mercoledì 11 marzo 2009

Sbattezzo: come sbattezzarsi




Molti non lo sanno ma da qualche anno in Italia esiste un modo per sbattezzarsi.

Per coloro che non si ritengono cattolici ma sono stati battezzati ecco alcune motivazioni per farlo tratte dal sito dell'UAAR:
  • per coerenza: se non si è più cattolici non v’è alcuna ragione per essere considerati ancora tali da chi non si ritiene più degni della propria stima;
  • per mandare un chiaro segnale a tutti i livelli della gerarchia ecclesiastica;
  • per una questione di democrazia: troppo spesso il clero cattolico, convinto di rivolgersi a tutta la popolazione della propria parrocchia, “invade” la vita altrui (pensiamo alle benedizioni natalizie o, più banalmente, al rumore prodotto dalle campane). Si crea così una sorta di “condizionamento ambientale” e si diffonde la convinzione che bisogna battezzare, cresimare, confessarsi e sposarsi in chiesa per non essere discriminati all’interno della propria comunità. Abbattere questo muro, rivendicando con orgoglio la propria identità di ateo o agnostico, è una battaglia essenziale per vivere in una società veramente libera e laica.
  • per la voglia di far crescere il numero degli sbattezzati, contrapponendolo alla rivendicazione cattolica di rappresentare il 96% della popolazione italiana;
  • perché si fa parte di gruppi “maltrattati” dalla Chiesa cattolica: gay, donne, conviventi, ricercatori…
  • per rivendicare la propria identità nei passaggi importanti della propria vita. Non essere più cattolici comporta l’esclusione dai sacramenti, l’esclusione dall’incarico di padrino per battesimo e cresima, la necessità di una licenza per l’ammissione al matrimonio (misto), la privazione delle esequie ecclesiastiche in mancanza di segni di ripensamento da parte dell’interessato. Significa quindi non dover sottostare alle richieste del proprio futuro coniuge di voler soddisfare la parentela con un rito in chiesa, non vedersi rifilare un’estrema unzione (magari mentre si è immobilizzati), e avere la relativa sicurezza che i propri eredi non effettueranno una cerimonia funebre in contrasto con i propri orientamenti.
  • per non essere considerati, dalla stessa legge italiana, «sudditi» delle gerarchie ecclesiastiche. Il Catechismo della Chiesa cattolica rammenta (nn. 1267 e 1269) che il battesimo «incorpora alla Chiesa» e «il battezzato non appartiene più a se stesso […] perciò è chiamato […] a essere «obbediente» e «sottomesso» ai capi della Chiesa». Qualora non lo siano, le autorità ecclesiastiche sono giuridicamente autorizzate a “richiamare” pubblicamente il battezzato. Nel 1958 il vescovo di Prato definì «pubblici peccatori e concubini» una coppia di battezzati sposatasi civilmente. La coppia subì gravi danni economici, intentò una causa al vescovo e la perse: essendo ancora formalmente cattolici, continuavano infatti a essere sottoposti all’autorità ecclesiastica. Ogni prelato può dunque tranquillamente permettersi esternazioni denigratorie nei confronti dei battezzati: perché rischiare?
  • per un vantaggio economico: se si è battezzati e capita di dover lavorare, anche saltuariamente, in Paesi come la Germania o l’Austria, si finisce per essere tassati per la propria appartenenza alla Chiesa cattolica, e in modo assai salato (anche 60 euro al mese su uno stipendio di 2.000 euro…).

