Con enorme piacere vi sarà illustrato - (dai sottoscritti Oplontino e N|nfea) - uno spaccato di realtà Arianese che si concentra tra la zona Pasteni e la zona Cardito "Discoteca".
Una concretezza di vita dei giovani Arianesi di oggi che enfatizzano il mondo della discoteca proiettandosi in un vissuto da veri esperti del "sabato sera". Lo spaccato di vita è stato realizzato grazie all'osservazione analitica, attenta e diretta degli stessi autori (noi - Oplontino & N|nfea - ) che, con dati scientifici e constatazioni, hanno assorbito molto dalla notte arianese.
Grazie e BuoN DiVerTiMento
*…MaCaCo MaScHio…
Il macaco in calore da discoteca è un esemplare che, dapprima abbastanza raro, sta prendendo sempre più piede sui tre colli arianesi. Precisamente dopo essere salito su uno dei tre colli da chissà dove, ritrova i suoi simili in una amena piazzetta dei pullman,ed insieme decidono di scendere rapidamente a valle alla conquista di esemplari femminili a loro affini.
Il momento del ritrovo è fondamentale.
Il macaco arriva con la sua automobilina fiammante rigorosamente truccata da esperti meccanici in canotta grezza, se ha raggiunto la maggiore età, altrimenti con un rombante cinquantino truccato che produce danni permanenti all'udito dei passanti da far invidia ad un jet trimotore, sempre manomesso dallo stesso meccanico in canotta grezza.
Con passo felpato e sculettando a destra e a sinistra si avvicina all'auto dei suoi amici e, con espressione altolocata, saluta tutti con un semplice e monosillabico “Aò, frààà” (tradotto “Ciao miei carissimi amici, fratelli). E tutti i maschi si alzano e si battono il petto a suon di emissioni gutturali… acclamando il loro “FrA’”, che intanto afferma orgoglioso di essere già super-sballato in quanto ha ingerito “diverse pasticche”……non specificando che trattasi si m&m’s gialle.
Malauguratamente però, i macachi si guardano l'uno con l'altro e scoprono di aver indossato gli stessi identici vestiti, tra cui una orribile maglia con le stelline che indossava willie il principe di bel-air nei primi anni '90, ed un cappellino play-boy che li fa sentire affascinanti come Hugh Hefner.
Uno di loro, colto da un attacco di "intelligentismo acuto" propone di cambiare il saluto da "aò frààà" ad "aò gemèèè(lli)", ma la legge del branco microcefalo è dura e giusta: l'esemplare che ha sviluppato un neurone valido deve essere allontanato e schernito.
Ad ogni modo, non potendo rimediare, gli esemplari sconsolati raggiungono rapidamente i loro mezzi, stando attenti a non perdere i jeans rigorosamente 12 taglie più grandi,e con il volume dello stereo che produce incessantemente musica ntuzze-ntuzze si dirigono verso il luogo di corteggiamento-sballo-accoppiamento: lo scopo è univoco, "acchiappare"!
Va bene qualsiasi esemplare femminile, pur se affetto da scabbia, nanismo o alitosi, basta che respiri. Giunti sul posto, gli esemplari maschi con la loro camminata asimmetrica entrano spavaldi nel frastuono della disco, ed ognuno con sguardo da falco in caccia punta la prima ragazza che gli passa sotto gli occhi, chiunque essa sia. Il primo impatto però li scoraggia, perché la bolgia discotecara in realtà ricorda una sala da ballo afgana con gruppi di ragazze che ridono tra loro e silenziosi ragazzi che si controllano a vicenda se il gel ha disgraziatamente lasciato libero un capello.
Ma dopo un po’ l’atmosfera si scioglie, perché dj Lindoepinto non è l’ultimo arrivato e sa come risvegliare gli animi degli esemplari delle due specie.
L’impresa risulta comunque lo stesso ardua, perché la musica è forte e la dolce voce delle fanciulle è completamente oppressa dal rumore.
I macachi però, confermando le leggi dell’evoluzione di Darwin, hanno sviluppato col passare del tempo un udito formidabile da far invidia ad un bracco a caccia di faggiani e riescono a captare ogni minima vibrazione. L’inconveniente è che usciti dalla discoteca cominceranno a pronunciare frasi incredibili del tipo: "Non ti è parso di sentire il battere d'ali di una coccinella su quell’albero di ciliege ?" .
In casi eccezionali i soggetti hanno sviluppato addirittura doti medianiche e riescono a captare voci dall'aldilà e discorsi tra extra-terrestri. Il corteggiamento va in porto, e l’esemplare maschio esclama contento: “se potrei avere il tuo numero di cellularo, fossi molto contento!io poi ti lasciassi il mio!”
