sabato 13 gennaio 2007

Trofeo tartaruga, la bicicletta migliore per costi e velocità



Purtroppo troppo spesso ancora mi capita di essere preso per pazzo quando dico a qualcuno di spostarsi in bici nei centri urbani per arrivare prima a destinazione. Eppure i dati sono chiari, è l' informazione che manca.
Per me che uso la bici, questa cosa mi è ben chiara ma per coloro che si spostano in auto e per tantissime altre persone non lo è affatto.



Roma, la città con più automobili per numero di abitanti. Foto Flick


Ogni anno legambiente organizza una gara per comparare il tempo impiegato a percorrere dei tratti cittadini con spesso una o due soste obbligate.
I concorrenti alla guida dei mezzi sono spesso delle persone più o meno famose (ma mai un ciclista a bordo di della bicicletta, di un motociclista alla guida del motorino e così anche per quanto riguarda il conducente dell' auto).
Nell' edizione del trofeo tartaruga 2006 di Milano ad esempio hanno partecipato i seguenti concorrenti:

Ezio Gamba – judoka, oro olimpico a Mosca 1980 – tecnico della nazionale italiana dal 2000 ad Atene 2004 (sulla metropolitana)
Alessio Morandi – atleta della nazionale italiana di boomerang (in sella alla bici)
Andrea Poggio – presidente regionale di Legambiente (alla guida dell' automobile)
Marco Velo ciclista professionista, 4 volte campione italiano a cronometro (sul motorino)
Enrico Zaina – ciclista, gregario di Marco Pantani e secondo al Giro d' Italia del 1996 (autobus)

Partiti tutti alle 10, hanno effettuato un pit-stop obbligatorio in piazza San Babila. Ed è da li che la bicicletta ha preso il largo sul motorino, avvantaggiata dalla possibilità di attraversare corso Vittorio Emanuele, piazza Duomo e arrivare al traguardo lungo via Dante in 17 minuti netti.

Tutti i tempi e costi della gara sono schematizzati in questa tabella:


Qui invece la classifica del trofeo tartaruga 2006 di Torino:

Partenza ore 9:46 da Piazza Bernini

Arrivo bicicletta ore 9:57 (11 minuti) !!!
Arrivo motorino ore 10.16 (30 minuti)
Arrivo autobus ore 10:20 (34 minuti)
Arrivo automobile ore 10:33 (47 minuti) !!!

L' auto, in questo caso è risultata oltre 4 volte più lenta della bicicletta!

Percorso
Piazza Statuto, Corso Vinzaglio, Corso Vittorio Emanuele
Arrivo a Porta Nuova

Alcune foto dei vari trofei tartaruga le trovate cliccando qua.

Quindi come si può vedere la bicicletta stravince sui percorsi urbani sia come costi che come velocità.
Sfortunatamente, noi italiani, siamo bombardati da pubblicità di automobili, ci fanno pensare che l' auto sia la miglior soluzione per muoversi ma come potete vedere non è affatto così.
Inoltre andando in bicicletta ci si stressa di meno, e secondo questi studi vengono respirati meno inquinanti.

Poi trovo curioso che una bicicletta può pesare e costare meno di una ruota di un automobile...(alcune da adulto possono arrivare a pesare solo 5-6 Kg).
A proposito di biciclette leggere concludo l' articolo con una citazione
tratta dal sito movimentofisso.it:

Negli anni '70 un economista di origine rumena, Nicholas Georgescu-Roegen, gettò le fondamenta della teoria bioeconomica. Dimostrò, con metodi matematici, l' impossibilità di una crescita infinita in un mondo finito. Propose quindi un modello basato sulla decrescita della produzione: per salvare la pelle di tutti, il Pil deve andare sotto zero.
La ricerca della decostruzione di bici, com'è il progetto della ruota fissa, sposa perfettamente quel tipo di impostazione.
La chiave di tutto é nel cambiamento radicale delle impostazioni di vita: tendere ad una vita basata sulle relazioni tra umani, gettarsi alle spalle il modello consumista, vivere in una società sobria e felice, ridurre al minimo i propri bisogni.

Una vita "zen" in cui l' intensità del piacere compensa l' assenza di beni.

Aderisci all'iniziativa "Usa la bici per un mondo migliore"
Per diffondere questo straordinario mezzo di trasporto anche in Italia

USA LA BICI

13 commenti:

Anonimo ha detto...

Non dirlo a me, anche io uso sempre la bicicletta, e infatti faccio molto prima che con la macchina. La città dove vivo io non è grande ma il traffico è spaventoso... mah, lasciamo perdere, che mi innervosisco...

Comunque io ti ho linkato, se vuoi linkami anche tu, io sono ancora all'inizio, ma spero di fare un bel blog, ciao!