Ecco invece cosa occorre fare per sbattezzarsi:
  • Chi conosce la parrocchia presso la quale si è stati battezzati deve semplicemente scrivere una lettera al parroco con la quale si chiede che sia annotata la propria volontà di non far più parte della Chiesa cattolica. La lettera deve essere inviata per raccomandata a.r. allegando la fotocopia del documento d’identità. Non è necessario fornire alcuna motivazione. Qui trovate una lettera modello, scaricabile in formato *.RTF (e modificabile a piacimento secondo le proprie esigenze); ne è altresì disponibile una versione in formato *.PDF. Se non si è subita né la prima comunione né la cresima, inoltre, si può provare a inviare alla parrocchia un modulo (*.RTF; *.PDF), recentemente sperimentato con successo, contenente la richiesta di prendere nota che non si è mai stati cattolici.
  • Se non si conosce la parrocchia, la prima strada è quella di fare una ricerca sul portale parrocchie.it: qualora vi fossero dubbi tra più parrocchie si può provare a chiedere un aiuto a soslaicita@uaar.it.
  • Qualora l’esito fosse infruttuoso bisogna inviare una richiesta al parroco dove è stata impartita la prima comunione (a partire dal 1984) o la cresima, chiedendogli di provvedere all’annotazione della richiesta sui documenti che attestano la somministrazione di questi sacramenti.
  • In alternativa, se ci si è sposati con il rito concordatario, si può anche inviare una richiesta alla parrocchia delle nozze, chiedendo di conoscere la parrocchia di battesimo.
  • Sbattezzarsi si concretizza nel giro di quindici giorni, termine di legge (anche se talvolta vanno oltre) entro cui le parrocchie sono tenute a rispondere con una lettera con cui confermano di aver annotato sull'atto di battesimo e/o sul registro dei battezzati quanto richiesto dallo 'sbattezzando'. In mancanza di risposta da parte della parrocchia è possibile presentare ricorso al Garante per la protezione dei dati personali. Tutti i ricorsi presentati finora si sono conclusi con esito positivo.

Sinceramente non so se ne valga la pena di farlo (bisogna anche spendere soldi per la raccomandata), io rientro proprio nella categoria dei battezzati non credenti. Voi che fareste al mio posto?

In alto potete vedere un servizio di Current Tv che affronta questa tematica.

32 commenti:

Andrea De Luca ha detto...

anche io sono un battezzato non credente

Unknown ha detto...

ESATTO: "non so se ne valga la pena di farlo (bisogna anche spendere soldi per la raccomandata)"
questa chiesa che ci ritroviamo porta con se l'eredità di Marcinkus, di Card. Eugenio Tisserant (che richiedeva titoli azionari falsi alla mafia americana), di Mons. Alberto Barbieri (scandalo del Burro della Cee) di Ratzinger (il salvapretipedofili) NON MERTA TANTA ATTENZIONE

crigip ha detto...

io sono battezzata e mi definisco un po' come te agnostica simpatizzante buddista. Mi ha sempre un po' infastidito l'esser stata battezzata e non sapevo di qsta possibilità, quindi penso che per principio invierò la raccomandata, mi sento davvero molto lontana da tutte queste cerimoniosità della chiesa cattolica e da molti suoi rappresentanti. Quindi ti ringrazio dell'utile segnalazione. ciao

Anonimo ha detto...

Mi sono sbattezzato 2 mesi fa. L'ho fatto perché trovavo e trovo importante autodefinirmi; volevo comunicare che se siete taccagni o se non sapete spedire la raccomandata, sappiate che la richiesta si può portare anche a mano. Il problema semmai è spiegare cos'avete fatto ai parenti, che dopo questo gesto vi rinnegheranno. Vale la pena farlo per non restare nel limbo di chi non prende una decisione netta e si culla tra gli "ormai". Abbassa la testa una volta e ci prenderai l'abitudine.

Anonimo ha detto...

Io invece di creare tutti questi problemi di burocrazia proporrei di cambiare l'età di tutti i sacramenti.Non so se sia una cosa fattibile,ma chi l'ha detto che un bambino debba essere battezzato a 2-3 mesi? chi l'ha detto che la comunione si debba fare a 8-9 anni?

Io penso che questi sacramenti si debbano prendere in età matura e cosciente.Vedo invece che molto spesso i genitori(anche loro non credenti) facciano dare i sacramenti ai propri figli per non far parlare la gente e i parenti,oppure solo perchè devono fare la grande cerimonia e andare a mangiare nel più bel ristorante della città.Per non parlare poi i ragazzini che cfanno la comunione: non conoscono neanche il valore di questo sacramento e più che al sacramento pensano alla festa e ad i regali che ci saranno per loro.

www.unmondoalrovescio.blogspot.com

Anonimo ha detto...

