sabato 4 luglio 2009

Perdi punti della patente se vai in bici! INCREDIBILE



Una delle disposizioni contenute nella legge sulla sicurezza approvata ieri in via definitiva contiene una incredibile modifica al Codice della strada:

Se il conducente è persona munita di patente di guida, nell’ipotesi in cui, ai sensi del presente codice, sono stabilite le sanzioni amministrative accessorie del ritiro, della sospensione o della revoca della patente di guida, le stesse sanzioni amministrative accessorie si applicano anche quando le violazioni sono commesse alla guida di un veicolo per il quale non è richiesta la patente di guida.

Ovvero in poche parole chi ha la patente e commette un infrazione in bicicletta verrà punito oltre che con la multa anche con la decurtazione dei punti fino al ritiro della stessa mentre chi non la possiede avrà solo la normale sanzione amministrativa.

Una norma a dir poco assurda in quanto crea una discriminazione tra chi possiede la patente e chi non ce l'ha, togliere punti per la patente per un mezzo che non la richiede è veramente ridicolo!

Inoltre viene ad essere maggiormente punita una persona che in realtà dovrebbe essere premiata in quanto ha studiato il codice della strada.

Come se non bastasse, questa norma incentiva anche a non andare più in bicicletta visto che non hai i vantaggi che avevi prima ad usarla...mi viene subito da pensare a tutte quelle persone che spesso si muovono in bicicletta al posto dell'auto perché la sera vogliono bere qualcosina in più dei limiti consentiti dalla legge e sapendo di rischiare molto andando in auto vanno in bicicletta per evitare la perdita della patente o di punti ma dato che questo non avverrà più torneranno a prendere l'automobile con tutti i rischi che ne conseguono.

Protestiamo il più possibile contro questa schifosissima e pericolosa legge, è importante.

In alto un video sulla bicicletta dove potete vedere anche Barack Obama in sella.

22 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma almeno ci fossero la piste ciclabili...potrebbero farla na proposta del genere...ma non abbiamo manco quelle...!!!

Danx ha detto...

Colpiscono chi conosce il codice della strada, quando sono maggiormente i bambini e le ragazzine nei parchi e luoghi affini a pedalare a muzzo mettendo in pericolo un po tutti.
Cmq voglio vedere come fermeranno una bici che compie un'infrazione nel centro cittadino nel quale puoi sgusciare fra le auto e non farti più beccare dai vigili rompicazzo!
Che andassero a multare tutte le auto inquinanti del cazzo, che girano senza freccia, che tagliano la strada, che si mettono sopra le strisce!

Emilio R. ha detto...

E' inredibile!!! Anzichè promuovere l'uso di mezzi non inquinanti li criminalizzano. I criminali sono loro ma il vero problema è che... legiferano!

Sara ha detto...

Se ci si pensa bene non è del tutto sbagliata come legge, certo rischia di fare qualche discriminazione ma dal momento in cui una persona ha la patente si suppone che sia responsabile.
Solo ci terrei a puntualizzare su una frase, partendo dal presupposto che chi beve non dovrebbe mettersi al ‘’volante’’ di nessun tipo di mezzo, non ha senso che guidi una bicicletta, se ha bevuto più del dovuto potrebbe essere pericoloso per gli altri oltre che per se stesso.

Sara ha detto...

Prima mi sono dimenticata la targhetta, se così si chiama, in fondo alla pagina contro il papa è una tristezza, è pur sempre il papa e non credo sia rispettosa. Non è una critica o un'offesa.

Anonimo ha detto...

si appunto è ASSURDO! cioè al posto di aumentare le piste cliclabili, fare qualceh vantagiosa offerta per incentivare la bici, no PUNISCONO chi non rispetta il codice..capisco la multa, che a volte ci sta (sei pur semrpe in una strada e devirispettare le regole) ma togleire i punti..uno dice: senti vado in macchina che risparmio lo stesso, il rischio è uguale!

Michele ha detto...

A me non piace questa legge, ma ci trovo un po' di logica. Colpiscono chi in pratica è "certificato" (patente) che sà che sta facendo delle cose contro le regole stradali.

Sono MOLTO FAVOREVOLE all'uso della bicicletta e per questo ringrazio Alessio che nel suo blog ne parla stesso, ma sono sempre CONTRARIO a QUALUNQUE utilizzo di QUALUNQUE cosa nel modo "sbagliato".

Ora ne possiamo discutere da qui all'infinito di cosa sia giusto e sbagliato, ma PER ME, molti ciclisti sono molto incoscenti e menefreghisti quando vanno in bicicletta, un po' come i camionisti, con la differenza poi che in caso di incidente il camionista quasi sicuramente ammazza qualcuno, il ciclista quasi sicuramente ammazza se stesso.

Anche se ammazza se stesso ciò non toglie che possa rovinare delle famiglie, anche l'omicidio colposo non è affatto bello da digerire nella vita.

