In occasione del Vaffanculo Day, a Catania, per non pagare la SIAE si è deciso di utilizzare dei brani senza copyright, per far questo c'è venuta in aiuto Radio Elativo che ci ha fornito decine di brani liberi. Questa scelta non solo c' ha permesso di risparmiare parecchi soldi ma anche di premiare coloro che scelgono di distribuire la propria musica gratuitamente al contrario della maggior parte degli artisti, scelta che va ben in sintonia con il V-Day mandando a fanculo anche la SIAE ed i prodotti protetti da copyright.
Radio Elativo trasmette in streaming sul proprio sito solo canzoni di questo genere, io reputo che i brani non blindati siano il futuro della musica per questo mi auguro che questa radio possa avere sempre più successo e che pian piano le canzoni libere e gli artisti che decidano di adottare questo tipo di licenza possano diventare famosi come è già successo per Leo Pari grazie a Un Grillo per la Testa e successivamente con V-Day, ci sei o non ci sei.
Invito inoltre, tutte le radio a mandare in onda anche brani privi di copyright ed a trasmettere l' 8 settembre la canzone di Leo Pari V-Day, ci sei o non ci sei.
Alcuni si chiederanno: ma come può un artista che rilascia la sua musica gratuitamente poi a guadagnare? Innanzitutto in questo modo è più facile che l'opera si diffonda in quanto non necessita di essere acquistata, i soldi si possono poi fare tramite concerti, vendita dei propri dischi (li comprano comunque anche se le canzoni si possono scaricare gratis), donazioni, pubblicità sul proprio sito o quando l'artista viene chiamato per interviste ed esibizioni in programmi televisivi...tanto per citarne alcuni. Ad esempio dopo che Leo Pari ha distribuito gratuitamente la canzone Un Grillo per la Testa, Beppe Grillo l'ha conosciuto e gli ha chiesto di realizzare anche una canzone per il V-Day e penso proprio che l'abbia pagato. Insomma si può tranquillamente guadagnare senza dover regalare milioni alle case discografiche, agli ispettori della SIAE e compagnia bella, il tutto renderebbe più semplice e meno dispendiosa la vita di chiunque voglia far ascoltare musica ad altre persone, inoltre sarebbe un grosso incentivo alla diffusione della musica e della cultura, ad esempio per via della SIAE i siti non possono riportare le opere d'arte senza pagarla e quindi per questo motivo molti rinunciano a farlo.
Per chi se la fosse persa consiglio vivamente di guardare la puntata di Report sulla SIAE.
Concludo con una curiosità sulla parola copyleft per chi non conoscesse bene l' inglese:
il termine è molto significativo poichè racchiude un duplice gioco di parole: "left"oltre a significare "sinistra" è il participio passato di "leave" (lasciare, permettere) e naturalmente l' opposto di "right" (destra) che comunica il ribaltamento dei principi.
Ironia della sorte destra e sinistra sono anche ideali politici e il copyleft mi sembra che sia più in sintonia con il mondo della sinistra...
4 commenti:
bene così........è perfetto x un giorno come sabato di far arrivare anche messaggi sui disagi che perlo+ colpiscono il popolo della rete, d'altronde è partito tutto da beppe e dal blog x poi diramarsi come un enorme tam tam attraverso tutte le persone e i loro post che ne condividono le idee e i principi.
Un punto di partenza x far conoscere il tutto anche a chi nn naviga nelle rete è sabato visto che x la maggiore si è completamente ignorati dai media.........avanti tutta!!!!!
dovrebbero abolire la siae, per guadagnare i musicisti devono suonare, non vendere cd.
Sarebbe molto piu' bello vedere anche i grandi suonare quasi tutti i giorni anche in posti che non siano lo stadio. Cioe' io lavoro tutti i giorni, quindi ache loro dovrebbero fare altrettanto.
Il copyleft non sapevo cos'era, comunque ha veramente una grossa analogia con il pensiero di sinistra.
L'idea della musica senza copyright è bella e ci sono molti siti in cui si trovano canzoni di questo tipo. Ma questa è una cosa che un artista può fare all'inizio della sua carriera, per farsi conoscere dal maggior numero possibile di persone. Poi non è una strada facilmente praticabile. Certo si guadagna anche con i concerti, ma è giusto che la musica venga pagata. C'è tanto lavoro dietro ogni canzone e questo lavoro deve essere ricompensato. I prezzi attuali dei cd sono indubbiamente troppo alti e dovrebbero essere abbassati per permettere a più persone di acquistarli e di acquistarne di più e più spesso. Ma si devono pagare. Come ad esempio i film non li vediamo gratis né al cinema né in dvd né in noleggio così è per la musica.
Sulla siae invece si potrebbe aprire un discorso immenso. E' un argomento complicato e controverso.
Posta un commento