E'da un pò che medito sulla possibilità di sbattezzarsi, e sotto molti punti di vista mi sento in difetto con la mia coscienza per non averlo fatto.

Personalmente non accetto con tranquillità di definirmi "battezzato non credente" (come la grandissima parte dei cattolici) poichè ciò significa accettare passivamente (se non ipocritamente)
la propria condizione tradendo la propria identità.

Perchè io non l'ho ancora fatto?
Come dice il sig. Buzzon, " Il problema semmai è spiegare cos'avete fatto ai parenti"

Quindi viva il sig. Buzzon e chi come lui ha fatto il passo e forza e coraggio agli indecisi come me affinchè tale passo sia fatto.

E.

Unknown ha detto...

Carissimo Alessio sai che seguo con simpatia il tuo blog e mi fa un pò tenerezza questa tua battaglia ideologica contro la chiesa e contro la decisione dei genitori cattolici di battezzare i propri bambini.

Battezzare un bambino non mi pare proprio il massimo della violenza nei confronti dei minori.

Tu affermi di non credere e questo ovviamente è un'opinione degna di rispetto, ma poi ti prodighi per rinnegare qualcosa che, a tuo parere, non esiste. Davvero non capisco ...

Scusa la brutalità, ma se non credi in Dio cosa te ne importa che i tuoi genitori, durante un'anonima giornata della tua infanzia, hanno deciso di compiere quel rito (sacramento per i cristiani) così innocuo per un ateo?

Hai per caso beccato il raffreddore quella mattina?

Ritieni di aver preso delle malattie non curabili come conseguenze di quel gesto "ignobile"?

Per chi crede, come il sottoscritto, quella decisione garantisce la vita eterna ai figli (unico vero obiettivo di un cristiano) se dovessero malauguratamente perire prematuramente. Per chi non crede si tratta solo di bagnare con dell'acqua tiepida il capo di un bimbo ...

Siamo sicuri allora che tu sia un non credente ;)

Ricordo un Benigni alle prime armi che ironizzando sul tema (all'epoca non leggeva la divina commedia ma recitava nel papocchio) diceva, se muoio ed invece di Cristo trovo Manitù cosa gli dico che leggevo Tex Willer ?

Ciao ;)

Danx ha detto...

Bisogna sbattezzarsi se non vogliamo che il nostro nome sia un numero nelle loro mani!

Anonimo ha detto...

mah, che problemi inesistenti vi ponete...

Anonimo ha detto...

NONNO, TI PREGO, RICORDA A TU SAI CHI LA TELA ç___ç io non lo vedo mai online .____.

Anonimo ha detto...

Volevo invitarti a leggere questo articolo di Mentecritica:
http://www.mentecritica.net/evoluzionismo-vs-creazionismo-perplessita-sul-disegno-intelligente/cuore-di-tenebra/border-zone/alberto-dito/12606/

Non mi metto a sindacare sulla necessità o meno dello sbattezzarsi, ma questo articolo mi ha dato un paio di cosette su cui riflettere.

P.s. Magro bottino: Evoluzione Biologica data con 25.
La Prof Vinciguerra ha colpito di nuovo =(

Anonimo ha detto...

Cazzo, si vede che ti sta proprio sul cazzo la chiesa cattolica!!
Cmq questa dello sbattezzo, scusami ma è una grande minchiata
Saluti

Anonimo ha detto...

ciao Alessio approfitto del post e della popolarità che riscuote oramai il tuo blog per invitare te e tutti coloro che seguono questo sito a partecipare e fare partecipare alla proposta avazanta nel forum dell'UAAR di spedire un e-mail all'indirizzo
lestorie@rai.it
la trasmissione "Le Storie diario italiano" condotta da C. Augias su rai 3 per richiedere la discussione del libro scritto dal segretario nazionale e dal responsabile delle iniziative legali dell'omonima associazione risp. Raffaele Carcano e Adele Orioli sul tema proprio dello sbattezzo e non solo. Il titolo del libro è
"Uscire dal gregge. Storie di conversioni, battesimi, apostasie e sbattezzi."
di cui linko una recensione
http://www.uaar.it/ateismo/opere/198.html
ps: Spero che sarete in tanti a cogliere l'invito. Se in tanti manifesteremo questo comune interesse riusceremo forse a smuovere qualcosina.

