sabato 31 gennaio 2009
Incentivi rottamazione auto nuova 2009. Che schifo! W la bici
Ci risiamo...tagli alla scuola, tagli alla sicurezza, tagli alla ricerca ecc.ecc. ma per le auto sono probabilmente in arrivo centinaia di milioni di euro.
Continuiamo a sprecare i soldi pubblici cercando di mantenere in piedi il più possibile qualcosa di dannoso ed insostenibile invece di usarli per progettare qualcosa sostenibile e non dannoso.
Se questo concetto veniva applicato sin da subito oggi ci troveremmo un Italia decisamente migliore, magari con metropolitane e ferrovie all' avanguardia e senza le città con cappe di smog intasate di inquinanti, rumorose e pericolose automobili, siamo tra le tre nazioni con più macchine per abitante, ben 600 per ogni 1000 abitanti (praticamente una per ogni persona adulta e non eccessivamente anziana), mentre negli altri paesi europei, sono intorno alle 400.
Nonostante sia evidente lo sbaglio che si continua a perpetuare si continua con questa assurda politica di incentivare uno dei settori più deleteri per la nostra società che provoca solo in Italia, migliaia di morti e centinaia di migliaia di feriti all'anno con costi di miliardi di euro all'anno inquinando e distruggendo le preziose risorse del nostro limitato pianeta. Continuiamo a finanziare il nostro predatore naturale, la sanguisuga meccanica che ci svuota le tasche e ci riempie i polmoni di polveri sottili e schifezze cancerogene.
Pensate che danni sociali dell' anno 2005 dei soli incidenti automobilistici...sono 35 MILIARDI DI EURO! Qui tutti i dati.
Inoltre ricordo che per mantenere le 600.000 auto blu dei nostri politici spendiamo tantissimi altri miliardi.
Non comprate auto nuove e possibilmente rottamate la vostra auto se veramente ci tenete al futuro, prima fallisce definitivamente l'auto come mezzo di trasporto privato prima crollerà questo stupido castello di carte e prima potremo costruine uno di più solido, evoluto e pulito....sempre sperando che quando accadrà non sia troppo tardi!
Qui sotto una foto di qualche giorno fa della mia bicicletta scattata da me al Rifugio Sapienza (quota 1900 metri di altezza per oltre 35km di salita da Catania), dimostrazione che anche in inverno si può andare quasi ovunque in bici, per la scalata ho impiegato poco meno di 3 ore e 30 minuti, ma un ciclista molto allenato ci metterebbe meno di 2 ore, mentre per il ritorno essendo in discesa bastano anche una cinquantina di minuti.
Utilizzo la bicicletta come mezzo di trasporto da meno di 3 anni, inizialmente non riuscivo a fare neanche 1 Km di salita ed avevo una vita completamente sedentaria ma già dopo un anno ero in grado di arrivare al rifugio, adesso ho un fisico atletico, mi sento in forma e pieno di energie, meglio di così...
P.S. Per chi non lo sapesse Catania è priva di piste ciclabili, quella in realizzazione che doveva essere pronta a fine 2007 di cui avevo parlato qui è ancora allo stadio di cantiere!
giovedì 29 gennaio 2009
Spot vegetariano censurato
Qui sopra trovate uno spot che è stato censurato dagli organizzatori del Super Bowl che doveva andare in onda il primo febbraio. Lo spot realizzato dalla Peta (People for the Ethical Treatment of Animals) sarebbe stato visto da 40 milioni di spettatori.
Gli organizzatori si sono giustificati affermando che lo spot era troppo sexy ed eccessivamente erotico. Il messaggio che lo spot voleva inviare era sostanzialmente "i vegetariani lo fanno meglio".
A me sembra che in TV si vedano spot molto peggiori di quello per non parlare dei film. In ogni caso in alto trovate lo spot giudicate voi.
Spero tanto che simili spot etici finiscano ogni tanto anche nella nostra televisione dove quasi uno spot su due ci invoglia a comprare inquinanti e pericolose automobili e dove di spot etici che mirano ad un miglioramento della società se ne vedono pochissimi.
Post simili:
Alcuni motivi per diventare vegetariani
mercoledì 28 gennaio 2009
Aumenti, lettura e tariffe della bolletta Enel
Qualcuno vi ha mai insegnato a leggere una bolletta Enel? Probabilmente la risposta di molti sarà no, in televisione non ho mai visto guide simili ne su riviste, di conseguenza per capire come leggerle ho fatto uno studio mirato utilizzando la bolletta e la pagina enel della tariffa D2.
E' da molto che volevo fare un post per parlarne ma la sua complessità mi ha sempre scoraggiato, ne approfitto finalmente per spiegarlo in quanto dal 2009 sono state fatte delle modifiche che l'hanno leggermente semplificata rispetto a prima e per mettervi al corrente di questi cambiamenti.
Ecco quindi come leggere la bolletta del 2009:
Partiamo dal presupposto che i prezzi che riporterò sono esclusi di IVA (10%) e che per la bolletta paghiamo sempre due quote fisse, una di queste è l' abbonamento che dal 2009 è 14,6941€/anno.
Ciò significa che nella bolletta (che esce ogni due mesi) dovremo pagare quella cifra diviso 6 (il numero di bimestri-bollette in un anno) quindi 2,449 €.
La seconda quota fissa è quella della potenza impegnata che costa 5,134000 €/kW anno e dato che normalmente la quota di potenza è di 3kW pagheremo (5,134€ x 3) 15,402 € all' anno che in una bolletta saranno (15,402 € diviso 6) 2,567 € a bimestre.
Quindi sommando le due quote fisse abbiamo un totale di (2,449 € + 2,567 €) 5,016 € a bolletta.
I calcoli sono perfettamente confermati dalla lettura della bolletta di casa eccola (cliccate per ingrandire):
La quota fissa del mese di gennaio risulta 1,22€ (ovvero 2,449€/2) mentre la quota potenza 1,28 € (ovvero 2,567€/2).
Come potete vedere dalla bolletta l'incremento sulla quota fissa è notevolissimo, passiamo da 0,3449 € mensili a 1,22€ ! quasi quadruplicata insomma!
La quota potenza è passata da 1,12€ mensili a 1,28€ un aumento comunque notevole.
Questi incredibili aumenti della quota fissa però sono accompagnati da un leggerissimo decremento delle tariffe per i kWh consumati soprattutto per i bassi consumi.
Prima il costo dell'energia era suddiviso in molte fasce a seconda del consumo annuale ma dal 2009 fortunatamente sono diventate solo 4 che sono le seguenti:
Per la parte di consumo fino a 1800 kWh | €/kWh | 0,10140 |
Per la parte di consumo da 1801 kWh fino a 2640 kWh | €/kWh | 0,14352 |
Per la parte di consumo da 2641 kWh fino a 4440 kWh | €/kWh | 0,20048 |
Per la parte di consumo oltre 4440 kWh | €/kWh | 0,27229 |
A cui dovremo aggiungere questi ulteriori costi (sono delle tasse tra cui quelle che servono a finanziare gli inceneritori invece che solo le rinnovabili come inizialmente doveva essere):
per consumi fino a 1800 kWh | €/kWh | 0,01729 |
per consumi da 1801 a 2640 kWh | €/kWh | 0,02419 |
per consumi oltre 2640 kWh | €/kWh | 0,03109 |
Per la mia famiglia che consuma fino a 1800 kWh all'anno quindi un kWh ci costerà solamente 0,1014 € + 0,01729 = 0,11869 €
Dati anche questa volta confermati dalla bolletta:
Come vedete prima del 2009 ci sono due tariffe perché era presente la divisione tra la fascia da 0 a 900 e quella da 901 a 1800 che è stata unificata a partire dal 2009.
In questo caso la tariffa per kWh è leggermente diminuita rispetto all' ultimo bimestre del 2008 ma questo è dovuto anche grazie al ribasso del prezzo del petrolio.
Guardando i costi per kWh delle varie fasce capite benissimo che rientrare in quella con consumi di 1800 kWh annui è importantissimo per pagare molto poco, noi siamo in 5 in famiglia e riusciamo a stare sotto i 1300 kWh annui quindi vi assicuro che si può fare tranquillamente soprattutto se siete in pochi e state attenti ai consumi ed all' efficienza energetica come facciamo noi. Con questi consumi paghiamo circa 30 euro a bolletta (e se andate leggermente sotto i 30 l'importo verrà addebitato nella prossima bolletta di conseguenza dovrete pagarla ogni 4 mesi, cosa molto comoda se la pagate alla posta!).
In ogni caso è assolutamente da evitare il superamento della seconda fascia ovvero quella fino a 2640 annui perchè a partire da quella fascia l'energia inizia a costare moltissimo (oltre doppio rispetto alla prima fascia!). Questo significa che una famiglia che consuma il triplo della mia famiglia non pagherà il triplo in bolletta ma estremamente di più.
In conclusione sono soddisfatto di questo nuovo meccanismo di tariffazione dell'energia che penalizza maggiormente chi consuma tantissima energia elettrica e premia chi consuma poco, prima del 2009 a partire dai 4440 kWh (ovvero l'ultima fascia) il costo dell'energia era più basso della penultima fascia e questa cosa a mio parere non aveva senso, adesso invece come vedete il prezzo aumenta in maniera abbastanza regolare senza mai scendere. Quindi se avete dei consumi sproporzionati che vi fanno superare di molto 4440 kWh annui sappiate che quest'anno avrete bollette molto più salate degli anni precedenti...uomo avvisato...
Da queste tariffe potete anche capire che per chi consuma molto installare un impianto fotovoltaico è più conveniente rispetto a chi consuma poco perchè a quest'ultimo l'energia costa di meno.
Spero tanto di essere stato abbastanza chiaro, chiedete pure per qualsiasi chiarimento.
E voi in quanti siete e quanto consumate all'anno? Qualcuno riesce a consumare meno della mia famiglia? ovvero meno di (1300/5) 260 kWh a persona annui?
In alto un video di Beppe Grillo che parla di Enel e CIP6.
lunedì 26 gennaio 2009
Disastri ambientali: Seveso 1976
Leggendo un libro di igiene edilizia ed ambientale mi sono ritrovato davanti ad una tabella con i più grandi disastri ambientali mondiali:
1930 Valle della Mosa
1945 Hiroshima e Nagasaki
Anni 50 baia di Minnamata (pesce contaminato da mercurio)
1952 Londra, smog fotochimico
1976 Seveso
1986 Chernobyl
1920-1990 Esposizione in tutto il mondo all' amianto
La mia attenzione è subito andata al 1976 ovvero al disastro ambientale italiano di cui, ammetto la mia ignoranza, non avevo mai sentito parlare.
