venerdì 5 settembre 2008

Celentano contro i politici ed il parcheggio del Pincio



Celentano torna a far parlar di se, ecco il suo ultimo "show" al festival di Venezia dove il molleggiato critica i politici ed il mega parcheggio del Pincio.

A mio parere le auto non si eliminano dalla città costruendo parcheggi, ovvero aggiungendo spazio per loro, ma eliminandolo coraggiosamente con piste ciclabili ed aree a traffico limitato. Questo probabilmente i nostri politici lo sanno già, il problema sono i giri di soldi ed affari che si vengono a creare con queste opere che li inducono a devastare parchi e piazze per costruire parcheggi, nel video Celentano afferma che Alemanno un tempo era contrario al progetto mentre adesso che è diventato sindaco ha cambiato idea... che caso!

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10 commenti:

Andrea De Luca ha detto...

che grande Celentano!

Andrea De Luca ha detto...

Anche secondo me Alessio le auto non si eliminano dalla città costruendo parcheggi, ma eliminandolo con piste ciclabili ed aree a traffico limitato

Adriano Smaldone ha detto...

grande celentano concordo cn lui!!! altre cose riguardo al percheggio! per altre informazioni guardate i video di beppe grillo

Anonimo ha detto...

oh sapessi...
non è mica solo il parcheggio del Pincio il problema: stanno cementificando interi quartieri di Roma a suon di centri commerciali e interi palazzi che fungono da parcheggi!!
Roma est è un cantiere in perpetua costruzione (toh! le imprese appaltatrici fanno capo quasi sempre a Impregilo o Caltagirone, che combinazione!)...
lo spazio per le piste ciclabili a Roma c'è tutto, è una città pianeggiante con strade larghissime, che ben si presterebbero..
al solito.. manca la volontà, non i mezzi, di fare le cose.
grazie del link e dei preziosi post su Google Chrome.
A presto
Eklica

Ale ha detto...

Celentano ha fatto bene a parlare di questo.
Ma vorrei che fosse più presente, e non uno che appena si trova davanti un microfono ne approfitta per parlare di problemi pubblici.

Dario (Italianoallestero.com) ha detto...

Posso dover dare ragione a una capra (bravissimo interprete pur sempre, però, una capra) come Celentano?
Sono troppo snob per ammettere che il cantante ha detto cose che molti giornalisti non affermano.
Diciamo che tollero e, in parte, condivido.
In realtà mi sarei legato al molo e avrei cantato Azzurro (che è di Conte) cercando disperatamente un autografo del Molleggiato, lo confesso.
Io conosco molto bene, e amo, Roma.
Quel parcheggio è un insulto all'intelligenza, la storia, all'arte, all'urbanistica e all'ambiente.
Un saluto dalla Pianura Padana.
ITALY ITALIA - ITALIANO ITALIAN

Anonimo ha detto...

mi spiace ma devi aggiornare i psot alemanno ha scritto su repubblica che non vuole fare il parcheggio...siete destinati a perdere...

Alessio ha detto...

Alemanno non vuole fare quello ma ampliarne un altro sempre in villa borghese che in sostanza è la stessa cosa ma in questo modo i soldi se li pappa tutti la nuova giunta ed i nuovi progettisti, ecco quanto dichiarato:

Facciamo un esempio: quando si costruì 30 anni fa il parcheggio del Galoppatoio fu garantito ai romani che tale opera non avrebbe intaccato in maniera significativa quel lato incantevole di Villa Borghese e indubbiamente ogni sforzo fu fatto in questo senso dai costruttori di allora. Andate oggi a vedere come è ridotto il lato del Galoppatoio investito dall´intervento: una landa desolata in cui la presenza sotterranea del parcheggio è fin troppo manifesta non solo attraverso le prese d´aria ma anche dall´emersione dal sottosuolo della massa di calcestruzzo.

Trasliamo questa immagine su un contesto molto più delicato e prezioso come quello del Pincio: chi ci garantisce che fra 5, 10 o 20 anni assestamenti strutturali, carenze di manutenzione, cambi di destinazione d´uso non turbino in maniera irreversibile quel contesto? Neppure gli attuali accorgimenti tecnici annullano, nelle previsioni, gli "affioramenti" del parcheggio quali prese d´aria, griglie di emergenza e gallerie di accesso. Il Pincio è prima di tutto un giardino storico, un parco urbano e, come tale, è tutelato dalla Carta dei Giardini Storici (del 15 dicembre 1982) in cui si raccomanda che "ogni modificazione dell´ambiente fisico che possa essere dannosa per l´equilibrio ecologico deve essere proscritta".

Al di là di sentimenti profondi di "sacralità" di molti luoghi romani che ci spingerebbero a desiderare che sotto la terrazza del Pincio ci sia l´antico tufo di quella collina e non un vero e proprio "palazzo" sotterraneo di 7 piani in calcestruzzo, nulla ci assicura che questa ingombrante presenza non riemerga nel tempo in tutta la sua estraneità ad un contesto ambientale come quello di un parco storico. In più, nel definire l´equilibrio del buonsenso e della precauzione, c´è la non indispensabilità dell´opera pubblica progettata: i 700 posti auto pertinenziali possono essere utili per diminuire il numero delle auto parcheggiate nel Tridente, ma la loro realizzazione non risulta risolutiva per la mobilità di questa zona di Roma, obbiettivo che può essere perseguito con soluzioni alternative forse ancora più efficaci come l´ampliamento del parcheggio del Galoppatoio di cui parlavamo prima.

Anonimo ha detto...

Ma quel Celentano li' e' lo stesso che si e' arricchito grazie alla SIAE e ai criteri di ripartizione dei diritti d'autore "tra amici" che premiano i grandi nomi mettendo nelle tasche di Celentano e dei soliti noti i soldi che pagano alla SIAE i giovani gruppi emergenti che fino a quando non emergono non vedranno tornare nemmeno quello che hanno versato? Essu' dai, qua sembra che il moralismo sia diventato lo sport nazionale... e nel frattempo Adrianone mentre fa il suo pistolotto sui parcheggi si ritrova sempre con la stessa bottiglia di San Pellegrino per la quale aveva fatto pubblicita' occulta sulla Rai. Insomma gli ecologisti si meritano qualcuno di meglio di Celentano e Pecorino Scarso per rappresentarli.

Anonimo ha detto...

Io studio archeologia e il soprintendente chè bloccò il progetto parcheggio del pincio, sotto rutelli e poi sotto veltroni, è un mio professore.
Vi assicuro che dal punto di vista archeologico sarebbe una vera ecatombe....... Spazzerebbero via secoli di storia

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