Andrea Pagano - Monza ha detto...

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Battisti: m. pl. Protestanti, che si richiamano alla predicazione dell'inglese Giovanni Smith (1606), amministrano il battesimo solo agli adulti e per immersione; calvinisti in teologia; diffusi soprattutto negli S.U.A.

[fonte: Dizionario enciclopedico Sansoni, 1955];

Due commenti qui sopra: marzo 11, 2009 7:12 PM perchè in effetti, al di là dell'aspetto meramente burocratico, un rituale non è in grado di suggestionare e condizionare un individuo nelle sue scelte di vita, e rimane dunque solo un gesto simbolico; a meno che però la persona stessa sia mentalmente condizionata e che sia controllabile usando semplicemente l'arte della parola: così succede alle ragazze nigeriane che vengono fatte prostituire qui in Italia, impaurite tramite il Voodoo, o succede agli Indù, che sono preda di oroscopi e di complicati rituali di purificazione, degni di un Tourettico.

..o ad un cristiano, a un Raeliano, a uno Scientologista, e a chiunque altro; e qui interviene la grande verità di marzo 11, 2009 1:51 PM, che mette l'accento sul fatto che il battesimo venga somministrato a individui che non sono in grado di decidere autonomamente: io credo che in un Paese laico degno di questo nome (che ovviamente NON vuol dire "non-religioso") l'insegnamento letterale delle complicate allegorie della tradizione cristiana non debba essere amministrato a bambini, che sono così suggestionabili; questi passaggi teologici sono così complicati che ancora tanti si chiedono (come si fa nel sito al quale ci invita Brizio, sopra) se sia verosimile l'esistenza di Adamo ed Eva, anzichè riflettere sulla verità di affermazioni del tipo: "non distruggere il tuo corpo con le brame dei sensi, non fare che sia solo il desiderio di godimento, o di sapere intellettuale, a governare le tue azioni, perchè Dio non è nei libri, e se vorrai fare solo quello che ti sembra semplice e piacevole, nessuno vorrà fare quello che è difficile". Questo è molto cristiano !
Vi sembra un'interpretazione meschina del "senso di colpa", anzichè un ricatto per rendere gli individui fragili e soggetti a qualsiasi altro potere psicologico ?

Siamo di fronte a un paradosso etico non indifferente: il reato di "corruzione di minore" è depenalizzato in quanto si riferisce a un'ideologia che abbia come fine il rapporto pacifico e amichevole di un individuo con il suo prossimo; ma che ha invece come risultato più frequente la chiusura dentro un "Noi" contrapposto a un "Loro", che non tiene in alcun conto di questa attitudine territoriale istintiva dell'uomo, anzi la esalta e la rende crudele e spietata;

- ma anche la brutta conseguenza che l'infanzia sia soggetta a tutta una serie di abusi - in questo caso nessuna meraviglia che alcuni preti ne approfittino, proprio perchè qualcuno li ha palesemente "autorizzati".

Ai bambini dovrebbe essere insegnata l'etica tramite le parabole di insegnamento e le figure allegoriche delle tradizioni religiose qualora assumano così il loro vero significato più originale e sincero, e non il senso di un terrificante vincolo per la salute mentale dell'individuo, affinchè possa essere "gestito" come "una pecora all'ovile":

"il popolo è come un gregge di pecore che conta sul pastore perchè gli trovi il pascolo adatto, ma i bastoni dei pastori finiscono sempre per trasformarsi in sbarre di ferro e i pastori in lupi" [M.K.Gandhi, a proposito della creazione di uno stato socialista ideale, con una centralizzazione eccessiva dei poteri].

Andrea P. (Giovanna d'Arco fans club)
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Anonimo ha detto...