Io sono per un uso buono e consapevole di qualunque cosa e bisogna che anche l'uso della biciletta se non si è in grado di regolamentarlo con la propria testa (questo dimostrano spesso i fatti) venga regolamentato dalla legge.

Quindi ben venga una legge che punisca anche chi infrange delle regole che dovrebbero valere anche per i ciclisti, ma non so se questa legge è quella adatta per modalità e forse anche ingiustizie, bisognerebbe lavorarci un po' su nel pensarla, ma benvenga.

Paolo ha detto...

Però delle sanzioni anche per chi va in bici e non rispetta le regole ci vogliono (anche io sono uno che usa la bici in città). Quanti ciclisti si vedono comportarsi da menefreghisti, andare in controsenso, passare col rosso ecc. ecc. Il codice della strada deve essere rispettato da tutti, ciclisti e non, altrimenti servono sanzioni.

Michele ha detto...

Dimenticavo Alessio, in questo tuo post, quando dici: "Inoltre viene ad essere maggiormente punita una persona che in realtà dovrebbe essere premiata in quanto ha studiato il codice della strada" non tieni conto che chi viola una regola SAPENDO che la stà violando (perché l'ha appunto studiata) deve essere appunto punito o comunque punito maggiormente di chi la viola senza saperlo (e cioè bambini e ragazzini senza patente), non credi? Sennò che lo si studia a fare il codice della strada, per fare i fighi? O per ricevere il premio?

Secondo te cosa è più grave, chi fà del male sapendo che sta facendo del male o chi lo fa per sbaglio e involontariamente?

Secondo me la volontarietà della violazione delle regole diventa un aspetto fondamentale nella determinazione dell'entità della punizione, e il possesso della patente prova, "certifica" che la persona sta infrangendo le regole volontariamente e consapevolmente, quindi ritengo giusto che debba essere punito MAGGIORMENTE rispetto a chi magari non le conosce le regole (ora su quanto sia questo maggiormente, se ne può discutere, se si debbano togliere punti o cosa, ma ritengo giusto questa distione).

Alessio ha detto...

Michele io trovo assurdo chi si studia il codice della strada, spende soldi, supera un esame, abbia poi svantaggi rispetto a chi non l'ha mai studiato.

Michele ha detto...

Posso farti una domanda Alessio?

Perché si studia il codice della strada?

Alessio ha detto...

Si studia principalmente per ridurre gli incidenti -> feriti -> morti

Michele ha detto...

Bravo Alessio, ma tutto questo può accadere solo se uno si ricorda di quanto ha studiato e lo mette in pratica, e non se poi in strada fà quello che si pare violando le regole del codice della strada.

Ricordati che stiamo comunque parlando di punire chi viola delle regole CONOSCENDOLE.

Non credo proprio che il solo studiare il codice della strada DI PER SE porti a una riduzione di incidenti->feriti->morti se poi quando si và in strada non se ne tiene minimamente conto.

Scusami se insisto Alessio, ma ti leggo da un po' nel blog e ti reputo troppo intelligente per non apprezzare quanto voglio dire.

Credo in questo tuo post hai commesso uno scivolone, forse dettato dal tuo troppo amore per la bici e l'ambiente (OTTIMO)e dal voler proteggere i ciclisti, ma attenzione, proteggerli anche nel torto significa ugualmente commettere ingiustizie.

Alessio ha detto...

Esistevano già le multe per i ciclisti non aveva senso introdurre anche la perdita dei punti della patente automobilistica che è una cosa estranea alla bicicletta e crea una discriminazione insensata.

Alessio ha detto...

Da notare cosa dice wikipedia al riguardo della patente a punti:

La patente a punti è il meccanismo introdotto in Italia a partire dal 1º luglio 2003 attraverso il quale ogni automobilista, al quale inizialmente vengono assegnati 20 punti, in caso di infrazione delle norme del codice della strada se ne vede togliere alcuni e dovrà superare nuovamente l'esame di teoria e l'esame di guida qualora dovesse arrivare a perderli tutti (in quanto la perdita di tutti i punti causa il ritiro automatico della patente).

Non mi fermo a qualche stop in bici e devo rifare l'esame di guida di un autovettura?! BAH!

Alessio ha detto...

Se le infrazioni sono fatte in bici allora dovrei fare un esame di guida in bici a questo punto

Michele ha detto...

Alessio, io ho detto: "Quindi ben venga una legge che punisca anche chi infrange delle regole che dovrebbero valere anche per i ciclisti, ma non so se questa legge è quella adatta per modalità e forse anche ingiustizie, bisognerebbe lavorarci un po' su nel pensarla, ma benvenga."

Il principio di punire maggiormente chi la legge la conosce e la infrange consapevolmente è affatto GIUSTO.

Ripeto, poi sulle modalità di come punirlo maggiormente se ne può discutere, ma tu mi parlavi addirittura di premiare chi conosce il codice della strada e lo infrange, perché qua la punizione arriva solo nel momento dell'infrazione e non a prescindere.

