
Nello Musumeci
Rita Borsellino
Salvatore Cuffaro (Conosciuto anche come "Totò vasa vasa")
Rita Borsellino per chi ancora non lo sapesse è la sorella del famoso Giudice Paolo Borsellino che ha dedicato la propria vita perdendola per rendere migliore l'Italia lottando con tutte le proprie forze contro la mafia.

Salvatore Cuffaro è l'attuale presidente della Sicilia ed indagato per mafia, ecco infatti cosa sta scritto sull'enciclopedia libera wikipedia:
In seguito alle indagini sulle talpe nella procura di Palermo, il GIP iscrive Cuffaro nel registro degli indagati per il reato di "concorso esterno in associazione mafiosa". Con gli elementi raccolti, gli inquirenti pensano di poter sostenere che Cuffaro, attraverso Miceli (ex assessore UDC al Comune di Palermo) e Aragona (medico più volte indagato nel recente passato), abbia informato Guttadauro che quest'ultimo aveva microspie in casa. Cuffaro viene rinviato a giudizio "per aver fornito notizie coperte da segreto istruttorio ad Aiello Michele in relazione ai procedimenti penali che riguarda lo stesso Aiello in stato di custodia cautelare per associazione mafiosa" e "per avere aiutato ad eludere le investigazioni in relazione al delitto di associazione mafiosa, al fine di agevolare l'attività dell'organizzazione mafiosa Cosa Nostra".
Successivamente all'arresto del boss mafioso Bernardo Provenzano, nel corso delle perquisizioni degli inquirenti nell'edificio adiacente all'ultimo covo del latitante sono rinvenuti, all'interno di un barattolo ed unitamente ad altri di diverse formazioni politiche, dei volantini propagandistici per le elezioni politiche del 2006 per la candidatura di Cuffaro al Senato per l'UDC.
E' in commercio un documentario chiamato "la mafia è bianca" di Stefano Bianchi e Alberto Nerazzini dove si vede anche Salvatore Cuffaro. Eccone uno spezzone.
1 commento:
Se volete potete firmare la nostra petizione su un caso d'ingiustizia al link: http://www.petitiononline.com/1000aaaa/petition.html. Per maggiori informazioni www.strageustica.altervista.org e www.mariociancarella.altervista.org. Laura picchi
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