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Commento al commento marzo 11, 2009 3:20 PM

- "Davvero non capisco ... Scusa la brutalità, ma se non credi in Dio cosa te ne importa che i tuoi genitori, durante un'anonima giornata della tua infanzia, hanno deciso di compiere quel rito (sacramento per i cristiani) così innocuo per un ateo?"

Beh, caro Filippo MI , a parte che prima di fare un commento sarebbe perlomeno utile leggere il post, perchè c'è scritto molto chiaramente quello che "non capisci" e per il quale vengono posti dei problemi di natura complessa: prima di "non capire", potresti almeno cercare di farlo!

Secondariamente:

- Per chi crede, come il sottoscritto, quella decisione garantisce la vita eterna ai figli (unico vero obiettivo di un cristiano)

Cioè: unico vero obiettivo di un cristiano è fare del bene solo in cambio di una promessa di una vita eterna e di un premio!

Compliments!, questo è tutto il contrario del vero cristianesimo, è l'opportunismo col mantello di una virtù, è l'egoismo spolverato di zucchero; niente di più lontano che il "servizio al prossimo" di cui parla il leggendario Gesù.

E' solo la trappola intellettuale con la quale si spera di acchiappare la cattiveria umana; mi fa piacere che tu ci sia cascato: è sempre meglio di niente, no ?

..e scusa la brutalità!
.

Anonimo ha detto...

Quello che posso consigliarti di fare è di istruirti di più su tutta la fede!
Ti faccio un esempio:
se i tuoi genitori avessero dovuto aspettare la tua maggior età per chiederti se preferivi avere come madre lingua l'italiano o l'inglese o il tedesco ecc.. sarebbe stata una cattiveria ed una cazzata!!
Il loro amore per te (se c'è) ha fatto scegliere loro per te!
In fondo ti hanno solo insegnato che Dio è amore (riassumendo in una sola frase!)
Ora tu sì, puoi fare quello che vuoi, accettare o rifiutare questo amore, questo Dio! Sei libero di scegliere e Dio lascia liberi di scegliere!
Puoi anche decidere di non essere più figlio di tua mamma e di tuo papà, ma di fatto così non è!
Resti sempre loro figlio che tu lo voglia o no!
Lo stesso è per l'uomo e Dio padre, anche se ti sarà difficile da accettare tutto ciò!
Puoi anche decidere di non amare più tua mamma e tuo papà per la loro "barbaria" nel battezzarti, a loro però non lo puoi impedire!
Allora penso che l'averti battezzato per i tuoi genitori sia stato un gesto d'amore, come un gesto d'amore è stato fatto ogni momento della tua vita da loro per te, sin da quando eri bambino per farti vivere e crescere!!
....
A meno che i tuoi genitori non siano.... persone umanamente indescrivibili ed inaccettabili, allora…..

Ciao!
Un amico.

AP ha detto...

Al precedente:

Dio non è un padre con un pene.

La fede non è una cosa sulla quale ci si può istruire.

Anche abbandonare un bambino in una foresta è "un atto d'amore".

6 amico di chi?

AP ha detto...

6 amico di chi?

Scusa, sig. Amico, devo spiegarmi meglio: a chi avevi risposto - così velocemente -, ad Alessio o a me ?

Mea culpa: ciascuno è libero di raffigurarsi un Dio come vuole.

Il fatto è che, in un ambiente (paurosamente) maschilista e gerarchico come la Chiesa di Roma, questa concezione di un “Dio padre”, unico e assoluto, ne rappresenta la legittimazione autoritaria, e secondo me questo è veramente troppo arcaico: una religione dovrebbe evolversi insieme con la società (ma questo non significa che dobbiamo adorare le centrali atomiche !!)