Il macaco allupato come un carcerato vuole però andare sul sicuro, e per essere reperibile 24h su 24 lascia il numero di telefono di casa ,della palestra in cui si allena nel tempo libero, cioè sempre, di quella del vicino di casa, del cellulare della madre, e del salvavita Beghelli del nonno. Ora si sente sicuro, e può liberarsi nel ballo più figo e scatenato che esiste, avvinghiandosi alla sua ultima conquista come un polpo ad uno scoglio.
Le luci psichedeliche scandiscono i movimenti, e i suoi tentacol…ehm le sue mani si muovono veloci e furtive sul corpo femminile.Non volendo risultare troppo sfacciato, cerca un centimetro di corpo coperto da abbigliamento, ma l’impresa risulta impossibile. Pina Colada nella mano destra, chiappa nella sinistra, il macaco in calore si sente il padrone del mondo: figo, potente, irresistibile come il suo idolo Costantino, capisce di essere pronto per una sfolgorante carriera da tronista.
Ogni tanto con la coda dell’occhio cerca i suoi fedeli compagni, per non restare solo in un eventuale corpo a corpo con membri di un branco avversario, magari quello in cui c’è il fratello maggiore della “quatrara” (ragazza) che ha acchiappato con tanta fatica.
Quando l’effetto dell’alcool sembra svanire, la sua preoccupazione è quella di rifornirsi prontamente perché sa che altrimenti il suo charme perderebbe il 90% della sua forza. Quindi si dirige verso il bancone, ignaro che dopo aver esaurito la consumazione gratuita gli toccherà consumare lo stipendio di un mese per dissetare e sballare sé stesso e l’amichetta. Infatti il gestore del locale, sadico come un mix tra Unabomber ed Erode, ha alzato i prezzi in maniera esorbitante e spropositata. Si scrive quindi su un pezzetto di carta il seguente proposito per la prossima serata: ricordarsi di nascondere scatola di tavernello nel taschino del jeans.
Ore 16, tempo a disposizione solo 5 ore e 55 minuti concentrati: doccia – piastra – arriccia boccoli – estirpatore di doppie punte – lacca – gel – spuma – depilazione – ceretta – rasoio – epilatore – manicure - trucco, intonaco, stucco, malta, scagliola …e proprio quando sembra che tutto vada secondo i piani, qualcosa interrompe questo idilliaco momento di preparazione: all’improvviso sbuca un mostro sul viso… e un risuono echeggiante per il condomino spacca e crepa i muri… cosa sarà mai quel “mostro” che disturba la quiete di questa donZella (che chiameremo NatasciaH) ???
Ebbene sì, era un bastardo punto nero!
La disperazione pervade NatasciaH che alza la cornetta e chiama la sua migliore amica in lacrime…e in meno di 2 minuti arriva direttamente da via Cardito un’ambulanza con tanto di sirena spiegata dalla quale esce una equipe di tecnici specializzati in restauro: e il viso, in soli 75 minuti, viene plasmato alla Lecciso!
Il pericolo è scampato. Il cuore della piccola cucciola di bradipo trabocca nuovamente di amore e bontà stile “Barbie crocerossina” .
Il tempo, però, scorre velocemente e, quindi, bisogna accelerare i tempi: ha a disposizione ancora 2 ore e 15 minuti per fare le mani in modo “fashion”. Il cuore inizia a palpitare a sincronismo col rasoio elettrico e la testa centrifuga e ondeggia a movenza dell’arriccia boccoli: un enigma esistenziale rotea intorno all’unico neurone assuefatto dalla puzza di acetone.
Cosa faccio con queste unghie??? Vado da Cuncett’ e me le faccio fare da lei??? O risparmio le 30 € e me le faccio io?? Il sudore inizia a impregnare la fronte intonacata e stuccata… NatasciaH con enorme elaborazione mentale riesce a prendere una decisione: me le mangio direttamente cosi risparmio tempo e soldi! Grande genio!
Con sogghigno starnazzante si infila il jeans stile “domopack” – talmente aderenti ma talmente aderenti che le gambe diventano blu, le cellule soffocano da sole e la circolazione del sangue si arresta; ma questi sono “dettagli” – e dopo aver messo un reggiseno a balconcino, ma talmente a balconcino che il seno (una 2° accennata) diventa una terrazza con i gerani e le ginestre, infine apre l’armadio e sceglie una maglia che tutto è tranne che maglia: un misto tra top e costume.
Anche se fuori la temperatura è di – 30° e per la strada ci sono i ghiacciai questo non ha importanza: NatasciaH ha sempre caldo e deve sentirsi libera nell’abbigliamento…talmente libera che dalla maglietta aderente esce una panza frutto di anni e anni di cicatielli a mezzogiorno!