Mi sono subito documentato su internet e visto che sicuramente molti giovani non conosceranno questo disastro ne parlo per non dimenticare uno dei più grandi disastri ambientali d'Italia:
Il disastro di Seveso fu causato da una fuga del composto chimico TCDD, una tra le più pericolose diossine, che intossicò la popolazione locale, inquinò aria, terreni e cose, e che uccise migliaia di animali. Decine di migliaia di animali furono soppressi in seguito per stroncare sul nascere il rischio di propagazione della contaminazione chimica.
Verso le 12:37 di sabato 10 luglio 1976 nello stabilimento della società ICMESA di Meda, confinante con Seveso, un reattore chimico destinato alla produzione di triclorofenolo, un componente di diversi diserbanti, perse il controllo della temperatura e si scaldò oltre i limiti previsti.
La causa prima fu probabilmente un arresto volontario della lavorazione, senza azionare il raffreddamento della massa.
L'apertura delle valvole di sicurezza evitò l'esplosione del reattore ma l'alta temperatura causò una modifica della reazione con una massiccia formazione di 2,3,7,8-tetraclorodibenzo-p-diossina (TCDD). La TCDD venne rilasciata e trascinata verso sud dal vento in quel momento prevalente. Si è quindi formata una nube tossica che ha colpito i Comuni di Meda, Seveso, Cesano Maderno e Desio. Le prime avvisaglie furono l'odore acre e le infiammazioni agli occhi. Pur non essendoci stati morti, circa 250 persone riscontrarono la cloracne (dermatosi provocata dall'esposizione al cloro e ai suoi derivati, che crea lesioni e cisti sebacee), mentre gli effetti sulla salute generale sono ancora oggi oggetto di studi. È infatti opinione della popolazione locale che sia aumentata la percentuale di tumori nella zona.
Le abitazioni comprese nella zona A, la più colpita, furono demolite e il primo strato di terreno venne rimosso. Gli abitanti della zona A vennero evacuati dopo ben 16 giorni e ospitati in apposite strutture alberghiere. La zona A venne presidiata per impedire a chiunque di entrare. Dopo 10 anni, in questa zona è sorto il "Bosco delle Querce". Invece le zone B e la zona di rispetto furono tenute sotto controllo (divieto di coltivazione e di allevamento). La popolazione venne avvisata dell'evento solo dopo 8 giorni.
Tra gli studi più recenti, si rileva come ancora a 33 anni di distanza dal disastro, gli effetti, misurati su un campione statisticamente ampio di popolazione, 1772 esposti ed altrettanti controlli, siano elevati. Nello studio, in sintesi, la probabilità di avere alterazioni neonatali ormonali conseguenti alla residenza in zona A delle madri è 6.6 volte maggiore che nei controlli. Le alterazioni ormonali vertono sul TSH, la cui alterazione, largamente studiata in epidemiologia ambientale, è causa di deficit fisici ed intellettuali durante lo sviluppo.
In alto trovate alcuni servizi televisivi su questo disastro mentrequi sotto una canzone che Antonello Venditti cantò per il disastro ovvero "Canzone per Seveso":
Era il dieci luglio di una terra senza colpa
bambini nei giardini giocavano nel sole
e l'aria era di casa, di sugo e di fatica
e vecchi nella piazza parlavano d'amore e donne al davanzale lanciavano parole
sepolte ormai nel ventre
di madri perdute, perdute dal cielo proprio sopra di noi che restiamo a guardare
morire le radici, i preti perdonare
proprio sopra di voi
che vivete tranquilli
nella vostra coscienza di uomini giusti
che sfruttate la vita per i vostri sporchi giochetti
allora allora ammazzateci tutti!
Noi siamo qui prigionieri del cielo come giovani indiani risarciteci i cuori
noi siamo qui senza terra né bandiera aspettando qualcosa da fare
e che non porti ancora dei torroni a Natale
telegrammi "ci pensiamo noi" condoglianze! condoglianze!
Da notare in questo disastro la lentezza dei provvedimenti e l'aver avvisato la popolazione della nube tossica solo 8 giorni dopo! Quando si sprigiona una nube tossica solitamente tutte le autorità tendono subito a dire "nessun pericolo", io sinceramente, anche per via di questo precedente, non riuscirei a stare tranquillo. Che ci serva da lezione.
domenica 25 gennaio 2009
SuperFantozzi scene famose
Per questa settimana come video divertenti ho scelto tre spezzoni tratti dal film SuperFantozzi (1986).
La creazione di Pina
Excalibur!
Tozzi-Fan!
La creazione di Pina
Excalibur!
Tozzi-Fan!
venerdì 23 gennaio 2009
Vaffanculo d'oro 2009!
Benvenuti a tutti nella seconda edizione del
Vaffanculo D'Oro!
Il premio consiste nell' assegnare un riconoscimento al peggior politico italiano nell' anno appena trascorso che si chiamerà Vaffanculo d'oro o abbreviato V d'oro.
Possono vincere l' ambito premio tutti coloro che nel 2008 sono stati sindaci di capoluoghi di provincia, presidenti di provincia, regione o parlamentari.
Il primo passo sono le nomination.
Bisogna lasciare un commento in questo post scrivendo chi volete candidare, nominando fino a 3 politici diversi, i primi 10 che verranno nominati 3 volte accederanno alla fase finale.
Possono lasciare le candidature solo gli utenti con un blog (creato da almeno una settimana) e dimostrino nel loro sito che il commento appartiene a loro ad esempio scrivendo in un post "ho candidato ... ... ... al vaffanculo d'oro 2009".
(chi è registrato ed ha un blog correlato all' account con cui lascia il commento non avrà bisogno di questa verifica e potrà anche non fare un post sul suo blog).
A nomination concluse, verranno date le modalità di votazione per i 10 peggior politici che avranno raggiunto la fase finale grazie alle vostre nomination; essi si sfideranno per il V d'oro 2009.
ll vincitore, ovvero il politico peggiore scelto, verrà premiato con un banner apposito che verrà inserito in questo blog il quale linkerà la pagina con i risultati del concorso ed i codici per prelevare il banner per diffonderlo anche in altri blog.
Ricapitolando: scrivete sul vostro blog (in un post apposito o anche in un P.S.) fino a 3 policiti che si sono comportati peggio lo scorso anno e lasciate un commento con cui mi segnalate chi avete nominato.
Qui sotto trovate coloro che avendo già raggiunto le 3 nomination sono entrati nella fase finale del concorso e non serve più nominarli:
NOMINATION CONCLUSE!!!
A BREVE I DETTAGLI PER LA VOTAZIONE FINALE!!!
ECCO I NOMINATI:
A BREVE I DETTAGLI PER LA VOTAZIONE FINALE!!!
ECCO I NOMINATI:
1) Silvio Berlusconi
2) Walter Veltroni
3) Antonio Di Pietro
4) Raffaele Lombardo
5) Maria Stella Gelmini
6) Mara Carfagna
7) Francesco Cossiga
8) Rosa Russo Iervolino
9) Clemente Mastella
10) Angelino Alfano
11) Renato Schifani
giovedì 22 gennaio 2009
I primi provvedimenti di Obama e le auto blu in Italia
Leggete un po i primi provvedimenti che Obama sta per mettere in atto:
L'accesso ai documenti federali sarà ampliato. Saranno "congelati" gli stipendi dei collaboratori che guadagnano più di 100.000 dollari all'anno.
"In questo periodo di difficoltà economiche le famiglie americane sono costrette a tirare la cinghia e lo dovrà fare anche Washington per questa ragione saranno congelati gli stipendi dei miei principali collaboratori alla Casa Bianca".
Da oggi in poi saranno sottoposti ai più rigorosi limiti mai avuti sotto un'amministrazione americana. Obama ha annunciato che i membri della sua amministrazione non potranno accettare regali da nessuna delle lobby americane per evitare conflitti di interesse.
"La trasparenza e il rispetto della legge devono diventare la pietra di paragone della mia amministrazione, tutte le agenzie federali devono sapere che a partire da oggi sarà schierata non dalle parte di chi cerca di tenere segreti i documenti, ma dalla parte di chi cerca di conoscerne il contenuto".
Obama ha aggiunto che la norma riguarderà anche il presidente: per tenere informazioni segrete dovrà avere l'avallo del Ministero della Giustizia.
Spero che queste norme mettano in imbarazzo Berlusconi e tutti i politici italiani che non fanno altro che aumentarsi gli stipendi e le auto blu, abolire le intercettazioni, distruggere la giustizia ecc.ecc.
Il dato più eclatante di tutto questo schifo è l'incredibile numero delle auto blu di cui si servono i nostri politici a nostre spese che stanno pure aumentando esponenzialmente negli ultimi anni, vi ricordo che la classifica dei paesi che le utilizzano è la seguente:
Italia 607.918,
USA 75.000, Francia 64.000, Regno Unito 55.000, Germania 53.000, Turchia 52.000, Spagna 42.000, Giappone 31.000, Grecia 30.000 e Portogallo 23.000.
Se consideriamo un costo di 40.000 euro annui per auto blu esse ci vengono a costare 24 miliardi di euro all' anno!!!
Questo scandalo tutto italiano deve finire al più presto!
P.S. Domani al via il Vaffanculo d'oro 2009!
L'accesso ai documenti federali sarà ampliato. Saranno "congelati" gli stipendi dei collaboratori che guadagnano più di 100.000 dollari all'anno.
"In questo periodo di difficoltà economiche le famiglie americane sono costrette a tirare la cinghia e lo dovrà fare anche Washington per questa ragione saranno congelati gli stipendi dei miei principali collaboratori alla Casa Bianca".
Da oggi in poi saranno sottoposti ai più rigorosi limiti mai avuti sotto un'amministrazione americana. Obama ha annunciato che i membri della sua amministrazione non potranno accettare regali da nessuna delle lobby americane per evitare conflitti di interesse.
"La trasparenza e il rispetto della legge devono diventare la pietra di paragone della mia amministrazione, tutte le agenzie federali devono sapere che a partire da oggi sarà schierata non dalle parte di chi cerca di tenere segreti i documenti, ma dalla parte di chi cerca di conoscerne il contenuto".
Obama ha aggiunto che la norma riguarderà anche il presidente: per tenere informazioni segrete dovrà avere l'avallo del Ministero della Giustizia.
Spero che queste norme mettano in imbarazzo Berlusconi e tutti i politici italiani che non fanno altro che aumentarsi gli stipendi e le auto blu, abolire le intercettazioni, distruggere la giustizia ecc.ecc.
