giovedì 16 luglio 2009

La storia di Soichiro Honda



Poco tempo Michele D'Auria ha realizzato un cortometraggio sulla storia di Soichiro Honda il fondatore della nota casa costruttrice di automobili e motociclette, guardandolo mi sono incuriosito e sono andato a leggermi tutta la sua storia e vista la sua particolarità la riporto anche sul blog, in basso trovate il corto in inglese mentre sopra il trailer in italiano:

Nel 1938, quando andava ancora a scuola, Soichiro Honda prese tutto quello che possedeva e lo investì in un piccolo laboratorio dove cominciò a elaborare una sua idea di Anello Elastico. Voleva vendere la sua opera alla Toyota Corporation, perciò lavorava giorno e notte, immerso nel grasso fino ai gomiti, dormendo in officina, sempre convinto di poter raggiungere un Risultato. Nel tempo, per restare in Affari impegnò perfino i gioielli della moglie. Ma quando finalmente riuscì a fabbricare i suoi Anelli Elastici e li offrì alla Toyota, gli dissero che non si adattavano agli Standard dell'Azienda. Dovette perciò tornare a scuola, dove gli toccò sopportare le risate ironiche degli insegnanti e dei compagni quando parlavano dei suoi assurdi progetti. Ma, invece di soffermarsi sul lato spiacevole di quell'esperienza, Honda decise di continuare a concentrarsi sul suo obiettivo. E infine, dopo altri due anni, la Toyota offrì a Soichiro Honda il contratto che lui sognava. La sua Passione e la sua Costanza erano state premiate perché Honda sapeva quello che voleva, aveva agito, aveva notato che cosa non funzionava e aveva continuato a cambiare approccio, finché non aveva ottenuto quello che voleva. A questo punto, però, dovette affrontare un altro problema. Il Governo Giapponese stava accellerando la produzione per la Guerra e rifiutò di fornire a Honda il Cemento Armato necessario per costruire la Fabbrica. Credete forse che lui abbia rinunciato? Nemmeno per idea. Credete che si sia concentrato sull'Ingiustizia che aveva subito? Che abbia pensato che questo avrebbe messo fine al suo Sogno? Assolutamente no. Di nuovo, egli decise di servirsi dell'esperienza e sviluppò una nuova Strategia. Con la sua équipe inventò un nuovo sistema per produrre Cemento Armato e poi costruì la sua Fabbrica! Durante la Guerra questa venne bombardata due volte e buona parte dei Macchinari di Produzione andò distrutto. La Reazione di Honda? Radunò subito la sua équipe e insieme raccattarono i Bidoni della Benzina di Riserva che i Bombardieri Americani avevano gettato via. Honda li chiamava "i Regali del Presidente Truman", perché gli fornivano le Materie Prime di cui aveva bisogno per il Processo di Fabbricazione ( materiali a quel tempo introvabili in Giappone ). Alla fine, dopo aver superato tutte queste difficoltà... un Terremoto gli rase al suolo la Fabbrica!!! Honda allora decise di vendere il brevetto del suo Anello Elastico alla Toyota... Ecco un Essere Umano che aveva evidentemente preso importanti Decisioni per riuscire. Aveva una grande Passione e grande Fiducia in quello che faceva. Aveva una grande Strategia. Agiva con Decisione e cambiava continuamente Approccio, ma ancora non aveva ottenuto i grandi Risultati cui era destinato. Eppure Decise di Perseverare. Dopo la Guerra il Giappone non aveva più una goccia di Carburante: Honda non poteva nemmeno andare in auto a comperare il Cibo per la sua Famiglia. Per la disperazione applicò un Motorino alla sua vecchia Bicicletta. Subito i vicini cominciarono a chiedergli di fare anche per loro quelle "Biciclette a Motore". L'uno dopo l'altro, li imitarono tutti, tanto che a un certo punto Honda rimase a corto di Motorini. Allora decise di mettere in piedi un Officina per fabbricare Motori per la sua nuova Invenzione... ma purtroppo gli mancavano i Fondi necessari. Come già aveva fatto prima, decise di trovare un modo... a qualsiasi costo! Pensò di rivolgersi ai 18.000 proprietari di Negozi di Biciclette del Giappone, scrivendo A CIASCUNO di loro una Lettera Personale in cui spiegò che potevano contribuire alla Rinascita del Giappone attraverso la Mobilità che la sua Invenzione poteva fornire... e convinse 5.000 Rivenditori ad anticipargli il Capitale necessario! Tuttavia la sua Motocicletta si vendeva solo ai grandi Appassionato, perché era troppo grossa e voluminosa. Perciò fece qualche aggiustamento e ottenne una versione ridotta molto più leggera del Modello Originale. La battezzò Superclub. Da un giorno all'altro, la Moto ottenne un grande Successo e gli valse persino un'Onorificenza da parte dell'Imperatore. In seguito, Honda cominciò a esportare la sua Moto e a venderla ai ragazzini d'Europa e degli Stati Uniti, per poi arrivare negli anni '70 del secolo scorso a fabbricare anche le Automobili che sono diventate così popolari. Oggi la Honda Corporation dà lavoro a 100.000 persone, tra Stati Uniti e Giappone, ed è considerata uno dei grossi Imperi Automobilistici del Giappone, secondo solo alla toyota per le Vendite negli Stati Uniti. E questo perché un Essere Umano ha capito il Potere di una Decisione veramente impegnata e ha Agito con Coerenza e Continuità, indipendentemente dalle Condizioni.


Mi viene da chiedermi...chissà se tutto questo suo impegno sia stato veramente un bene per l'umanità e per il Giappone... e pensare che tutto è partito da una bicicletta...

1 commento:

cesare monti ha detto...

Ha creato oggetti magnifici, che hanno permesso alle persone di vivere: spostarsi con libertà, vedere, conoscere. I generatori Honda hanno illuminato il tunnel della manica durante la costruzione, il suo robot asimo è il più avanzato mai creato, sistemi di protesi meccaniche daranno mobilità a chi la persa, le sue auto ibride ed elettriche aprono
la strada a veicoli non inquinanti. Come ci si può porre la domanda se il suo impegno sia stato un bene? Grazie Honda.

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