lunedì 2 aprile 2007

Antonio di Pietro e la TAV



Il ministro delle infrastrutture Antonio di Pietro ci parla, tramite un video pubblicato da poco su YouTube, dell'ultimo consiglio di ministri e di una sua proposta sulla ferrovia ad alta velocità per far risparmiare allo stato e quindi a noi cittadini 700 milioni di euro.

Io personalmente preferivo quando non ci stavano questi treni super veloci...oltre ad essere pericolosi per via della velocità elevatissima il biglietto costa parecchio, inoltre, spesso, questi treni più veloci hanno sostituito i classici regionali economici quindi viaggiare solo con quelli è diventato più complicato. Tra l'altro i regionali sono quasi sempre predisposti per il trasporto delle biciclette mentre gli altri no.

Guardate anche l'intervento del giornalista Marco Travaglio durante la storica manifestazione No TAV di Torino del 17 Dicembre 2005.



Qui trovate l'intervento di Beppe Grillo.

2 commenti:

Andrea ha detto...

Domanda semi-provocatoria

Ma proprio tu, che con questo blog sensibilizzi i lettori sulle questioni ambientali, non dovresti essere a favore? Non significherebbe meno smog, meno polveri sottili e quant'altro? Immagina quanti Tir in meno, quante automobili...
Non è una prospettiva interessante?

F.H. ha detto...

La TAV è un problema assai complesso.
Se ci si ferma a fare due passaggi logici sì, in effetti, tav = più velocità nel trasporto di merci e persone per lunghe tratte e in meno tempo.

Ma il discorso è assai articolato.
Tieni in mente una cosa fondamentale: noi siamo in Italia.

Dunque.
Perchè la TAV?
Perchè negli anni ottanta e anche prima sono stati firmati accordi europei per l'apertura dei famosi corridoi: come il Lisbona-Kiev (corridoio 5) oppure il Palermo-Berlino.
Questo perchè grazie al trattato di Schengen sono state abbattute le barriere doganali tra gli stati europei, liberando il movimento di merci, persone, capitali.

Benon.
Allora nel 90 si decise di fare l'alta velocità. Però non si è scelto di fare la gara d'appalto pubblica, ma i singoli lavori sono stati assegnati a discrezione dallo Stato.
Di certo tempi sospetti, visto che di lì a poco, si scatenò tangentopoli (92).

Ma la cosa grave è che i lavori furono dati a ditte che proprio perchè non vincolate di fare il meglio al prezzo migliore (cioè quello che fanno i vincitori di gara d'appalto) hanno tergiversato per anni, preso annualmente soldi dallo Stato e sono ancora lì.
Un esempio è quello della Toscana, il cui progetto non ha tenuto conto dell'assetto idrologico della zona percui fatta una galleria, rischia di crollare per infiltrazioni d'acqua.
Una gran macchina mangiasoldi ai danni nostri.
Si è visto su qualche servizio delle Iene e mi pare anche su Report.

Ma poi la TAV serve?
In linea di principio sì.
Io sarei d'accordo. Solo che i casi della ValdiSusa fanno pensare.
Molto grave è che non si siano ascoltate e discusse le cose con la gente del posto.
Ad oggi sembra che fare la TAV sia davvero oneroso economicamente e l'impatto ambientale è solo uno delle voci quando si fa un progetto. Prima c'è l'analisi costi benefici, cioè mi conviene costruire tutto sto ambaradan se poivado in perdita e magari si ripaga in 200 anni?

Secondo me può essere utile (anche se Grillo lo obietta) se inserito in un piano NAZIONALE della mobilità cioè in cui si tiene conto di quanto trasporto può al massimo andare su gomma, quanto su ferrovia, etc e fare le infrastrutture logistiche (interporti, scali ferroviari merci).

E' che in Italia, nessuno ha la lungimiranza o la voglia di cambiare la mobilità radicalmente.
Per le Ferrovie è dura, gli ultimi 2 amministratori delegati hanno fatto dei buchi paurosi di 6 miliardi di euro, andandosene poi con buoneuscite di diversi milioni di euro.
Intanto Padoa-Schioppa ha detto che abbiamo le tariffe dei treni più basse d'europa e bisogna alzarle, inizia a dare di matto pure lui.

Comunque nell'ultimo decreto liberalizzazioni hanno azzerato il sitema di attribuzione dei lavori della TAV e ora saranno (per fortuna) assegnati via gara d'appalto.

F-ChaZ

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