Il dato più eclatante di tutto questo schifo è l'incredibile numero delle auto blu di cui si servono i nostri politici a nostre spese che stanno pure aumentando esponenzialmente negli ultimi anni, vi ricordo che la classifica dei paesi che le utilizzano è la seguente:
Italia 607.918,
USA 75.000, Francia 64.000, Regno Unito 55.000, Germania 53.000, Turchia 52.000, Spagna 42.000, Giappone 31.000, Grecia 30.000 e Portogallo 23.000.
Se consideriamo un costo di 40.000 euro annui per auto blu esse ci vengono a costare 24 miliardi di euro all' anno!!!
Questo scandalo tutto italiano deve finire al più presto!
P.S. Domani al via il Vaffanculo d'oro 2009!
mercoledì 21 gennaio 2009
Discorso di giuramento del presidente Obama
Per chi se lo fosse perso ecco il video di giuramento ed insediamento di Barack Obama per la presidenza degli Stati Uniti d'America con la traduzione simultanea in italiano:
Per chi volesse ascoltare bene il discorso in inglese senza la traduzione di sopra, ecco il video originale:
Qui anche il testo tradotto in Italiano per chi non disponesse di una connessione a banda larga:
Oggi mi trovo di fronte a voi, umile per il compito che ci aspetta, grato per la fiducia che mi avete accordato, cosciente dei sacrifici compiuti dai nostri avi. Ringrazio il presidente Bush per il servizio reso alla nostra nazione, e per la generosità e la cooperazione che ha mostrato durante questa transizione.
Quarantaquattro americani hanno pronunciato il giuramento presidenziale. Queste parole sono risuonate in tempi di alte maree di prosperità e di calme acque di pace. Ma spesso il giuramento è stato pronunciato nel mezzo di nubi tempestose e di uragani violenti. In quei momenti, l'America è andata avanti non solo grazie alla bravura o alla capacità visionaria di coloro che ricoprivano gli incarichi più alti, ma grazie al fatto che Noi, il Popolo, siamo rimasti fedeli agli ideali dei nostri antenati e alle nostre carte fondamentali.
Così è stato finora. Così deve essere per questa generazione di americani.
E' ormai ben chiaro che ci troviamo nel mezzo di una crisi. La nostra nazione è in guerra contro una rete di violenza e di odio che arriva lontano. La nostra economia si è fortemente indebolita, conseguenza della grettezza e dell'irresponsabilità di alcuni, ma anche della nostra collettiva incapacità di compiere scelte difficili e preparare la nostra nazione per una nuova era. C'è chi ha perso la casa. Sono stati cancellati posti di lavoro. Imprese sono sparite. Il nostro servizio sanitario è troppo costoso. Le nostre scuole perdono troppi giovani. E ogni giorno porta nuove prove del fatto che il modo in cui usiamo le risorse energetiche rafforza i nostri avversari e minaccia il nostro pianeta.
Questi sono gli indicatori della crisi, soggetti ad analisi statistiche e dati. Meno misurabile ma non meno profonda invece è la perdita di fiducia che attraversa la nostra terra - un timore fastidioso che il declino americano sia inevitabile e la prossima generazione debba avere aspettative più basse.
Oggi vi dico che le sfide che abbiamo di fronte sono reali. Sono serie e sono numerose. Affrontarle non sarà cosa facile né rapida. Ma America, sappilo: le affronteremo.
Oggi siamo riuniti qui perché abbiamo scelto la speranza rispetto alla paura, l'unità degli intenti rispetto al conflitto e alla discordia.
Oggi siamo qui per proclamare la fine delle recriminazioni meschine e delle false promesse, dei dogmi stanchi, che troppo a lungo hanno strangolato la nostra politica.
Siamo ancora una nazione giovane, ma - come dicono le Scritture - è arrivato il momento di mettere da parte gli infantilismi. E' venuto il momento di riaffermare il nostro spirito tenace, di scegliere la nostra storia migliore, di portare avanti quel dono prezioso, l'idea nobile, passata di generazione in generazione: la promessa divina che tutti siamo uguali, tutti siamo liberi e tutti meritiamo una possibilità di perseguire la felicità in tutta la sua pienezza.
Nel riaffermare la grandezza della nostra nazione, ci rendiamo conto che la grandezza non è mai scontata. Bisogna guadagnarsela. Il nostro viaggio non è mai stato fatto di scorciatoie, non ci siamo mai accontentati. Non è mai stato un sentiero per incerti, per quelli che preferiscono il divertimento al lavoro, o che cercano solo i piaceri dei ricchi e la fama.
Sono stati invece coloro che hanno saputo osare, che hanno agito, coloro che hanno creato cose - alcuni celebrati, ma più spesso uomini e donne rimasti oscuri nel loro lavoro, che hanno portato avanti il lungo, accidentato cammino verso la prosperità e la libertà.
Per noi, hanno messo in valigia quel poco che possedevano e hanno attraversato gli oceani in cerca di una nuova vita.
Per noi, hanno faticato in aziende che li sfruttavano e si sono stabiliti nell'Ovest. Hanno sopportato la frusta e arato la terra dura.
Per noi, hanno combattuto e sono morti, in posti come Concord e Gettysburg; in Normandia e a Khe Sahn.
Questi uomini e donne hanno lottato e si sono sacrificati e hanno lavorato finché le loro mani sono diventate ruvide per permettere a noi di vivere una vita migliore. Hanno visto nell'America qualcosa di più grande che una somma delle nostre ambizioni individuali; più grande di tutte le differenze di nascita, censo o fazione.
Questo è il viaggio che continuiamo oggi. Rimaniamo la nazione più prospera, più potente della Terra. I nostri lavoratori non sono meno produttivi rispetto a quando è cominciata la crisi. Le nostre menti non sono meno inventive, i nostri beni e servizi non meno necessari di quanto lo fossero la settimana scorsa, o il mese scorso o l'anno scorso. Le nostre capacità rimangono inalterate. Ma è di certo passato il tempo dell'immobilismo, della protezione di interessi ristretti e del rinvio di decisioni spiacevoli. A partire da oggi, dobbiamo rialzarci, toglierci di dosso la polvere, e ricominciare il lavoro della ricostruzione dell'America.
Perché ovunque volgiamo lo sguardo, c'è lavoro da fare. Lo stato dell'economia richiede un'azione, forte e rapida, e noi agiremo - non solo per creare nuovi posti di lavoro, ma per gettare le nuova fondamenta della crescita.
Costruiremo le strade e i ponti, le reti elettriche e le linee digitali che alimentano i nostri commerci e ci legano gli uni agli altri. Restituiremo alla scienza il suo giusto posto e maneggeremo le meraviglie della tecnologia in modo da risollevare la qualità dell'assistenza sanitaria e abbassarne i costi.
Imbriglieremo il sole e i venti e il suolo per alimentare le nostre auto e mandare avanti le nostre fabbriche.
E trasformeremo le nostre scuole, i college e le università per venire incontro alle esigenze dei tempi nuovi. Possiamo farcela. E lo faremo.
Ora, ci sono alcuni che contestano le dimensioni delle nostre ambizioni - pensando che il nostro sistema non può tollerare troppi grandi progetti. Costoro hanno corta memoria. Perché dimenticano quel che questo paese ha già fatto. Quel che uomini e donne possono ottenere quando l'immaginazione si unisce alla volontà comune, e la necessità al coraggio.
Quel che i cinici non riescono a capire è che il terreno gli è scivolato sotto i piedi. Gli argomenti politici stantii che ci hanno consumato tanto a lungo non sono più applicabili. La domanda che formuliamo oggi non è se il nostro governo sia troppo grande o troppo piccolo, ma se funzioni o meno - se aiuti le famiglie a trovare un lavoro decentemente pagato, cure accessibili, una pensione degna. Laddove la risposta sia positiva, noi intendiamo andare avanti. Dove sia negativa, metteremo fine a quelle politiche. E coloro che gestiscono i soldi della collettività saranno chiamati a risponderne, affinché spendano in modo saggio, riformino le cattive abitudini, e facciano i loro affari alla luce del sole - perché solo allora potremo restaurare la vitale fiducia tra il popolo e il suo governo.
La questione di fronte a noi non è se il mercato sia una forza del bene o del male. Il suo potere di generare benessere ed espandere la libertà è rimasto intatto. Ma la crisi ci ricorda che senza un occhio rigoroso, il mercato può andare fuori controllo e la nazione non può prosperare a lungo quando il mercato favorisce solo i già ricchi. Il successo della nostra economia è sempre dipeso non solo dalle dimensioni del nostro Pil, ma dall'ampiezza della nostra prosperità, dalla nostra capacità di estendere le opportunità per tutti coloro che abbiano volontà - non per fare beneficenza ma perché è la strada più sicura per il nostro bene comune.
Quanto alla nostra difesa comune, noi respingiamo come falsa la scelta tra sicurezza e ideali. I nostri Padri Fondatori, messi di fronte a pericoli che noi a mala pena riusciamo a immaginare, hanno stilato una carta che garantisca l'autorità della legge e i diritti dell'individuo, una carta che si è espansa con il sangue delle generazioni. Quegli ideali illuminano ancora il mondo, e noi non vi rinunceremo in nome di qualche espediente. E così, per tutti i popoli e i governi che ci guardano oggi, dalle più grandi capitali al piccolo villaggio dove è nato mio padre: sappiate che l'America è amica di ogni nazione e di ogni uomo, donna e bambino che sia alla ricerca di un futuro di pace e dignità, e che noi siamo pronti ad aprire la strada ancora una volta.
Ricordiamoci che le precedenti generazioni hanno sgominato il fascismo e il comunismo non solo con i missili e i carriarmati, ma con alleanze solide e convinzioni tenaci. Hanno capito che il nostro potere da solo non può proteggerci, né ci autorizza a fare come più ci aggrada. Al contrario, sapevano che il nostro potere cresce quanto più lo si usa con prudenza. La nostra sicurezza emana dalla giustezza della nostra causa, dalla forza del nostro esempio, dalle qualità dell'umiltà e del ritegno.
Noi siamo i custodi di questa eredità. Guidati ancora una volta dai principi, possiamo affrontare le nuove minacce che richiederanno sforzi ancora maggiori - una cooperazione e comprensione ancora maggiori tra le nazioni. Cominceremo a lasciare responsabilmente l'Iraq alla sua gente, e a forgiare una pace duramente guadagnata in Afghanistan. Con i vecchi amici e i vecchi nemici, lavoreremo senza sosta per diminuire la minaccia nucleare, e respingere lo spettro di un pianeta che si surriscalda. Non chiederemo scusa per il nostro stile di vita, né ci batteremo in sua difesa. E a coloro che cercano di raggiungere i propri obiettivi creando terrore e massacrando gli innocenti, noi diciamo adesso che il nostro spirito è più forte e non può essere infranto. Voi non ci sopravviverete, e noi vi sconfiggeremo.
