggiunti dalla banda larga e tutti sapessero utilizzare un computer sarebbe ancora meglio.
Boh Alessio non ti capisco. Tu vorresti che a pagare la TV di stato fossero le tasse dei cittadini quindi TUTTI pagherebbero la TV di stato, anche chi la TV non la possiede proprio.
Allo stesso tempo ti lamenti perche` chi possiede una TV deve pagare il canone. Capisco che il sistema non e` perfetto, ma non e` meglio che chi debba pagare sia chi possiede almeno un'apparecchio TV piuttosto che tutti, anche chi la TV proprio non ce l'ha?
Inoltre sono quasi sicuro che se puoi dimostrare che usi la TV solo per guardare DVD (se per esempio non hai un'ntenna sul tetto) sei esente dal canone. Ora cerco sul sito della RAI e se trovo il link te lo passo.
No, hai ragione tu!
"1. Uso l'apparecchio televisivo solo come monitor per il computer o per vedere videocassette, devo pagare il canone?
Si, in quanto l'obbligo al pagamento del canone di abbonamento alla televisione, secondo quanto disposto dall’Art. 1 del R.D.L. del 21/02/1938 n. 246, sorge a seguito della detenzione di uno o più apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radiotelevisive indipendentemente dalla qualità o dalla quantità del relativo utilizzo"
La Rai pretenderebbe il pagamento del canone da chiunque possiede un apparecchio atto a trasmettere segnale video. Quindi anche videocitofoni, videotelefonini, monitor pc ecc...
Ci troviamo di fronte all'ennesimo vuoto legislativo o meglio legge superata dai tempi, quando venne scritta esistevano solo i televisori. Il sistema televisivo andrebbe riformato tutto e non possiamo tenere conto solo del canone si o canone no. Perchè come dice Repubblica, toglierlo adesso significherebbe peggiorare di gran lunga la qualità delle trasmissioni. Io sono a favore di una tv nazionale pagata dai cittadini che la vedono, ma che faccia servizio pubblico senza spot. Tipo BBC insomma. Farlo adesso sarebbe l'ennesimo atto populista distruttivo.
Lo toglierà ovviamente.
Dobbiamo aspettare, però, 4 anni circa, in campagna elettorale.
Il popolino si accontenta di poco (Alessio tu lo fai per una nobile causa - buona informazione - la vedrai che le persone diranno "bravo ci ha anche tolto il canone", noente di più.
Blogger
Il canone rai è una cosa indecente e andrebbe abolito o almeno rivisto. Io guardo la rai solo attraverso il satellite, per esempio, che già pago! E comunque se fosse televisione più che decente e priva di pubblicità avrebbe uno scopo sborsare la tassa....ma come siamo messi oggi è solo un insulto!
A presto
Luisa
Se la RAI mi offrisse un servizio di qualità, senza programmi spazzatura, sarei ben felice di pagare il canone. Ma purtroppo non funziona così, e siamo costretti a pagarlo anche per delle boiate.
Rai Tre è l'unica che si salva!
Non fosse per lei pagare il canone sarebbe un'assurdità, anzi un furto!!!
Penso che ormai Berlusconi dopo aver dato aver dato ad Obama del suntanned, si arrivato ormai al limite.. Attualmente mi è capitato di parlare di questo scivolone con degli americani, vivendo in questo periodo all'estero. Loro non capiscono assolutamente il "senso dell'humor" berlusconiano e lo trovano assolutamente fuoriluogo... Per tornare al discorso relativo alla Rai, penso che la tv di stato dovrebbe dedicarsi a fare contenuti di qualità non curandosi dello share e senza gareggiare con mediaset in una competizione dove vince chi fa il reality più stupido, il programma più demenziale, ecc. Insomma tutti contenuti che danneggiano, anche se noi non ce ne curiamo, l'etica e il costume della nostra della nostra società
TV di stato: Stop allo Spot, altrimenti via il canone!
Considerati i programmi che ci propinano quotidianamente tivù pubblica e privata - appiattiti sugli stessi standard di cretineria - delle due l'una: o tolgono la pubblicità dai programmi Rai, oppure aboliscono il canone. In Francia è già partita la Rivoluzione-Sarkozy che ha decretato la fine della pubblicità nella tv statale, quella con il canone tanto per intenderci. Ed è stato subito un successone: oltre tre milioni di spettatori in più davanti ai teleschermi per l'esordio della tv pubblica senza… “carosello”. E’ stata la rivincita del tele-spettatore che, pur a fronte di un canone, era costretto ad ingurgitare spot, televendite e programmi trash in nome di un Auditel drogato, insensibile alla continua ed inesorabile fuga di spettatori. Liberati dalla rincorsa all’inserzionista pubblicitario da inzeppare a tutti i costi all’interno di immagini e chiacchiere sempre più idiote, forse i programmi potranno essere più interessanti o semplicemente mantenere un ritmo normale o quantomeno accettabile di cretineria che non sarà più obbligatoria. Una moderazione che potrebbe far bene anche alla tivù privata, quella che vive di pubblicità, libera dall’ansia della concorrenza “sleale” dei network pubblici assistiti. Ma purtroppo questo non è e non sarà mai un nostro problema: la Rai non è la Bbc e nemmeno France 1. Senza pubblicità o con l’abolizione del canone, mamma Rai, andrebbe in corto circuito, pertanto continuerà imperterrita a scimmiottare la tivù commerciale, quella del premier. Del resto è assai improbabile che Re-Silvio applichi a se stesso quel cospicuo aumento di tasse che Sarkozy ha attribuito alle emittenti commerciali francesi per compensare i mancati introiti pubblicitari della tivù pubblica che finiranno nelle casse del privato!
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