Inoltre ti ricordo che – per quanto non sia possibile tracciare una differenza tra Etica e Religione (infatti la religione è detta spesso una “filosofia di vita”) - noi non viviamo più

- in uno stato Integralista dove la Religione è Legge (cioè fa da Codice civile),

- ma Laico, dove la Legge tiene sì conto dell’Etica religiosa universale (evviva il crocefisso), ma non si basa sulla Superstizione e sull’Opinione: si basa sui Fatti e su un’analisi filosofica e sanitaria della psiche umana;

questo soprattutto perché la differenza tra Fede e Superstizione non è mai stata chiara a nessuno, nè può esserlo perché è intima – o almeno così dovrebbe essere (cioè: non un’imposizione intellettuale, che si chiama CONDIZIONAMENTO INCONSAPEVOLE, il quale è una privazione della libertà, cioè un crimine)

Vorrei poter fingere un discorso astratto, ma non si può: se in Italia tu non insegni a tuo figlio a parlare quando è nella tue responsabilità, vai in galera;

il battesimo invece è anni luce da questo discorso: un rituale di origine religiosa (vedi mio comm. "gennaio 21, 2010 8:43 PM") può significare tutto e niente, e l’amore dei genitori può esserne una componente solo perché un gesto fatto con amore vale più di un gesto fatto per convenzione sociale, se non addirittura per paura come avviene spesso in uno stato di tipo Integralista che fortunatamente noi non abitiamo (seppure con le sue contraddizioni come appunto il suddetto “condizionamento dei minorenni”).

Se tu abiti in un ghetto di Nuova Delhi e ti tieni in casa tuo figlio “per il suo bene” (sotto la campana di vetro), gli puoi fare solo del male: la vita (anzi, la sopravvivenza), lì, è fatta di spintoni e di furbizia.

Ripeto che nel post di Alessio è scritto chiaramente che il problema è anche più complesso del solo aspetto psicologico fideistico:

- “secondo te è giusto che io, formalmente non credente e robe simili, sia stato battezzato - con ciò risultando iscritto in un elenco che dà diritto legale ad un Sacerdote di insultarmi ovvero allo Stato di prelevare parte del mio stipendio per donarlo direttamente alla Chiesa cattolica ???”

E di questo cosa ne pensi, Amico? Ci puoi dare una risposta a questa domanda ?
.

AP ha detto...

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Ah, giusto: Alessio, chiedi un consiglio sulla faccenda?

Potresti fregartene altamente, e questo è il mio consiglio; infatti è solo così che potresti capire se il fatto di poter essere "insultato" ti dìa fastidio, come il fatto che qualcuno faccia l'elemosina al posto tuo.

Potresti sbattezzarti per coerenza e magari farlo poi in un secondo momento.

A rimanere battezzati anche se "non credenti", per me non c'è alcun male: non fai parte di una setta di "adoratori della violenza", ma - simbolicamente - a una corrente di pensiero che predica l'amore per il prossimo.

E non c'è niente di cui andare più fieri!
.

alessio di benedetto ha detto...

La chiesa di roma ha ammazzato 200 milioni di non credenti in nome del suo dio. Sbattezzarsi è un atto civico necessario per cessare di appartenere ad un'ideologia di morte. Quando papa ratzinger invita i poveri africani a non usare il preservativo compie un atto cosciente di genocidio. Chi continua a sostenerlo ne è complice.

Anonimo ha detto...

io mi sono sbattezzato e molto felice di averlo fatto xche le religioni sono prigioni mentali per me..aspetto la conferma dalla parrocchia..spendere 2 euro non mi cambia la vita e preferisco essere coerente con me stesso e prendere una posizione netta.
saluti

Anonimo ha detto...

caro Alessio,

il problema "tecnico-fiscale" del battesimo odierno (come descritto nel tvo post), così come le posizioni a dir poco incoerenti e inopportune della chiesa cattolica, non dovrebbero essere confuse ... con il senso dell'insegnamento del leggendario Gesù figlio di Maria, che a quanto ho capito dice di non farci del male l'un l'altro e di saper rinunciare a qualcosa di nostro in favore di chi ne ha bisogno più di noi stessi.