Perché noi sappiamo che il nostro retaggio "a patchwork" è una forza e non una debolezza. Noi siamo una nazione di cristiani e musulmani, ebrei e induisti e non credenti. Noi siamo formati da ciascun linguaggio e cultura disegnata in ogni angolo di questa Terra; e poiché abbiamo assaggiato l'amaro sapore della Guerra civile e della segregazione razziale e siamo emersi da quell'oscuro capitolo più forti e più uniti, noi non possiamo far altro che credere che i vecchi odi prima o poi passeranno, che le linee tribali saranno presto dissolte, che se il mondo si è rimpicciolito, la nostra comune umanità dovrà riscoprire se stessa; e che l'America deve giocare il suo ruolo nel far entrare il mondo in una nuova era di pace.
Per il mondo musulmano noi indichiamo una nuova strada, basata sul reciproco interesse e sul mutuo rispetto. A quei leader in giro per il mondo che cercano di fomentare conflitti o scaricano sull'Occidente i mali delle loro società - sappiate che i vostri popoli vi giudicheranno su quello che sapete costruire, non su quello che distruggete. A quelli che arrivano al potere attraverso la corruzione e la disonestà e mettendo a tacere il dissenso, sappiate che siete dalla parte sbagliata della Storia; ma che vi tenderemo la mano se sarete pronti ad aprire il vostro pugno.
Alla gente delle nazioni povere, noi promettiamo di lavorare insieme per far fiorire le vostre campagne e per pulire i vostri corsi d'acqua; per nutrire i corpi e le menti affamate. E a quelle nazioni, come la nostra. che godono di una relativa ricchezza, noi diciamo che non si può più sopportare l'indifferenza verso chi soffre fuori dai nostri confini; né noi possiamo continuare a consumare le risorse del mondo senza considerare gli effetti. Perché il mondo è cambiato e noi dobbiamo cambiare con esso.
Se consideriamo la strada che si apre davanti a noi, noi dobbiamo ricordare con umile gratitudine quegli americani coraggiosi che, proprio in queste ore, controllano lontani deserti e montagne. Essi hanno qualcosa da dirci oggi, proprio come gli eroi caduti che giacciono ad Arlington mormorano attraverso il tempo. Noi li onoriamo non solo perché sono i guardiani della nostra libertà, ma perché essi incarnano lo spirito di servizio: una volontà di trovare significato in qualcosa più grande di loro. In questo momento - un momento che definirà una generazione - è precisamente questo lo spirito che deve abitare in tutti noi.
Per tanto che un governo possa e debba fare, alla fine è sulla fede e la determinazione del popolo americano che questa nazione si fonda. E' la gentilezza nell'accogliere uno straniero quando gli argini si rompono, la generosità dei lavoratori che preferiscono tagliare il proprio orario di lavoro piuttosto che vedere un amico perdere il posto, che ci hanno guidato nei nostri momenti più oscuri. E' il coraggio dei vigili del fuoco nel precipitarsi in una scala invasa dal fumo, ma anche la volontà di un genitore di nutrire il proprio figlio, che alla fine decidono del nostro destino.
Forse le nostre sfide sono nuove. Gli strumenti con cui le affrontiamo forse sono nuovi. Ma i valori da cui dipende il nostro successo - lavoro duro e onestà, coraggio e fair play, tolleranza e curiosità, lealtà e patriottismo - tutto questo è vecchio. Sono cose vere. Sono state la forza tranquilla del progresso nel corso di tutta la nostra storia. Quel che è necessario ora è un ritorno a queste verità. Quel che ci viene chiesto è una nuova era di responsabilità - il riconoscimento, da parte di ogni americano, che abbiamo un dovere verso noi stessi, la nostra nazione, il mondo, doveri che non dobbiamo accettare mugugnando ma abbracciare con gioia, fermi nella consapevolezza che non c'è nulla di più soddisfacente per lo spirito, così importante per la definizione del carattere, che darsi completamente per una causa difficile.
Questo è il prezzo e la promessa della cittadinanza.
Questa è la fonte della nostra fiducia - la consapevolezza che Dio ci ha chiamato a forgiare un destino incerto.
Questo è il significato della nostra libertà e del nostro credo - perché uomini, donne e bambini di ogni razza e di ogni fede possono unirsi nella festa in questo Mall magnifico, e perché un uomo il cui padre meno di sessanta anni fa non avrebbe neanche potuto essere servito in un ristorante ora può trovarsi di fronte a voi per pronunciare il giuramento più sacro di tutti.
Perciò diamo a questa giornata il segno della memoria, di chi siamo e di quanta strada abbiamo fatto. Nell'anno in cui l'America è nata, nel più freddo dei mesi, una piccola banda di patrioti rannicchiati intorno a falò morenti sulle rive di un fiume ghiacciato. La capitale era stata abbandonata. Il nemico avanzava. La neve era macchiata di sangue. Nel momento in cui l'esito della nostra rivoluzione era in dubbio come non mai, il padre della nostra nazione ordinò che si leggessero queste parole al popolo:
"Che si dica al futuro del mondo... che nel profondo dell'inverno, quando possono sopravvivere solo la speranza e la virtù... Che la città e la campagna, allarmate da un pericolo comune, si sono unite per affrontarlo".
America. Di fronte ai nostri pericoli comuni, in questo inverno dei nostri stenti, ricordiamo queste parole senza tempo. Con speranza e virtù, affrontiamo con coraggio le correnti ghiacciate, e sopportiamo quel che le tempeste ci porteranno. Facciamo sì che i figli dei nostri figli dicano che quando siamo stati messi alla prova non abbiamo permesso che questo viaggio finisse, che non abbiamo voltato le spalle e non siamo caduti. E con gli occhi fissi sull'orizzonte e la grazia di Dio su di noi, abbiamo portato avanti il grande dono della libertà e l'abbiamo consegnato intatto alle generazioni future.
Se volete vedere il video integrale di tutta la cerimonia di inaurazione del nuovo presidente andate qui.
Ecco il nuovo sito dove potremo seguire l'operato di Obama...
http://www.whitehouse.gov
:)
P.S. A breve farò partire il concorso per il Vaffanculo D'oro 2009.
Restate in ascolto ed iniziate a pensare i peggiori politici che abbiamo avuto nell'anno appena trascorso. Qui i vincitori dell' edizione del 2008.
Per chi volesse ascoltare bene il discorso in inglese senza la traduzione di sopra, ecco il video originale:
Qui anche il testo tradotto in Italiano per chi non disponesse di una connessione a banda larga:
Oggi mi trovo di fronte a voi, umile per il compito che ci aspetta, grato per la fiducia che mi avete accordato, cosciente dei sacrifici compiuti dai nostri avi. Ringrazio il presidente Bush per il servizio reso alla nostra nazione, e per la generosità e la cooperazione che ha mostrato durante questa transizione.
Quarantaquattro americani hanno pronunciato il giuramento presidenziale. Queste parole sono risuonate in tempi di alte maree di prosperità e di calme acque di pace. Ma spesso il giuramento è stato pronunciato nel mezzo di nubi tempestose e di uragani violenti. In quei momenti, l'America è andata avanti non solo grazie alla bravura o alla capacità visionaria di coloro che ricoprivano gli incarichi più alti, ma grazie al fatto che Noi, il Popolo, siamo rimasti fedeli agli ideali dei nostri antenati e alle nostre carte fondamentali.
Così è stato finora. Così deve essere per questa generazione di americani.
E' ormai ben chiaro che ci troviamo nel mezzo di una crisi. La nostra nazione è in guerra contro una rete di violenza e di odio che arriva lontano. La nostra economia si è fortemente indebolita, conseguenza della grettezza e dell'irresponsabilità di alcuni, ma anche della nostra collettiva incapacità di compiere scelte difficili e preparare la nostra nazione per una nuova era. C'è chi ha perso la casa. Sono stati cancellati posti di lavoro. Imprese sono sparite. Il nostro servizio sanitario è troppo costoso. Le nostre scuole perdono troppi giovani. E ogni giorno porta nuove prove del fatto che il modo in cui usiamo le risorse energetiche rafforza i nostri avversari e minaccia il nostro pianeta.
Questi sono gli indicatori della crisi, soggetti ad analisi statistiche e dati. Meno misurabile ma non meno profonda invece è la perdita di fiducia che attraversa la nostra terra - un timore fastidioso che il declino americano sia inevitabile e la prossima generazione debba avere aspettative più basse.
Oggi vi dico che le sfide che abbiamo di fronte sono reali. Sono serie e sono numerose. Affrontarle non sarà cosa facile né rapida. Ma America, sappilo: le affronteremo.
Oggi siamo riuniti qui perché abbiamo scelto la speranza rispetto alla paura, l'unità degli intenti rispetto al conflitto e alla discordia.
Oggi siamo qui per proclamare la fine delle recriminazioni meschine e delle false promesse, dei dogmi stanchi, che troppo a lungo hanno strangolato la nostra politica.
Siamo ancora una nazione giovane, ma - come dicono le Scritture - è arrivato il momento di mettere da parte gli infantilismi. E' venuto il momento di riaffermare il nostro spirito tenace, di scegliere la nostra storia migliore, di portare avanti quel dono prezioso, l'idea nobile, passata di generazione in generazione: la promessa divina che tutti siamo uguali, tutti siamo liberi e tutti meritiamo una possibilità di perseguire la felicità in tutta la sua pienezza.
Nel riaffermare la grandezza della nostra nazione, ci rendiamo conto che la grandezza non è mai scontata. Bisogna guadagnarsela. Il nostro viaggio non è mai stato fatto di scorciatoie, non ci siamo mai accontentati. Non è mai stato un sentiero per incerti, per quelli che preferiscono il divertimento al lavoro, o che cercano solo i piaceri dei ricchi e la fama.
Sono stati invece coloro che hanno saputo osare, che hanno agito, coloro che hanno creato cose - alcuni celebrati, ma più spesso uomini e donne rimasti oscuri nel loro lavoro, che hanno portato avanti il lungo, accidentato cammino verso la prosperità e la libertà.
Per noi, hanno messo in valigia quel poco che possedevano e hanno attraversato gli oceani in cerca di una nuova vita.
Per noi, hanno faticato in aziende che li sfruttavano e si sono stabiliti nell'Ovest. Hanno sopportato la frusta e arato la terra dura.
