sabato 29 aprile 2006

Italia..Italiaaa..Italiaaaaaaaa



Ieri ho seguito con molta attenzione le vicende accadute al senato per l'elezione del presidente (sul sito repubblica.it è possibile seguire la diretta video).
E' stato uno spettacolo veramente indecente e ridicolo che spero non si ripeta anche oggi. Secondo me per evitare tutti questi casini basterebbe una semplice norma:

1) Nella scheda deve essere specificato correttamente solo il cognome e nome del senatore per ritenere il voto valido. Non sono ammessi segni, scritte o abbreviazioni di nessun genere altrimenti la scheda viene considerata nulla.

Ritengo sempre indispensabile l'utilizzo anche del nome per non sfavorire i candidati con omonimi. Come avete visto con le regole attualmente in vigore Franco Marini è stato nettamente svantaggiato da questa cosa, magari in futuro, dopo questa spiacevole esperienza, potrebbero addirittura scegliere di candidare qualcuno che non ha omonimi in aula per disperdere meno voti, cosa veramente assurda!
E' giusto che vada scritto sia il nome che il cognome. In questo modo la percentuale di errore è uguale in entrambi i casi e non si può fare nessun giochetto per far riconoscere il voto e renderlo valido.

Semplice ed efficace.

1 commento:

monarchico ha detto...

Anch'io sono rimasto sgomento nel vedere le votazioni dei nuovi presidenti delle camere.

Aggiungo che la questione non è una novità, la repubblica vive di scandali, corruzioni e quant'altro, e quindi non mi aspetto nulla di meglio.

Ti confesso che vivend in questa repubblica sono diventato un monarchico convinto.

saluti

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