Anonimo ha detto...

tutte stronzate... anzitutto è stato scelto un percorso ad hoc (pieno di preferenziali, etc), poi chi era in bici non era un 40enne fuori forma o un ragazzino che si deve portare 1 zaino di 30 kili appeso, poi mi spieghi le donne come fanno, a cominciare dall'abbigliamento in poi, poi una bella inalata di smog a polmoni aperti mentre fatico me la risparmio volentieri, e se devo fare shopping? Ma per cortesia! Sapete come si chiamano queste iniziative? Demagogiche, stupide e anacronistiche. Ma fatela finita!

Alessio ha detto...

Zaino di 30 chili? Abbigliamento delle donne? Più smog? Rimani pure nell'ignoranza va...mi sa che sei senza speranza

BICICAPITALE ha detto...

alessio hai visto come la gente e' macchina dipendente? oltre che risposte senza senso per la macchina passerebbero sul corpo della madre
io sono un 42enne di roma e oramai da tre anni uso la bicicletta per andare al lavoro questo per dirti che per staccare il pilota automatico ce ne ho messo di tempo e mi meraviglio che tu cosi' giovane hai gia' capito............

Anonimo ha detto...

Chiarment in bicicletta non ci vai coi tacchi a spillo !!! Anche se a Bologna ho visto anche questo!!
Comunque automobilisti incalliti ricordatevi che lo smog lo respirate anche voi, anche se siete chiusi nelle vostre scatolette di sardine!!
Poi pensate che vi tocca spendere soldi pure in palestra per cercare di togliere quegli orrendi "cuscini" sui fianchi!!! Pensate che alle vostre fidanzate e mogli piacereste pure di più!! Che coglioni.....

Anonimo ha detto...

COMMENTO DI AMEDEO
Rispondo, un po in ritardo, al sig. Anonimo che ha postato il commento iniziando con: “tutte stronzate...”
Quanto da te sollevato circa l'abbigliamento inadeguato delle donne, zaini pesanti, l'età, l'inquinamento ecc è il retaggio di una sottocultura dominante tipica di una “italietta” in controtendenza con il resto d'Europa.
Purtroppo le automobili, allo stato, non si possono abolire, ci penserà il caro petrolio e l'effetto serra due nodi che stanno venendo al pettine; anacronistico poi è il motore a scoppio che muove i milioni di autovetture in circolazione e che da quando è stato inventato è sempre rimasto il medesimo ovvero una preistorica macchina con un rendimento termico del 30%!!
Lo smog del quale parli è prevalentemente prodotto dalle autovetture (leggasi rapporto annuale ENEA), ad un futuro fatto di autovetture libere di circolare su strade sempre più numerose da costruire in un paese già saturo di queste infrastrutture e che ha il più alto tasso di motorizzazione al mondo crede solo il vero presidente del neonato Partito Democratico Luca Cordero di Montezemolo.
Nei paesi progrediti la percentuale di donne che si sposta in bicicletta è superiore a quella dei maschietti senza alcun pregiudizio per la loro estetica, a differenza di Alessio una speranza te la voglio dare, vatti a leggere il ben documentato saggio del lungimirante IVAN ILLICH intitolato “ENERGIA ED EQUITA'”, scriito nel 1977, lo trovi gratuitamente in rete all'indirizzo: www.worldcarfree.net/resources/freesources/EnergyandEquityItalian.rtf potrai così renderti conto che tutto ciò che va più veloce di una bicicletta è una perdita di tempo!!
AMEDEO.

Anonimo ha detto...

Ciao Alessio,sono una ragazza di catania e x la verità stavo cercando raduni in bicicletta,adoro la bicicletta! Adoro l'ecologia e mi sento molto d'accordo con tutto ciò che d'interessante hai qui ragguagliato. Complimenti!

Anonimo ha detto...

Hai mai provato ad andare in bicicletta a Napoli?
Tra cumuli di spazzatura, macchine che sfrecciano ad oltre 60/70 kl a l'ora in città.Il minimo che ti puo capitare è di andare a finire in ospedale e non sò quanto ti puo giovare al cosa, sappi che se non ti ha ucciso l'autovettura che ti ha investito, ci penserà sicuramente l'ente ospedaliere (capisc 'a me)!
Perciò nun ve facite màste,Chà cà nisciune è fesso!

Anonimo ha detto...

Hai mai provato ad andare in bicicletta a Napoli?
Tra cumuli di spazzatura, macchine che sfrecciano ad oltre 60/70 kl a l'ora in città.Il minimo che ti puo capitare è di andare a finire in ospedale e non sò quanto ti puo giovare al cosa, sappi che se non ti ha ucciso l'autovettura che ti ha investito, ci penserà sicuramente l'ente ospedaliere (capisc 'a me)!
Perciò nun ve facite màste,Chà cà nisciune è fesso!