Per noi, hanno combattuto e sono morti, in posti come Concord e Gettysburg; in Normandia e a Khe Sahn.
Questi uomini e donne hanno lottato e si sono sacrificati e hanno lavorato finché le loro mani sono diventate ruvide per permettere a noi di vivere una vita migliore. Hanno visto nell'America qualcosa di più grande che una somma delle nostre ambizioni individuali; più grande di tutte le differenze di nascita, censo o fazione.
Questo è il viaggio che continuiamo oggi. Rimaniamo la nazione più prospera, più potente della Terra. I nostri lavoratori non sono meno produttivi rispetto a quando è cominciata la crisi. Le nostre menti non sono meno inventive, i nostri beni e servizi non meno necessari di quanto lo fossero la settimana scorsa, o il mese scorso o l'anno scorso. Le nostre capacità rimangono inalterate. Ma è di certo passato il tempo dell'immobilismo, della protezione di interessi ristretti e del rinvio di decisioni spiacevoli. A partire da oggi, dobbiamo rialzarci, toglierci di dosso la polvere, e ricominciare il lavoro della ricostruzione dell'America.
Perché ovunque volgiamo lo sguardo, c'è lavoro da fare. Lo stato dell'economia richiede un'azione, forte e rapida, e noi agiremo - non solo per creare nuovi posti di lavoro, ma per gettare le nuova fondamenta della crescita.
Costruiremo le strade e i ponti, le reti elettriche e le linee digitali che alimentano i nostri commerci e ci legano gli uni agli altri. Restituiremo alla scienza il suo giusto posto e maneggeremo le meraviglie della tecnologia in modo da risollevare la qualità dell'assistenza sanitaria e abbassarne i costi.
Imbriglieremo il sole e i venti e il suolo per alimentare le nostre auto e mandare avanti le nostre fabbriche.
E trasformeremo le nostre scuole, i college e le università per venire incontro alle esigenze dei tempi nuovi. Possiamo farcela. E lo faremo.
Ora, ci sono alcuni che contestano le dimensioni delle nostre ambizioni - pensando che il nostro sistema non può tollerare troppi grandi progetti. Costoro hanno corta memoria. Perché dimenticano quel che questo paese ha già fatto. Quel che uomini e donne possono ottenere quando l'immaginazione si unisce alla volontà comune, e la necessità al coraggio.
Quel che i cinici non riescono a capire è che il terreno gli è scivolato sotto i piedi. Gli argomenti politici stantii che ci hanno consumato tanto a lungo non sono più applicabili. La domanda che formuliamo oggi non è se il nostro governo sia troppo grande o troppo piccolo, ma se funzioni o meno - se aiuti le famiglie a trovare un lavoro decentemente pagato, cure accessibili, una pensione degna. Laddove la risposta sia positiva, noi intendiamo andare avanti. Dove sia negativa, metteremo fine a quelle politiche. E coloro che gestiscono i soldi della collettività saranno chiamati a risponderne, affinché spendano in modo saggio, riformino le cattive abitudini, e facciano i loro affari alla luce del sole - perché solo allora potremo restaurare la vitale fiducia tra il popolo e il suo governo.
La questione di fronte a noi non è se il mercato sia una forza del bene o del male. Il suo potere di generare benessere ed espandere la libertà è rimasto intatto. Ma la crisi ci ricorda che senza un occhio rigoroso, il mercato può andare fuori controllo e la nazione non può prosperare a lungo quando il mercato favorisce solo i già ricchi. Il successo della nostra economia è sempre dipeso non solo dalle dimensioni del nostro Pil, ma dall'ampiezza della nostra prosperità, dalla nostra capacità di estendere le opportunità per tutti coloro che abbiano volontà - non per fare beneficenza ma perché è la strada più sicura per il nostro bene comune.
Quanto alla nostra difesa comune, noi respingiamo come falsa la scelta tra sicurezza e ideali. I nostri Padri Fondatori, messi di fronte a pericoli che noi a mala pena riusciamo a immaginare, hanno stilato una carta che garantisca l'autorità della legge e i diritti dell'individuo, una carta che si è espansa con il sangue delle generazioni. Quegli ideali illuminano ancora il mondo, e noi non vi rinunceremo in nome di qualche espediente. E così, per tutti i popoli e i governi che ci guardano oggi, dalle più grandi capitali al piccolo villaggio dove è nato mio padre: sappiate che l'America è amica di ogni nazione e di ogni uomo, donna e bambino che sia alla ricerca di un futuro di pace e dignità, e che noi siamo pronti ad aprire la strada ancora una volta.
Ricordiamoci che le precedenti generazioni hanno sgominato il fascismo e il comunismo non solo con i missili e i carriarmati, ma con alleanze solide e convinzioni tenaci. Hanno capito che il nostro potere da solo non può proteggerci, né ci autorizza a fare come più ci aggrada. Al contrario, sapevano che il nostro potere cresce quanto più lo si usa con prudenza. La nostra sicurezza emana dalla giustezza della nostra causa, dalla forza del nostro esempio, dalle qualità dell'umiltà e del ritegno.
Noi siamo i custodi di questa eredità. Guidati ancora una volta dai principi, possiamo affrontare le nuove minacce che richiederanno sforzi ancora maggiori - una cooperazione e comprensione ancora maggiori tra le nazioni. Cominceremo a lasciare responsabilmente l'Iraq alla sua gente, e a forgiare una pace duramente guadagnata in Afghanistan. Con i vecchi amici e i vecchi nemici, lavoreremo senza sosta per diminuire la minaccia nucleare, e respingere lo spettro di un pianeta che si surriscalda. Non chiederemo scusa per il nostro stile di vita, né ci batteremo in sua difesa. E a coloro che cercano di raggiungere i propri obiettivi creando terrore e massacrando gli innocenti, noi diciamo adesso che il nostro spirito è più forte e non può essere infranto. Voi non ci sopravviverete, e noi vi sconfiggeremo.
Perché noi sappiamo che il nostro retaggio "a patchwork" è una forza e non una debolezza. Noi siamo una nazione di cristiani e musulmani, ebrei e induisti e non credenti. Noi siamo formati da ciascun linguaggio e cultura disegnata in ogni angolo di questa Terra; e poiché abbiamo assaggiato l'amaro sapore della Guerra civile e della segregazione razziale e siamo emersi da quell'oscuro capitolo più forti e più uniti, noi non possiamo far altro che credere che i vecchi odi prima o poi passeranno, che le linee tribali saranno presto dissolte, che se il mondo si è rimpicciolito, la nostra comune umanità dovrà riscoprire se stessa; e che l'America deve giocare il suo ruolo nel far entrare il mondo in una nuova era di pace.
Per il mondo musulmano noi indichiamo una nuova strada, basata sul reciproco interesse e sul mutuo rispetto. A quei leader in giro per il mondo che cercano di fomentare conflitti o scaricano sull'Occidente i mali delle loro società - sappiate che i vostri popoli vi giudicheranno su quello che sapete costruire, non su quello che distruggete. A quelli che arrivano al potere attraverso la corruzione e la disonestà e mettendo a tacere il dissenso, sappiate che siete dalla parte sbagliata della Storia; ma che vi tenderemo la mano se sarete pronti ad aprire il vostro pugno.
Alla gente delle nazioni povere, noi promettiamo di lavorare insieme per far fiorire le vostre campagne e per pulire i vostri corsi d'acqua; per nutrire i corpi e le menti affamate. E a quelle nazioni, come la nostra. che godono di una relativa ricchezza, noi diciamo che non si può più sopportare l'indifferenza verso chi soffre fuori dai nostri confini; né noi possiamo continuare a consumare le risorse del mondo senza considerare gli effetti. Perché il mondo è cambiato e noi dobbiamo cambiare con esso.
Se consideriamo la strada che si apre davanti a noi, noi dobbiamo ricordare con umile gratitudine quegli americani coraggiosi che, proprio in queste ore, controllano lontani deserti e montagne. Essi hanno qualcosa da dirci oggi, proprio come gli eroi caduti che giacciono ad Arlington mormorano attraverso il tempo. Noi li onoriamo non solo perché sono i guardiani della nostra libertà, ma perché essi incarnano lo spirito di servizio: una volontà di trovare significato in qualcosa più grande di loro. In questo momento - un momento che definirà una generazione - è precisamente questo lo spirito che deve abitare in tutti noi.
Per tanto che un governo possa e debba fare, alla fine è sulla fede e la determinazione del popolo americano che questa nazione si fonda. E' la gentilezza nell'accogliere uno straniero quando gli argini si rompono, la generosità dei lavoratori che preferiscono tagliare il proprio orario di lavoro piuttosto che vedere un amico perdere il posto, che ci hanno guidato nei nostri momenti più oscuri. E' il coraggio dei vigili del fuoco nel precipitarsi in una scala invasa dal fumo, ma anche la volontà di un genitore di nutrire il proprio figlio, che alla fine decidono del nostro destino.
Forse le nostre sfide sono nuove. Gli strumenti con cui le affrontiamo forse sono nuovi. Ma i valori da cui dipende il nostro successo - lavoro duro e onestà, coraggio e fair play, tolleranza e curiosità, lealtà e patriottismo - tutto questo è vecchio. Sono cose vere. Sono state la forza tranquilla del progresso nel corso di tutta la nostra storia. Quel che è necessario ora è un ritorno a queste verità. Quel che ci viene chiesto è una nuova era di responsabilità - il riconoscimento, da parte di ogni americano, che abbiamo un dovere verso noi stessi, la nostra nazione, il mondo, doveri che non dobbiamo accettare mugugnando ma abbracciare con gioia, fermi nella consapevolezza che non c'è nulla di più soddisfacente per lo spirito, così importante per la definizione del carattere, che darsi completamente per una causa difficile.
Questo è il prezzo e la promessa della cittadinanza.
Questa è la fonte della nostra fiducia - la consapevolezza che Dio ci ha chiamato a forgiare un destino incerto.
Questo è il significato della nostra libertà e del nostro credo - perché uomini, donne e bambini di ogni razza e di ogni fede possono unirsi nella festa in questo Mall magnifico, e perché un uomo il cui padre meno di sessanta anni fa non avrebbe neanche potuto essere servito in un ristorante ora può trovarsi di fronte a voi per pronunciare il giuramento più sacro di tutti.
