Tempo fa ho comprato una bandiera dell' Unione Europea perchè mi piaceva molto ed è attualmente appesa in casa mia sul muro. La sua storia è molto articolata, sicuramente merita di essere conosciuta, ve la riporto in questo post:
Anche se la bandiera viene comunemente associata all'Unione Europea, venne inizialmente usata dal Consiglio d'Europa, ed è pensata per rappresentare l'intera Europa e non una particolare organizzazione come gli stessi UE o Consiglio d'Europa.
La bandiera venne inizialmente adottata dal Consiglio d'Europa l'8 dicembre 1955, su disegno suggerito dall'araldo capo irlandese. Il Consiglio d'Europa fin dall'inizio desiderò che venisse utilizzata da altre organizzazioni regionali che cercavano l'integrazione europea. La Comunità Europea la adottò il 26 maggio 1986.
L' Unione Europea, che venne stabilita con il Trattato di Maastricht negli anni '90, e in qualche modo è un organizzazione differente e coesistente composta dai membri della Comunità Europea, adottò anch'essa la bandiera. Da allora, l'uso della bandiera è controllato congiuntamente dalle tre organizzazioni.
Le 12 stelle nella bandiera Europea non sono legate al numero di stati, ne li rappresentano, sono un simbolo antico di armonia e solidarietà a indicare appunto l'armonia e la solidarietà che vi deve essere tra i paesi europei.
La scelta della bandiera avvenne tramite un concorso che fu vinto dal disegnatore cattolico francese Arsène Heitz. Il significato della bandiera riprende un'immagine della devozione alla Madonna propria del dodicesimo capitolo dell'Apocalisse: "Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una Donna vestita di sole con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle".
7 commenti:
grazie alessio!!!!...post molto interessante,uno dei tuoi post più belli...cinzia
c'è chi appende al muro un poster di pamela anderson, c'è chi appende la bandiera dell'unione europea
Eh già, il mondo è bello perchè è vario...
AHAHAHAHA......Che deficiente!
Si appende ancora i poster di Pamela Anderson come quelli di 14 anni...
Che pagghiolo assurdo!
Lo dicevo io che eri un segaiolo!!
In realtà la storia della "Blue Starry" è molto più complessa di così, ma quello che conta è conoscere il suo valore simbolico.
Delle stelle l'hai già detto, il blu dello sfondo invece rappresenta il crepuscolo. Intatti "Europa" in greco vuol dire "terra dell'oscurità": in questo modo, oppure "terra della notte" veniva chiamata anticamente l'Europa.
Ho compiuto 33 anni di contributi ed ho iniziato a lavorare in regola a 16 anni di età fisica fino ai 18 continuativi.
Farei parte dei lavoratori precoci se la legge non ci avesse delegittimato e discriminato.
Vorrei esprimere a tutti un mio giudizio; altro psicologicamente pensare, me ne andrò in pensione qualche annetto prima, visto che nei miei 16 anni di età fisica cioè da " ragazzino " andavo a lavorare alla zona industriale di CT col troppo freddo e col forte caldo, dovevo essere li alle ore 07,00, e dovevo alzarmi dal letto alle 05,40 per prepararmi per tutte le mie esigenze fisiche prima di partire.
Mentre Io mi alzavo così presto visto la mia tenera età, quelli più grandi di me, la mattina si alzavano dal letto più tardi, ed io dovrò andare in pensione quando andranno costoro con tanto di rispetto; avendo iniziato a lavorare un bel pò più tardi di me; vi sembra giusto?.
Nel contempo approfitto per ringraziare tramite questo Interessante topic, i Signori legislatori che con le loro comprensioni e considerazioni che hanno avuto verso di noi, i quali abbiamo iniziato a conoscere il sacrificio e la sofferenza del lavoro molto prima degli altri, e avendo anche dato per primi il nostro contributo per lo sviluppo e per la crescita dell' Italia.
Su tutta questa filastrocca c'è da tenere presente in piena considerazione, che Io e gli altri ragazzini come me, in quegli anni più belli dell' infanzia ci alzavamo prima delle ore 6 di mattina col buio, mentre gli altri, dico quelli più grandi di Noi dormivano indisturbati nel più bello della mattinata e si stiravano le ossa nel letto fra le coperte, compresi anche quelli che ci amministrano.
Da ragazzino mi facevo forza nell' alzarmi per non rifarmi chiamare da mio Padre che dopo il suono della sua sveglia veniva a svegliarmi; alzati Pietro, ed io con grande forza d' animo, anche se ragazzino quale ero, ed anche se mi veniva a mancare il riposo, con voce quasi da bambino e col sonno negli occhi rispondevo a mio Padre, si Papà mi sto alzando.
A questo punto non riesco proprio a capire perchè Noi precoci in un'età all'epoca infantile non possiamo oggi privileggiare e godere nel potercene andare in pensione qualche anno prima di quelli che hanno iniziato a lavorare dopo di noi e goduto l' infanzia più di Noi.
Noi abbiamo subito un trauma che ci trasciniamo da tempo, divenendo dei lavoratori precoci: cioè lavoratori da ragazzini; iniziando a dare il nostro primo contributo, come le pecore quanto iniziano a dare la loro prima lana in modo più precoce della loro maturità, e che ormai adesso non ci viene più riconosciuto, come se il nostro sacrificio non fosse servito a nulla, per le dovute e ingiuste inconsiderazioni di questi legislatori.
Con questo, Invito coscientemente ed umanamente a riflettere e ha cercare di prendere delle dovute e giuste azioni in un tempo spero abbastanza breve, per tutti noi reduci di precocità, e che con questa precocità di lavoro e non di divertimento che si è tatuato in noi in modo purtroppo indelebile ormai stanco come quello di un anziano, per aver iniziato a lavorare troppo precocemente.
PER ME, NON SO SE ANCHE PER VOI, LAVORATORI PRECOCI: CIOE' LAVORATORI DA RAGAZZINI, PER GIUSTO GIUDIZIO E PER GIUSTA CAUSA, NOI DOVEVAMO ESSERE RICONOSCIUTI ANCOR DI PIU' E MEGLIO DEI LAVORI USURANTI CHE GODONO E PRIVILEGGIANO DI ANNI DI PREPENSIONAMENTO, PENSANDO A QUELLE NOSTRE PICCOLE E TENERE OSSICINE FRAGGILI CHE ERAVAMO.
PERCHE' NOI DA RAGAZZINI CI SIAMO USURATI ANCOR PRIMA E DI PIU' DEI LAVORI USURANTI.
DAI UN TUO PARERE SE SEI DACCORDO GRAZIE.
PIETRO.
Al seguente link potrete vedere il servizio sulla giornata di studio dal titolo "Archivi di famiglia e storie di genere", promossa dall'Università Sapienza di Roma.
http://www.uniroma.tv/?id_video=16108
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