Ribadisco quindi che il Singolo può interpretare il suo "essere battezzato" con la sua approvazione di tale corrente filosofica ("Ama il prossimo tvo come te stesso"), senza essere un santo - ma una persona che come tutti sbaglia, ma come pochi sa riconoscere i svoi errori e avere la pazienza di rimettersi in carreggiata ogni volta, in ossequio a un senso di giustizia universale che solo i veri credenti sentono; il ruolo dei sacerdoti sarebbe quello di manifestare ciò; che la Chiesa cattolica o romana sia degenerata spesso in controllo totalitario delle menti o addirittura in stermini di massa, o aberranti declinazioni del sesso, possiamo dire che non c'entra niente con tutto questo discorso.

Avere "fede" nell'insegnamento tradizionale di Gesù non vuole assolutamente dire perciò di essere sottomessi a una struttura politico-ideologia terrena (la Chiesa romana). Beati noi che possiamo dirlo.

Si può essere fieri del proprio battesimo, ma è più importante la coerenza con quello che si pensa, possibilmente ... cristianamente!

Grazie per la tva risposta.
(Papa Ratzinger II)

Anonimo ha detto...

Per curiosità e nel tempo libero gli interessati possono provare a leggere il libro:

- "La linea di sangue del Santo Graal" di Laurence Gardner, Priore della Celtic Church's Sacred Kindred di St. Columbia (non chiedetemi cosa voglia dire), che è un genealogista di fama; per cui in certi passi questo libro è piuttosto noioso;

in ogni caso viene data un'interpretazione del tutto alternativa della figura di Gesù, dei suoi famigliari (es. Giuseppe non era un umile "falegname" ma un personaggio importante, a causa di errori di traduzione), e soprattutto della discendenza di Gesù e di come la società maschilista avesse estromesso la moglie di Gesù, una sacerdotessa, che riparò in Inghilterra. Etc.

Personalmente odio la Chiesa cattolica perchè sfrutta e sfrutterà sempre l'ignoranza della gente per predicare povertà con un medaglione d'oro al collo,

Invasati con il diritto di giudicarti "malvagio" - e di bruciarti VOLENTIERI - in nome di uno che parlava di diritti civili, di compassione, perdono, umiltà.

Io non sono battezzato, ma sono credente. Tiè!

Coloro che raggiungono l'obiettivo (Isa ibn Miriam = Gesù figlio di Maria).


Che la Chiesa Cattolica possa finire presto

Osso Sacro ha detto...

Music!

Anonimo ha detto...

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“Che la Chiesa cattolica possa finire presto” scritto sopra, come si può vedere è un refuso; e continuerebbe con:

- che possa finire presto di esercitare queste ingerenze di natura superstiziosa che le fanno perdere credibilità da parte di coloro che hanno a cuore la libertà (spirituale) dell’individuo.

Questo vuol dire che ammiro e rispetto più di quanto sembri, la parte della Chiesa cattolica che si occupa dell’esercizio del servizio agli “ultimi”, però rifiuto quella parte che si ostina a inculcare storie fantastiche (ad esempio l’esercizio dei “miracoli”) come se fossero quella l’essenza della Fede, imponendo la credulità alla parola (anzi: Parola) così come è scritta, anziché educare all’apertura mentale e all’analisi del senso etico della filosofia cristiana, come effettivamente anche molti preti fanno, con cognizione di causa.

Per questo non accetto le prese di posizione ideologiche della Chiesa cattolica quando trascendono dalla morale civile e la vorrebbero anzi sovrastare con false pretese mistiche da “casta sacerdotale”, e non penso che tanti altri nella Chiesa cattolica non la pensino proprio come me.

In breve non accetterò mai che il mio banalissimo rapporto con il “Mistero” (cioè il mio ingenuo "credere in Dio") sia gestito da una casta, quando per sua natura è individuale e personale (diversamente infatti è “controllo delle masse”: prima come codice civile, poi come sistema totalitario); fermo restando, invece, che prego in Chiesa e che ascolto volentieri le parole di saggezza dei Sacerdoti, qualora proprio questo rapporto con il Mistero essi vorrebbero fare imparare a gestire all’individuo in quanto soggetto senziente e consapevole.

In virtù di questo non ha senso chiedersi se sbattezzarsi o no, in fondo è come voler rinnegare la propria natura umana, che è anche criminale, ma non è ovviamente solo questo.