Perciò diamo a questa giornata il segno della memoria, di chi siamo e di quanta strada abbiamo fatto. Nell'anno in cui l'America è nata, nel più freddo dei mesi, una piccola banda di patrioti rannicchiati intorno a falò morenti sulle rive di un fiume ghiacciato. La capitale era stata abbandonata. Il nemico avanzava. La neve era macchiata di sangue. Nel momento in cui l'esito della nostra rivoluzione era in dubbio come non mai, il padre della nostra nazione ordinò che si leggessero queste parole al popolo:
"Che si dica al futuro del mondo... che nel profondo dell'inverno, quando possono sopravvivere solo la speranza e la virtù... Che la città e la campagna, allarmate da un pericolo comune, si sono unite per affrontarlo".
America. Di fronte ai nostri pericoli comuni, in questo inverno dei nostri stenti, ricordiamo queste parole senza tempo. Con speranza e virtù, affrontiamo con coraggio le correnti ghiacciate, e sopportiamo quel che le tempeste ci porteranno. Facciamo sì che i figli dei nostri figli dicano che quando siamo stati messi alla prova non abbiamo permesso che questo viaggio finisse, che non abbiamo voltato le spalle e non siamo caduti. E con gli occhi fissi sull'orizzonte e la grazia di Dio su di noi, abbiamo portato avanti il grande dono della libertà e l'abbiamo consegnato intatto alle generazioni future.
Se volete vedere il video integrale di tutta la cerimonia di inaurazione del nuovo presidente andate qui.
Ecco il nuovo sito dove potremo seguire l'operato di Obama...
http://www.whitehouse.gov
:)
P.S. A breve farò partire il concorso per il Vaffanculo D'oro 2009.
Restate in ascolto ed iniziate a pensare i peggiori politici che abbiamo avuto nell'anno appena trascorso. Qui i vincitori dell' edizione del 2008.
martedì 20 gennaio 2009
Barack Obama Presidente diretta video
Oggi finalmente dopo una campagna elettorale durata due anni, Barack Obama verrà incoronato Presidente degli Stati Uniti d'America.
Non so se con lui le cose cambieranno molto, ma la speranza ci sta, questa è una prova seria per vedere se con l'attuale sistema politico americano le cose grazie ad un uomo possano cambiare o meno. Una prova per vedere se ancora questo sistema più essere efficace; vedremo se basterà un uomo ad evitare guerre per il petrolio ed altre assurdità, vedremo se servirà rivoluzionare tutto o se basterà un uomo speciale al potere. Obama io spero in te non essere l'ennesima delusione.
Nell'attesa di vederlo in azione, qui il programma della giornata che celebrerà il cambio di presidenza:
Alle 8.00 ora locale (le 14 in Italia) a Washington apriranno i cancelli della Federal Hall per l'insediamento del 44esimo presidente, dove a mezzogiorno in punto, come da tradizione, si chiuderà il capitolo di Bush e si aprirà l'era di Obama. Il presidente eletto giurerà pronunciando le 35 parole previste dall'articolo 2 della Costituzione americana alle quali aggiungerà "so help me God" (che Dio mi aiuti, ndr.) appoggiando la mano sulla Bibbia che fu del beneamato Abraham Lincoln, il presidente che costituisce un modello e fonte d'ispirazione principale per il nuovo inquilino della Casa Bianca: sarà Michelle Obama a sorreggerla.
Il primo appuntamento è alle 8.45 (ora locale, le 14.45 italiane), quando Barack Obama assisterà ad una funzione privata presso la Chiesa Episcopale di San Giovanni, che si trova proprio di fronte alla Casa Bianca, in Pennsylvania Avenue, ed è conosciuta proprio come ''la chiesa dei Presidenti''.
Alle 10.00 (le 16 in Italia) iniziano i festeggiamenti, con esibizioni della banda della Marina Usa e del Coro dei San Francisco Boys and Girls. Alla stessa ora Obama incontrerà alla Casa Bianca il presidente Bush ed insieme si recheranno al Campidoglio per le cerimonie inaugurali, che avranno inizio alle 11.30 (17,30).
L'introduzione è affidata alla senatrice democratica della California Dianne Feinstein. Seguiranno la preghiera del reverendo Warren e l'esibizione di Aretha Franklin. Poi il giuramento del vicepresidente Joe Biden, le performance dei musicisti Itzhak Perlman, Yo-Yo Ma, Gabriela Montero e Anthony McGill.
Alle 12 (le 18), il giuramento di Obama, subito dopo il discorso inaugurale del presidente. Poi, ci sarà la lettura da parte della poetessa afro-americana Elizabeth Alexander di un'ode, la benedizione del reverendo Lowery e l'esecuzione dell'inno nazionale da parte della banda della marina.
Alle 12.45 la scena che tanti attendono da mesi: Obama accompagnerà Bush alla cerimonia e poi, insieme alla famiglia e a quella di Biden, parteciperà ad un pranzo ospitato dal Congresso presso la Capitol Statuary Hall.
Alle 14 (le 20 in Italia) partirà la parata inaugurale, con il passaggio lungo Pennsylvania Avenue e l'ingresso alla Casa Bianca.
Tutta dedicata ai festeggiamenti la serata, cui Barack e Michelle daranno il via con il primo ballo, quello principale: il Neighbourhood Inaugural Ball, che inizia alle 7 di sera (l'1 del mattino) al Washington Convention Center. Aperto al pubblico, è un po' il simbolo dell'impronta "democratica" della nuova presidenza. In serata il presidente pronuncerà un nuovo discorso.
Cliccando qui potrete assistere e commentare con altre persone tutto l'evento che inizierà alle ore 14 italiane.
Fonte: Repubblica.it
Non so se con lui le cose cambieranno molto, ma la speranza ci sta, questa è una prova seria per vedere se con l'attuale sistema politico americano le cose grazie ad un uomo possano cambiare o meno. Una prova per vedere se ancora questo sistema più essere efficace; vedremo se basterà un uomo ad evitare guerre per il petrolio ed altre assurdità, vedremo se servirà rivoluzionare tutto o se basterà un uomo speciale al potere. Obama io spero in te non essere l'ennesima delusione.
Nell'attesa di vederlo in azione, qui il programma della giornata che celebrerà il cambio di presidenza:
Alle 8.00 ora locale (le 14 in Italia) a Washington apriranno i cancelli della Federal Hall per l'insediamento del 44esimo presidente, dove a mezzogiorno in punto, come da tradizione, si chiuderà il capitolo di Bush e si aprirà l'era di Obama. Il presidente eletto giurerà pronunciando le 35 parole previste dall'articolo 2 della Costituzione americana alle quali aggiungerà "so help me God" (che Dio mi aiuti, ndr.) appoggiando la mano sulla Bibbia che fu del beneamato Abraham Lincoln, il presidente che costituisce un modello e fonte d'ispirazione principale per il nuovo inquilino della Casa Bianca: sarà Michelle Obama a sorreggerla.
Il primo appuntamento è alle 8.45 (ora locale, le 14.45 italiane), quando Barack Obama assisterà ad una funzione privata presso la Chiesa Episcopale di San Giovanni, che si trova proprio di fronte alla Casa Bianca, in Pennsylvania Avenue, ed è conosciuta proprio come ''la chiesa dei Presidenti''.
Alle 10.00 (le 16 in Italia) iniziano i festeggiamenti, con esibizioni della banda della Marina Usa e del Coro dei San Francisco Boys and Girls. Alla stessa ora Obama incontrerà alla Casa Bianca il presidente Bush ed insieme si recheranno al Campidoglio per le cerimonie inaugurali, che avranno inizio alle 11.30 (17,30).
L'introduzione è affidata alla senatrice democratica della California Dianne Feinstein. Seguiranno la preghiera del reverendo Warren e l'esibizione di Aretha Franklin. Poi il giuramento del vicepresidente Joe Biden, le performance dei musicisti Itzhak Perlman, Yo-Yo Ma, Gabriela Montero e Anthony McGill.
Alle 12 (le 18), il giuramento di Obama, subito dopo il discorso inaugurale del presidente. Poi, ci sarà la lettura da parte della poetessa afro-americana Elizabeth Alexander di un'ode, la benedizione del reverendo Lowery e l'esecuzione dell'inno nazionale da parte della banda della marina.
Alle 12.45 la scena che tanti attendono da mesi: Obama accompagnerà Bush alla cerimonia e poi, insieme alla famiglia e a quella di Biden, parteciperà ad un pranzo ospitato dal Congresso presso la Capitol Statuary Hall.
Alle 14 (le 20 in Italia) partirà la parata inaugurale, con il passaggio lungo Pennsylvania Avenue e l'ingresso alla Casa Bianca.
Tutta dedicata ai festeggiamenti la serata, cui Barack e Michelle daranno il via con il primo ballo, quello principale: il Neighbourhood Inaugural Ball, che inizia alle 7 di sera (l'1 del mattino) al Washington Convention Center. Aperto al pubblico, è un po' il simbolo dell'impronta "democratica" della nuova presidenza. In serata il presidente pronuncerà un nuovo discorso.
Cliccando qui potrete assistere e commentare con altre persone tutto l'evento che inizierà alle ore 14 italiane.
Fonte: Repubblica.it
domenica 18 gennaio 2009
Viaggio nel tempo. Ciao Darwin
Benvenuti alla rubrica divertente domenicale.
Questo fine settimana il video da me scelto è un "viaggio nel tempo" effettuato nella trasmissione Ciao Darwin tratto dalla sfida Belli VS Brutti.
In alto la prima parte, qui sotto la seconda.
Post simili:
Video Eva Henger, Laurenti e Bonolis
Tira e Molla: Fratelli Capone INTEGRALE
sabato 17 gennaio 2009
Lega nord contro gli omosessuali
Il consigliere regionale dei Verdi in Lombardia Marcello Saponaro mi ha segnalato un incredibile intervento del consigliere Stefano Galli della Lega Nord sulla giornata mondiale contro l'omofobia.
Il consigliere leghista spiega i motivi per cui il suo partito è contro l'adesione dichiarando tra vari punti anche il disaccordo sul fatto che l'omosessualità non venga definita una malattia, argomento di qui ho parlato approfonditamente in questo post.
Ma la cosa più agghiacciante è il modo con cui il consigliere chiude il suo triste intervento:
“pur senza pensare che l’omosessualità sia da perseguitare, tuttavia non riteniamo sia neppure da celebrare come se l’averla possa ritenersi un cosiddetto colpo di culo”.
venerdì 16 gennaio 2009
La sigla di striscia la notizia ed il suo messaggio nascosto
Ieri un mio amico mi ha fatto notare il possibile doppio senso della canzone di quest'anno di striscia la notizia (non l'avevo ancora mai ascoltata, non sto guardando più striscia la notizia se non qualche servizio ogni tanto), qui il testo:
PER CHI SUONA LA CAMPANELLA?!?