Gaetano ha detto...

All'ultimo ANONIMO: Sappi che LA TUA PAURA e quella di tanti altri che la pensano come te, FA' PIU' MALE AL MONDO DI 70 ANNI DI INQUINAMENTO.

Anonimo ha detto...

Salve, mi chiamo Luca, sono di Napoli... devo dire che il "napoletano" anonimo che ha postato il 13/2/08 è di quelli per il quale provo vergogna ad essere napoletano. E adesso arrivo al dunque - perchè il precedente è stato proprio tirato dal cuore. Ho usato per tanto tempo la bicicletta a Napoli, spostandomi dal centro sino ai quartieri "alti" del Vomero, dei Camaldoli, di Posillipo o verso le zone di Fuorigrotta, Bagnoli (mi spiace che chi non è del posto non possa proprio capire, diciamo un raggio d'azione di 20-30 hm) arrivando tranquillamente anche a Pozzuoli... andata e ritorno. Sempre impiegandoci un tempo inferiore, e nettamente, di quello che avrei impiegato con auto e mezzi pubblici. Esperienza personale misurata con orologio e ciclocomputer. E questo con zaino in spalla dal peso medio di 10 Kg... non essendo io un grande atleta che la palestra mi da il voltastomaco... avendo capito pure che è dieci volte meglio smettere di fumare e godersi dello sballo della bici: in ogni situazione! Bene il "napoletano" medio con cui capitava di commentare le mie "strabilianti" prestazioni ha sempre ottusamente ribattuto: "...e si, fino 'o vommere, e sai comme c'arrive surat' " gia perchè il napoletano preferisce stare inscatolato nella sua "elegant" auto capace di raggiungere i 100 km/ora in 5 secondi ma nel traffico - quello si, di Napoli! - non muovere più di un passo pedone al minuto!! E se poi prendi gli autobus, mediamente, sudato - ma per davvero stavolta - ci arrivi uguale perchè sono carichi merci da terza categoria... ma il napoletano no, ci tiene a dare parvenza di "bella" immagine e quindi va a fare pure la spesa col BMW. Per l'immondizia poi non basta chiudere i finestrini... a prezzo di una - posso ammettere, in certe situazioni - "moderata velatura" di sudore paghiamo invece immissioni dannose nell'ambiente, le guerre che si combattono per il petrolio, viabilità decisamente insostenibile... e non mi soffermo invece sui risvolti positivi dell'uso delle due ruote - a pedali! neanche elettroassistite... che chi non li percepisce, ormai è come fosse cieco dalla nascita; gia ma vogliamo dimenticare che siamo nel paese dove i ragazzetti vanno in motorino perchè se no non si rimorchia (a me è servito sempre altro per farlo, a partire dalla testa) e il casco non si indossa altrimenti "se sconcicano i capill'"!! Vai in bici, ANONIMO, perchè come gli anonimi sei solo fra i tanti fessi che "ce stanno ca'"! Che proprio a Napoli non solo è possibile ma sarebbe invece altamente auspicabile: a Napoli! Chiedo scusa per l'intervento troppo lungo, ma mi si rivolta dentro a sentire proprio gli stessi commenti... e poi volere passare anche per uno che ha compreso realmente le cose come stanno! Un saluto a tutti ed un complimenti a te, Alessio. Ciao

Anonimo ha detto...

Caro Alessio,
Bel Blog (trovato per caso ma che ora sta fra i miei preferiti) e bel post.
quest'estate ho fatto un'esperienza che si adatta bene a queste nozioni:
vivo a 25 Km dalla città dove lavoro (Ferrara) ed ho preso ad andarci in bici; sono rimasto sorpreso dal tempo impiegato che in auto erano quasi 40 minuti in un traffico non intenso ma neanche assente, e che in bici sono 65 minuti di relax su una bellissima ciclabile lungo il Po.
Certo devo partire prima al mattino ma anche la giornata di lavoro in ufficio diventava più facile da affrontare.
Poi è iniziata la stagione delle piogge che mi hanno costretto a smettere ma non appena il tempo migliora puoi star certo che il mio mezzo preferito per andare al lavoro tornerà ad essere la bici.

una noterella per quell'anonimo che dice che i quarantenni grassottelli non ce la fanno ad andare in bici: io ho 37 anni e sono stato sedentario e fuori forma per quasi tutta la mia vita vantando problemi di ogni sorta finché qualche anno fa ho cominciato ad amare la bici: è bastato poco, ma sono dimagrito ed ho cominciato a sentirmi molto ma molto meglio con questo strumento che è il mio corpo. Non è necessario diventare atleti e correre delle gare, basta qualche piccolo spostamento quotidiano.


ciao
Fabio

Danx ha detto...

Mi vien solo da aggiugnere:
più Biga per tutti!

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