Grazie e Ciao (scusami la solita lungaggine).
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Fello Nello ha detto...

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Ho finito di leggere un libro-fumetto sulla persona e l’opera di don Vittorio Pastori, missionario in Africa e promotore dell’associazione “Amici dell’Uganda”; nel corso del testo si incontrano personaggi di eccezionale statura morale.

La Chiesa cattolica maneggia quantità enormi di denaro, che, nelle mani di persone capaci e oneste come quelle descritte intorno alla vita di Vittorio Pastori, fanno la differenza tra la vita e la morte.

Detto questo, non credo che tutti i discorsi astratti e filosofici che possiamo svolgere qui (compresi ovviamente i miei), possano lontanamente misurarsi con la solerzia, la capacità di perseveranza e il coraggio ( superiore a quello di soldati: essi non portano armi se non la Fede...e umana furbizia!), la modestia, la grandezza d'animo e la capacità di rinuncia che queste persone manifestano nello svolgere la missione di vita nella quale hanno deciso di credere,

- e non certo ispirandosi a cristianissime cazzate tipo che il battesimo fa andare in Paradiso e cose del genere ...

e che fanno della Chiesa cattolica l’istituzione che, nel bene e nel male, è sempre stata coerente con la missione del sostegno alla vita (persino con posizioni così assurde come il divieto del preservativo) e – ricordiamocelo – all’istruzione; certamente quelli che così si impegnano hanno bisogno di una cosa speciale che si chiama “vocazione”, che fortunatamente non ammette un odioso paragone con chi non ce l’ha; ma almeno, quelli che sanno vedere solo l’aspetto negativo, oscuro, malvagio e ingerente della Chiesa cattolica – abbiano la decenza di stare zitti !

La prossima volta che entrerò in una chiesa sarò ben contento di battezzarmi da me!

E chi lo è già, ne sia contento: è di buon auspicio!

Il Cristianesimo è Pragmatismo!

Qualche informazione su Vittorio Pastori

Music!
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Anonimo ha detto...

C'è poco da dire, c'è solo da fare la cosa giusta!
SBATTEZZARSI. Cancellarsi da un registro non scelto e utilizzato per permettere di fare pressioni politiche e sociali ad altri.

Anonimo ha detto...

rispondo a chi come al Filippo che commenta sul blog l'11 del 2009
che una violenza è una violenza.
Anche se non hai preso il raffreddore quando ti hanno battezzato.
Io non ho preso malattie somatiche quando il prete mi ha sotomizzato. pensi che per questo non sia una violenza?
Bisogna essere ottusi per non capire questo. Ma i cattolici non sono ottusi, sono furbi.

Anonimo ha detto...

sbattezzata da poco. E diciamolo, ne vado fiera. mi sento più soddisfatta, più definita, è come se di colpo ti togliessi un peso. è una sensazione euforica, della serie "ciao ciao marmaglia, io sono libera". Certo, poi ci sono le pare mentali da affrontare. La mamma che reagirà male e non capirà perchè (lei, che non entra in chiesa da anni.)ma si può entrare in chiesa tranquillamente senza venire inceneriti sulla porta. Ma se nella vita di tutti i giorni non cambia niente, dentro ci si sente benissimo.
ma se uno cerca le ragioni le trova, punto. E i soldi della raccomandata sono ben spesi :-)

Morena ha detto...

Ho deciso di farlo e penso che i soldi della raccomandata siano quelli spesi meglio.

Manuela ha detto...

Salve a tutti, sono una mamma che ha battezzato 4 anni fa i suoi figli e hanno questa età, io sono cattolica non praticante perchè non credo nella chiesa in quanto istituzione ma credo in Dio.ho fatto fare il battesimo ai miei 3 figli però 2 di questi vorrei sbattezzarli ma non per motivi religiosi ma perchè i padrini e le madrine scelti si sono dimostrati falsi in questo senso e quindi vorrei sbattezzarli e poi rifare il battesimo è possibile secondo voi? come posso farlo?

Anonimo ha detto...

Immagino che non conosci il significato di "individuo". Saluti

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