GREMBIULINO E VAI
È un Passepartout
CIAO, MAMMINA BYE
Corri in classe anche tu
ZITTO CHE SE NO SON GUAI AI AI AI
CHE GODURIA, QUANTE NOVITÀ
Uh, ma va
OBBEDIENZA, TUTTO CAMBIERÀ
VIVA IL GRAN MAESTRO CHE CI SALVERÀ
È unico
CAPPUCCINI E BABÀ
STUDIA I NUMERI
E l'abbiccì
AGLI ESUBERI
Gli Paghiamo il Tassì
TUTTI A CASA E SIGNORSÌÌÌÌÌ QUATTRO CINQUE SEI
E un sette più
ORA È TUTTO OKEY
Con i voti è un bijou
È LA SCUOLA TAKE AWAY AY AY COL COMPASSO UN BEL CERCHIO FA
Hullalà
SULLA CATTEDRA SI È MESSO GIÀ
BRAVO IL GRAN MAESTRO CHE CI GUIDERÀ
È unico
CAPPUCCINI E BABÀ
EH, VACCA LOGGIA!
Tra i significati che si possono trovare abbiamo:
CHE GODURIA, QUANTE NOVITÀ Uh, ma va OBBEDIENZA, TUTTO CAMBIERÀ (obbedienza la nuova parola d'ordine)
TUTTI A CASA E (difronte alla TV)
SIGNORSÌÌÌÌÌ (signor Silvio)
QUATTRO (rete quattro)
CINQUE (canale cinque)
SEI (italia uno)
VIVA IL GRAN MAESTRO CHE CI SALVERÀ (Berlusconi)
CAPPUCCINI E BABÀ (capuccio simbolo massone)
STUDIA I NUMERI (studia le statistiche e le spiega in diretta)
Gli Paghiamo il Tassì (con le tasse gli paghiamo il taxi)
SULLA CATTEDRA SI È MESSO GIÀ (si è messo al governo)
COL COMPASSO (simbolo massone)
È unico (è unico come i dittatori)
VACCA LOGGIA!(la loggia massonica!)
Siete daccordo con me che questa canzone parla di Berlusconi invece che del maestro unico? Avete trovato altri significati?
giovedì 15 gennaio 2009
Rebus sulle Scie chimiche
Qualche giorno fa ho parlato della bella trasmissione Rebus di Odeon TV. Oggi volevo fari vedere anche la puntata che loro hanno dedicato al fenomeno delle Scie Chimiche.
Anche un Senatore è intervenuto in trasmissione dove in studio erano presenti un paio di studiosi del fenomeno che sostenevano l'esistenza delle scie che hanno portato alcune prove al riguardo.
Sono ben felice che il fenomeno oramai sia così discusso anche a livello parlamentare e che una grande percentuale di persone ne sia a conoscenza, tutto questo grazie ad internet.
Recentemente ho anche letto che la gravissima moria delle api potrebbe essere causata anche dalle scie chimiche in quanto i livelli di questi insetti sono iniziati a diminuire proprio quando le scie sono comparse.
"Non escluderei che il decremento del numero delle api sia dovuto non solo alle radiazioni non ionizzanti, ma anche alle sostanze diffuse con le scie chimiche e biologiche (metalli vari, batteri, virus): non è un caso se, in Svizzera il problema si è aggravato nel periodo 2003-2006, arco di tempo durante il quale la Confederazione elvetica, come moltissimi altri stati nel mondo, ha subito un feroce attacco chimico di cui si cominciano a vedere le tristi, funeste ripercussioni. Come spesso avviene, il binomio elettromagnetismo-scie chimiche si rivela micidiale."
Fonte.
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SOS Cane
Ciao Alessio
sono leonardo e ti mando questa mail oltre che per farti i complimenti per il blog per esporti un problema sociale.
La settimana scorsa sono andato al canile per prendere un cane alla mia ragazza e i gestori dei canili che ho visitato mi hanno spiegato che i fondi comunali per i canili sono in costante diminuzione (credo per gli sgravi dovuti all'ici sulla prima casa...suppongo personalmente visto che l'ICI è comunale).
Fatto sta, mi hanno spiegato, che oltre alla pratica odiosa della sterilizzazione obbligatoria per tutti i cani, la mancanza di fondi per cure e interventi chirurgici costringono i canili alla soppressione degli animali che invece si potrebbero salvare con qualche soldo in più. L'abbandono nelle autostrade peggiora il tutto perchè spesso i cani arrivano con fratture e gravemente malati visto che i cani domestici che vengono abbandonati innanzitutto non sanno procacciarsi il cibo e secondo hanno le difese immunitarie abbassate visto che in casa sono meno esposti a malattie e intemperie.
Sono rimasto moooooolto amareggiato per le informazioni che ho appreso a riguardo. In tal senso ho deciso di aprire un blog per il sostentamento dei canili ma non sono affatto esperto e dato che il lavoro mi occupa tutta la giornata non ho tempo per questo blog.
il blog è: http://soscane.blogspot.com/
è molto essenziale ma l'idea che ho è di far girare la voce. C'è un partner nel blog (meetic.it) che paga qualche spicciolo per ogni iscritto (l'iscrizione è gratis) quindi avevo in mente di donare l'intero ricavato dello sponsor ai canili più in difficoltà.
il blog non riceve visite, non è conosciuto e come ho detto non ho tempo.
la mia richiesta:
potresti fare un post circa questo sito e spiegare agli utenti che facendo questa iscrizione gratis allo sponsor si doneranno soldi ai canili in difficoltà????
meetic dice che paga 2 o 3 euro per ogni iscrizione gratis. non è male.
paga con 2 mesi in arretrato quindi da marzo se genero qualche entrata potrò aiutare qualche cane. Credo sia meglio muoversi subito a far girare il sito e la voce così da arrivare al periodo estivo che c'è il boom degli abbandoni che possiamo fare qualcosa di concreto.
Naturalmente ti manderò sia la foto o il pdf del pagamento dello sponsor sia la foto del mio assegno verso i canili che sosterremo. le foto le inserirò anche nel blog.
Conto moltissimo su di te. non so a chi altro rivolgermi e senza aiuto dall'esterno il sito non otterrà nemmeno una visita.
ti prego fa girare la voce e fammi sapere se intendi inserire un post.
Ciao Leonardo
Ecco esaudita la tua richiesta Leonardo, ti consigli di mettere anche un pulsante per le donazioni nel blog.
martedì 13 gennaio 2009
I consumi dei televisori LCD plasma CRT ed OLED
Esattamente due anni fa avevo pubblicato un post che parlava dei televisori LCD ed al Plasma dicendo di non comprarli ed aspettare quelli OLED che verranno introdotti a breve.
Il motivo più importante di questo mio consiglio era per una questione ambientale, la sostituzione del vecchio televisore con uno di questi mostri LCD e Plasma farà consumare molta più energia che equivale ad un maggiore inquinamento e distruzione ambientale (ad esempio per una carenza energetica vogliono fare le centrali nucleari, ma basterebbe consumare meno energia per non averne la "necessità").
Un televisore a tubo catodico (o Cathode Ray Tube abbreviato CRT) di 22 pollici consuma all'incirca 50 Wh, se lo sostituiremo con uno da 37 pollici LCD i consumi saliranno a circa 150-200Wh mentre un plasma a 42 pollici consuma circa 250-300 Wh.
Sostituendo quindi tutti i televisori in casa con dei bei plasmoni, che sono anche detti i SUV da salotto per i loro consumi, avremo una bolletta salatissima ed un impatto ambientale devastante. Io all'epoca dissi che se proprio si voleva comprare un monitor di nuova generazione conveniva optare per LCD.
E' recente la notizia (fonte The indipendent) che la Gran Bretagna ha deciso di bandire i grandi televisori al Plasma (quelli con consumi molto elevati) e mettere delle etichette sul consumo energetico anche su tutti i televisori come si fa per le lavatrici, frigoriferi ecc.ecc.
La notizia mi fa senz'altro piacere e spero che un simile provvedimento venga adottato anche in tutta l'Europa, spesso la gente non ha neanche idea che comprando un nuovo televisore i consumi aumenteranno enormemente, alcuni pensano addirittura che i televisori a tubo catodico consumino più di LCD o Plasma magari facendosi trarre in inganno dalle dimensioni più ridotte. Ci sta una grandissima ignoranza in materia che stiamo pagando ben cara con i consumi energetici che per colpa di queste stupide nuove televisioni sono aumentati molto in questi ultimi anni (e di conseguenza anche le nostre bollette!).
Ricordo a tutti che sostanzialmente gli LCD e Plasma a parte la riduzione di spazio non hanno vantaggi significativi rispetto ai televisori tradizionali, ed in moltissimi casi il televisore "vecchio" batte quelli nuovi come ad esempio sull'angolo di visione, luminosità, risposta, inoltre la risoluzione elevata non serve a niente nel caso guardiamo la normale televisione anzi in questa circostanza i televisori tradizionali daranno il meglio offrendo un immagine perfetta al contrario di quelli nuovi che devono adattare il segnale televisivo in bassa risoluzione a quella elevata del pannello che comporterà lo sgranamento dell' immagine.
Concludo questo post con una richiesta, mi piacerebbe sapere i consumi dei vostri televisori, LCD, plasma o a tubo catodico, sul retro di esso trovate sempre una targhetta con scritto il consumo massimo, andate a vedere quanto consumano e se non vi dispiace lasciate anche un commento così paragoniamo i vari consumi.
Bisogna indicare almeno il numero di pollici e la tecnologia (LCD, CTR o Plasma) adottata dal televisore per fare un buon raffronto, se conoscete anche il modello ancora meglio.
Inizio io con tre televisori che ho controllato:
14 pollici Daewoo CRT 39W
14 pollici Telefunken CRT 50W
21 pollici Philips CRT 56W
In questo modo potremo sapere più o meno i consumi dei vari televisori ed eventualmente anche vedere se alcune marche consumano tendenzialmente meno di altre a parità di pollici.
Ovviamente consiglio sempre di controllare il consumo prima dell' acquisto di un televisore, nei volantini pubblicitari non viene mai riportato nonostante sia un parametro importantissimo.
In alto trovate uno degli ultimi video sulla tecnologia OLED che permetterà di avere tantissimi vantaggi in termini visivi, dei consumi, di spazio ed altro ancora, la vera evoluzione dei televisori a tubo catodico che sfonderanno nel nostro mercato tra circa un anno.