Forse non è giusto togliere punti sulla patente, o forse è giusto, ma fatto stà che non sarebbe affatto giusto nei confronti degli automobilisti che loro devono rispettare delle regole e i ciclisti non solo non rispettano il codice della strada ma spesso neanche hanno un minimo di buon senso.

"Alessio ha detto...

Se le infrazioni sono fatte in bici allora dovrei fare un esame di guida in bici a questo punto"

Beh...sarebbe anche giusto in realtà, ma guarda, io penso basti il buon senso, ma se dobbiamo fare che i ciclisti possono fare tutto e gli automobilisti no, allora NO, a questo punto benvenga anche una patente per i ciclisti (sono contrario eh, ma per dirti).

maya ha detto...

Come credo abbiano fatto tutti gli italiani, sono passata da pedone a ciclista ad autista, ma credo che sia una tra le poche persone che ancora hanno rispetto per quelle categorie “precedenti” all’auto: cioè i ciclisti e i pedoni…
Il problema è uno soltanto, e parlo per esperienze dirette da cittadina romagnola: qui le piste ciclabili ci sono, sono tenute relativamente bene (ok, qualche buco, ma so per certo, usandole spesso, che è una cosa decisamente trascurabile) ma vengono usate troppo di raro…
Capita di trovare vecchietti o ciclisti semi professionisti in mezzo ad una delle arterie principali della città, che come dicevo è fiancheggiata da entrambi i lati dalla pista ciclabile… e quando io, autista civile e intelligente, invito il ciclista di turno a spostarsi nella sua carreggiata dedicata e sicurissima perchè divisa dalla carreggiata ‘delle auto’ da una fila di alberi, mi sento rispondere male e vengo invitata a recarmi in certi posti che tutti possiamo intuire.
Senza parlare di quando vai in collina, c’è da aver paura ad ogni curva: ciclisti in 4° fila, che tagliano completamente le curve senza nemmeno accennare un rallentamento… anche all’interno della mia auto ho paura a fare certe strade, e solo perchè so che starei malissimo se dovessi ferire o anche solo mettere in pericolo quel disgraziato che magari mi ha tagliato la curva davanti senza che io possa fare niente.
E quindi io sono d’accordo: chi ha la patente di guida deve per forza conoscere le norme del CDS, e quindi LE DEVE PER FORZA RISPETTARE. Se è vero che la legge non ammette ignoranza, allora i possessori di patente di guida che commettono certe imprudenze sono ancora più in torto!!!!

wake up ha detto...

leggete qua http://ilgridolibero.blogspot.com/2009/07/ciclisti-per-voi-e-la-fine.html

Michele ha detto...

Con altre parole,ma credo che Maya abbia reso bene l'idea.

Il ciclista deve anche lui rispettare delle regole, a maggior ragione se le conosce, non può e non deve essere immune, e questo per il bene di tutti, suo in primis, ma se non gliene frega niente della sua vita, pensasse che può rovinare anche quella degli altri.

Andrea ha detto...

Sono d'accordo sul fatto che sia un'indecenza la penuria di piste ciclabili.
Ma mettere un freno anche ai ciclisti indisciplinati è sacrosanto e probabilmente siamo in ritardo rispetto al resto d'Europa.

Stiamo forse scherzando? Se un ciclista non si ferma ad uno Stop è cosa da nulla? Se non rispetta il semaforo non fa niente perché è in bici? Peggio ancora quelli che vanno controsenso e ce ne sono parecchi.

Non c'è niente di scandaloso, se siete ciclisti prudenti e rispettosi del Codice della Strada non avete nulla da temere.

Unknown ha detto...

Mi dispiace uscire fuori dal coro, ma credo che sia giustissima la legge, anche perché spesso le bici sono moooolto pericolose, un esempio su tanti il passaggio con il semaforo rosso (infrazione più che frequente), mettetevi nei panni dello sfortunato avventore dal lato dell'incrocio con il verde! Se a sopraggiungere è un'auto o meglio un camion il danno è solo del ciclista inadempiente che aimè se l'è cercata ma se ad attraversare (regolarmente) l'incrocio è una moto o uno scooter i danni possono essere molto più gravi per chi incolpevole stava procedendo per la sua strada.
SE VUOI BERE PRENDI UN TAXI O TI FAI ACCOMPAGNARE DA CHI NON HA BEVUTO! INCOSCIENTE!!
La bicicletta è pericolosa quanto uno scooter quindi propongo il patentino anche per i ciclisti e benvenga la decurtazione dei punti dalla patente di guida. E vi ricordo che per il cds le bici devono avere dotazioni di sicurezza quali catarifrangenti fari e campanello, le biciclette da corsa sono illegali su strada anche di giorno e sarebbe il caso che qualcuno si prendessi l'onere di fare rispettare anche questa legge.

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