Ultimo ritocco: ciglia finte, unghie finte, collana e orecchini Breil finti, cinta e orologio D&G finti, borsa e scarpe Versace finte, piercing all’orecchio, all’ombelico, alla sopracciglia, al mignolo, all’omero, al femore, alla tibia e al perone, all’alluce e alla scapola…è molto “fashion”!!
Ed infine un pezzetto di rucola sollazzante tra i denti di NatasciaH…viene estirpato e ingerito dalla stessa con espressione compiaciuta! L’opera è stata completata. Dopo 5 ore e 55 minuti il capolavoro è stato compiuto. NatasciaH è cambiata totalmente: da piccola mostra tutta ciccia e brufoli ora è diventata…signori e signore… una grande mostra peggio di prima! Esce di casa sculettando a destra e a sinistra facendosi notare dagli automobilisti i quali strombazzano e con suoni gutturali monosillabici le dimostrano, uhmm… come dire… la loro “ammirazione”.
NatasciaH, con gli occhietti luminosi, si volta con sguardo sinuoso e ringrazia gli ammiratori ammiccando stile “Alba Parietti” con delle labbra che sono talmente voluminose ma talmente voluminose che ostruiscono il libero passaggio sul marciapiede. Intanto raggiunge la zona “Pasteni” e qui i suoi amici la accolgono con grande affetto: le zompano addosso! NatasciaH, ovviamente, infastidita dichiarerà testuali parole: “ Aldo, Ugo, Peppino, Umberto, Viviano, Stefano, Egidio, Eugenio, Antonio, Romualdo, Vittorio… adesso no c’è gente, magari dopo…capite a me”!
Breve sosta ai Pasteni – circa 2 ore – a guardare chi c’è e chi non c’è, la borsa griffata della macchina vicina, l’orecchino finto dell’altra, l’etto in più dell’amica… insomma un vero e proprio covo di pettegolezzo! Dopo i soliti discorsi esistenziali su cosa fare domani sera e su come fare acquisti in periodo di saldi, con coro unanime si decide di andare in Discoteca. Dopo aver parcheggiato la macchina degli amici – Fiat 127 truccata – una ritoccatina alla “terrazza con i gerani e le ginestre” e una sistematina al jeans domopack, in modo tale che si veda il filo interdentale, ops volevo dire il “tanga”. NatasciaH con camminata felpata si dirige all’interno della discoteca e inizia ad avvinghiarsi al pilastro tipo cozza sullo scoglio e si struscia tutta…scivola, cade, si rialza, scivola di nuovo, ma nessuno se n’è ancora accorto e, con grande self – control, si aggiusta il capello alla Cocciante (lisci d’avanti e ricci dietro) e si spiattella al pilastro, le sbucano i tentacoli e si appiccica al pilastro con le ventose e inizia a ballare la break dance in modo meccanico…
NatasciaH con alito da alcolizzata si avvicina al tipo e con una mimica da microcefalo si scambiano messaggi criptati e, con sputi ed emissioni sonore, demarcano i territori; se malauguratamente, una bradipo femmina si dovesse avvicinare al “tipo” con movenze da polipo, lei – NatasciaH - la prenderebbe per i capelli e la scaraventerebbe dall’altra parte della sala con una sola alitata per poi pestarla in bagno in piena tranquillità! Con occhietti dolci accetta gli innumerevoli numeri del tipo e, con sguardo da cerbiatta alcolizzata, ritorna a ballare e afferra il tipo per la frangetta e lo scaraventa in pista… si inizia nuovamente a strusciare, cade, si rialza, si ristruscia, cade, si rialza e inizia a polipare con un po’ di gente! E come sottofondo oltre alla musica Nzzzuuu nZnnuuu si sente la canzone di DjLindoepinto “porta in alto la mano… segui il tuo capitanoo” e lì la discoteca non è più un luogo di ballo: ma un luogo di perdizione!
Mani che scivolano ovunque…sguardi direzionati sulle terrazze, ragazze che fanno i raggi X, lastre, radiografie, TAC, analisi del sangue…Centro Medico Ariano Irpino!
*Il racconto sul "macaco maschio" è un elaborato di OPLONTINO; il racconto sul "bradipo femmina" è un elaborato di N|NFEA".
** Le vignette sono state realizzate da OPLONTINO.
1 commento:
Ciao sono Fabio, presidente della Banca dei Favori. Scusa se prendo spazio nel tuo blog per una mia segnalazione, ma noi della Banca dei Favori abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti, anzi sono i bambini di tutto il mondo ad avere bisogno di aiuto... Il 23 giugno sarà la giornata mondiale dell'orgoglio pedofilo...non ci sarebbe altro da aggiungere a questo orrore...firmiamo tutti l'appello per fermare questa oscenità e accendiamo una fiaccola per i piccolini a cui vengono distrutte le vite da parte dei nuovi orchi...ti ringrazio e mi scuso per l'intromissione. Saluti
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