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lunedì 12 gennaio 2009
Rebus che bella trasmissione. Rifiuti e Zeitgeist
Qualche giorno fa ho fatto vedere ad una mia amica il documentario Zeitgeist che gli è piaciuto moltissimo e quindi poi abbiamo parlato di come sarebbe bello se simili lavori ogni tanto finissero pure in televisione. Sono andato un attimo alla ricerca su internet per vedere se per caso qualche emittente l'aveva trasmesso e con stupore ho visto che la trasmissione di Odeon chiamata Rebus aveva svolto egregiamente questo compito.
Oggi quindi vi propongo proprio la prima parte della puntata dov' è stato trasmesso Zeitgeist nella quale vengono trattate due tematiche, la prima esterna al documentario parla in maniera impeccabile del problema rifiuti-inceneritori in Italia, al minuto 32.20 trovate anche un illuminante intervista a Paul Connect che parla della strategia rifiuti zero ed altre tematiche interessantissime. Successivamente, a partire dal 39esimo minuto viene proposto il documentario Zeitgeist e nel video sopra trovate la prima parte quella riguardanti le religioni dove si spiega anche che in realtà Gesù non è altro che il Sole.
Se simili trasmissioni andassero in onda spesso anche nelle TV molto visite sicuramente ci ritroveremmo società decisamente più illuminata e acculturata. Complimenti ad Odeon al conduttore Maurizio Decollanz a tutti coloro che lavorano nella trasmissione Rebus la quale ha anche un blog ed è presente su Facebook.
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domenica 11 gennaio 2009
La Corrida - Carmine Fasano e signora Pighi
In questi giorni si è parlato molto di "La Corrida" a causa dell'esclusione del Maestro Pregadio dalla trasmissione, di conseguenza come video divertenti di questa domenica ho pensato di riportare proprio un paio di video tratti da quella trasmissione ovvero la recente esibizione di Carmine Fasano (in alto) e uno dei tempi di Corrado con la storica signora Pighi che nella prima edizione televisiva della trasmissione canta maledetta primavera:
sabato 10 gennaio 2009
Guardare le foto di facebook e profili senza registrazione
Grazie ad un post di Gaetano ho scoperto che tramite alcuni trucchetti è possibile visualizzere foto, profili, amici ed altro ancora delle persone iscritte a Facebook nonostante il profilo sia privato e disponibile solo ad amici, il procedimento da compiere comunque non è immediato e comporta l'installazione di alcune applicazioni.
Come immaginavo Facebook è molto pericoloso per la privacy, se pensate di iscrivervi o l'avete già fatto sappiate che le vostre informazioni saranno potenzialmente a disposizione di tutti.
Naturalmente esistono tanti blog e siti anti facebook, qui ad esempio ne trovate uno.
In alto trovate un bellissimo video divertente di Caterina Guzzanti proprio su Facebook.
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venerdì 9 gennaio 2009
Wasabi !
Ieri ho parlato dei nostri paninari e della cucina italiana affermando che secondo me era la migliore al mondo ma il caro lettore alexilgrande non si è trovato daccordo con questa mia considerazione e quindi mi ha portato ad un ulteriore riflessione che mi ha fatto pensare alle varie pietanze delle altre cucine mondiali; inevitabilmente la mia attenzione è andata subito ad uno dei cibi dal sapore più brutto che abbia mai mangiato ovvero il Wasabi, essendo appassionato del Giappone per me era impossibile non provarlo. Ho avuto il "piacere" di gustarlo per la prima volta in un ottimo ristorante giapponese a Torino e rimasi veramente sconvolto da quanto questa pasta verde potesse fare schifo...io l'ho sempre definita con un sapore di batterie scariche molto acide...per rendere un po l'idea.
Il Wasabi si ottiene dal rizoma di una pianta chiamata Wasabia japonica, qui sotto una sua piantagione ed il suo rizoma:
La pasta wasabi viene spesso usata per accompagnare pesce crudo in quanto si dice che essa abbia una funzione antibatterica, le molecole che conferiscono il suo inconfondibile aroma sono degli isotiocianati tra cui: 6-metiltioesil isotiocianat, 7-metiltioeptil isotiocianato, 8-metiltiottil isotiocianato, sostanze note per inibire la crescita microbica con evidente funzione battericida, inoltre, secondo dei ricercatori della facoltà di medicina dell' università di Firenze, il consumo regolare di wasabi sarebbe in grado di alzare la soglia di percezione del dolore, grazie all'effetto del wasabi receptor (Trpa1). Il wasabi viene anche usato come allarme antiincendio per i sordi che dormono spruzzando nell' aria il suo forte aroma. Insomma una pianta veramente interessante dalle mille potenzialità ma dal gusto veramente pessimo.
Molto tempo fa vedendo una locandina del film per strada ebbi la fortuna di vedere al cinema il film chiamato Wasabi (in sala ero solo io e la mia ragazza, non mi era mai capitato di vedere un film con così poca gente al cinema!), chiamato così proprio per una scena dove la pasta verde la fa da protagonista ovvero questa:
Fu proprio in questo modo che conobbi il Wasabi e da li mi venne la voglia di assaggiarlo. Io vi consiglio vivamente di non farlo e se proprio volete farvi del male fatelo con moltissima cautela, anche un granello piccolissimo vi può provocare il disgusto più assoluto, per cercare il video qui sopra mi sono imbattuto anche in questi incredibili filmati che spopolano su YouTube dove dei pazzi sniffano il wasabi con le relative ed ovvie conseguenze...beh se avete intenzione di mangiarlo prendete in considerazione che potrebbe accadere a voi la stessa cosa che accade a loro:
Avete ancora voglia di assaggiarla o l'avete mai fatto? se si vi è piaciuta? Sicuramente in Giappone piacerà a molti, io comunque continuo a preferire un buon piatto di pasta alla norma e le nostre splendide pietanze mediterranee.
P.S. Ringrazio Brian, Alex, SolarTime e Polites per i premi che mi hanno assegnato.
giovedì 8 gennaio 2009
I migliori paninari italiani. Mangiamo italiano, ottima cucina
Solitamente, a malincuore, passo sempre molto tempo a criticare l'Italia e noi italiani ed anche recentemente ho parlato dell' inciviltà di alcuni di essi viste le condizioni in cui lasciano i bagni dei treni o li imbrattano con le bombolette.
Oggi vorrei invece fare un po di complimenti a noi per la nostra cucina che reputo fortunatamente la migliore del mondo.
Ovviamente di prelibatezze ne abbiamo a migliaia ma in questo post volevo soffermarmi sui panini, qui a Catania abbiamo tantissimi paninari e tutti rigorosamente in camion più o meno allestiti con decine di condimenti di ogni genere, dalle olive ai funghetti con la maionese o in salsa piccante, alle varie verdure, pomodori, melanzane, zucchine, peperoni ma anche parmigiana ed altre cose più complesse. Naturalmente poi abbiamo anche tantissimi condimenti a base di carne dagli insaccati, al tonno, alla classica salsiccia ma che io non faccio mettere in quanto generalmente preferisco non mangiare animali.
A Catania abbiamo un paninaro che è diventato famoso per la bontà e dimensione dei suoi panini ovvero Don Pippo (in via Valdisavoia) frequentato soprattutto da studenti universitari. I suoi panini sono anche chiamati "bambini" tanto che su facebook hanno anche creato una pagina su di lui che conta oltre 4500 fans (per un paninaro è un numero stratosferico) e sono in rapida ascesa.
Qui uno dei "piccoli" partoriti dal nostro Don Pippo (i condimenti non sono standard ma sono scelti dal cliente):
Pensate che i catanesi entrarono nel panico quando Don Pippo annunciò di volersi ritirare e lasciò il suo camion in gestione a suo nipote, qui un video del triste annuncio:
In rete partirono pianti di ogni genere di cui ve ne riporto uno di una Certa Claudia Fatuzzo:
Perchè ai panini di don pippo mancava solo la parola!
perchè gli ingredienti erano casarecci
perchè tutto era sempre freschissimo
perchè se una ragazza riusciva a finirne uno tutto da sola era "virile" (aggettivo con una connotazione prettamente POSITIVA in tale accezione)
perchè davanti al suo camionciono incontravi sempre qualcuno
perchè se volevi mangiare presto dovevi andare a prendere il bigliettino qualche ora prima
perchè se ti prendevi i funghi e non gli chiedevi rucola e parmigiano quasiquasi si offendeva
perchè quando te li dava sembrava il parrino all'altare del battesimo
perchè li avvolgeva nella carta stagnola come nemmeno le infermiere i neonati
e scusate il sentimentalismo!
Una particolarità aggiuntiva che rende diverso Don Pippo da tutti gli altri è il fatto che lui emette regolare scontrino mentre tutti gli altri non lo fanno praticamente mai...qualcuno li al nord mi può dire com'è la situazione al riguardo?
Io una volta presi un panino a Lucca ma non mi ricordo se mi hanno dato lo scontrino, parliamo di 3 anni fa, ma la cosa che mi ricordo bene è che quel panino era veramente triste...abituato a quelli di Don Pippo ed anche a quelli Catanesi "standard" veniva veramente da piangere e costava pure tanto! magari sono stato semplicemente sfortunato.
Comunque fortunatamente il nostro Don Pippo dopo un piccolo periodo di assenza è ritornato, forse perché il nipote non era in grado e ancora possiamo gustare le sue opere d'arte culinarie. Ma di Don Pippo in Italia ne abbiamo diversi ad esempio a Tivoli (Roma) in via San Valerio, esiste un paninaro che ironia della sorte si chiama Pippo e che fa panini che entrano in diretta competizione con quelli del nostro, qui un video su di lui:
E qui su alcuni ragazzi che si apprestano a mangiare due dei suoi panini:
L'obbiettivo principale di questo post è sapere se anche nella vostra città ritenete di avere un "Pippo" ed in caso farlo sapere grazie ad un commento in modo che chiunque possa andare a gustare queste prelibatezze quando gira l' Italia ed evitare posti veramente squallidi come McDonald's o simili che fanno anche male alla salute ed all'ambiente.
Se l'iniziativa dovesse avere successo creo il banner prelevabile e lo metto in homepage.
Grazie a tutti per il vostro eventuale contributo.
mercoledì 7 gennaio 2009
Diario Del Saccheggio: La Crisi Argentina
Ieri ho avuto la fortuna di imbattermi nel documentario di Fernando Ezequiel Solanas chiamato Diario del Saccheggio e realizzato nel 1994 sulla crisi Argentina.
Dato che molti sostengono che in Italia sta avvenendo quello accaduto in quel paese, nulla di meglio della visione di un documentario simile che può illuminarci su molte cose.
Io l'ho trovato molto costruttivo, per questo ne consiglio la visione.
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