giovedì 17 gennaio 2008

La casta dei parlamentari



Il Parlamento, si completamente schierato con Mastella, un uomo che probabilmente ha infranto la legge. L'unico (o comunque uno dei pochi a non farlo) è stato Di Pietro e la sua Italia dei Valori.
In Giappone un Ministro simile si sarebbe già suicidato, qui, invece, viene elogiato da quasi tutto il Parlamento e gli viene pure chiesto di restare al suo posto e non dimettersi!

Ma in che schifo di paese viviamo?


Riporto un post di Antonio Di Pietro sull'accaduto:

L'applauso della Casta


Il Parlamento è nudo di fronte al Paese. Si è schierato, tranne pochi deputati, a sostegno delle tesi di un ministro della Giustizia che attacca la magistratura. Cosiddetti rappresentanti del popolo sovrano, ma l’Italia dei Valori non era fra questi, hanno applaudito un discorso eversivo, che qualifica “frange estremiste” i giudici che hanno messo agli arresti domiciliari la moglie di Mastella per concussione e sotto accusa molti rappresentanti dell’UDEUR. Un applauso a priori, senza sapere, senza conoscere neppure le motivazioni dei magistrati. L’applauso della Casta. La solidarietà di Prodi a Mastella può avere valore dal punto di vista umano, dal punto di vista politico è invece un grande errore, lo accomuna alla solidarietà pelosa espressa dal centrodestra, dei Bondi e dei Cicchitto.
Lo spettacolo che i deputati stanno dando all’opinione pubblica è quella di un Parlamento sporco, delegittimato.
Va ricordato (sempre) che i parlamentari non sono stati eletti con la preferenza diretta e rispondono agli apparati di partito, non agli italiani.
La Corte Costituzionale ha restituito la parola ai cittadini approvando il referendum elettorale. Questa è una buona notizia per la democrazia.


E anche la Lettera che Marco Travaglio ha scritto a Beppe Grillo:

"Caro Beppe,
siamo tutti costernati e affranti per quanto sta accadendo al cosiddetto ministro della Giustizia Clemente Mastella e alla sua numerosa famiglia, nonché al suo partito, che poi è la stessa cosa. Costernati, affranti, ma soprattutto increduli per la terribile sorte che sta toccando a tante brave persone. Infatti, oltre alla signora Sandra, presidente del Consiglio regionale della Campania, sono finiti agli arresti il consuocero Carlo Camilleri, già segretario provinciale Udeur; gli assessori regionali campani dell’Udeur Luigi Nocera (Ambiente) e Andrea Abbamonte (Personale); il sindaco di Benevento dell’Udeur, Fausto Pepe, e il capogruppo Udeur alla Regione, Fernando Errico, e il consigliere regionale dell’Udeur Nicola Ferraro e altri venti amministratori dell’Udeur. In pratica, hanno arrestato l’Udeur (un mese fa era finito ai domiciliari l’unico sottosegretario dell’Udeur, Marco Verzaschi, per lo scandalo delle Asl a Roma, mentre un altro consigliere regionale campano, Angelo Brancaccio, era finito in galera prima dell’estate quando era ancora nei Ds, ma appena uscito di galera era entrato nell’Udeur per meriti penali). Mastella, ancora a piede libero, è indagato a Catanzaro nell’inchiesta "Why Not" avviata da Luigi De Magistris e avocata dal procuratore generale non appena aveva raggiunto Mastella, che intanto non solo non si era dimesso, ma aveva chiesto al Csm di levargli dai piedi De Magistris. S’è dimesso invece oggi, Mastella, ma per qualche minuto appena: poi Prodi gli ha respinto le dimissioni, lasciandolo al suo posto che – pare incredibile – ma è sempre quello di MINISTRO DELLA GIUSTIZIA. La sua signora, invece, non s’è dimessa (a Napoli, di questi tempi, c’è perfino il rischio che le dimissioni di un politico vengano accolte): dunque, par di capire, dirigerà il Consiglio regionale dai domiciliari, cioè dal salotto della villa di Ceppaloni.

Al momento nessuno sa nulla delle accuse che vengono mosse a lei e agli altri 29 arrestati. Ma l’intero Parlamento – con l’eccezione, mi pare, di Di Pietro e dei Comunisti Italiani – s’è stretto intorno al suo uomo più rappresentativo, tributandogli applausi scroscianti e standing ovation mentre insultava i giudici con parole eversive, che sarebbero parse eccessive anche a Craxi, ma non a Berlusconi: insomma la casta (sempre più simile a una cosca) ha già deciso che le accuse - che nessuno conosce - sono infondate e gli arrestati sono tutti innocenti. A prescindere. Un golpetto bianco, anzi nero, nerissimo, in diretta tv.

Nessuno, tranne Alfredo Mantovano di An, s’è domandato come facesse il ministro della Giustizia a sapere che sua moglie sarebbe stata arrestata e a presentarsi a metà mattina alla Camera con un bel discorso scritto, con tanto di citazioni di Fedro: insomma, com’è che gli arresti vengono annunciati ore prima di essere eseguiti? E perché gli arrestandi non sono stati prelevati all’alba, per evitare il rischio che qualcuno si desse alla fuga? Anche stavolta, la fuga di notizie è servita agli indagati, non ai magistrati. E, naturalmente, al cosiddetto ministro.

Il vicepresidente del Csm Nicola Mancino, anziché aprire una pratica a tutela dei giudici aggrediti dal ministro, ha subito assicurato "solidarietà umana" al ministro e ai suoi cari (dobbiamo prepararci al trasferimento dei procuratori e del gip di Santa Maria Capua Vetere, sulla scia di quanto sta accadendo per De Magistris e Forleo?). Il senatore ambidestro Lamberto Dini ha colto l’occasione per denunciare un "fatto sconvolgente: i magistrati se la prendono con le nostre mogli" (la sua, Donatella, avendo fatto fallimento con certe sue società, è stata addirittura condannata a 2 anni e mezzo per bancarotta fraudolenta, pena interamente indultata grazie anche a Mastella). Insomma, è l’ennesimo attacco ai valori della famiglia tradizionale fondata sul matrimonio: dopo l'immunità parlamentare, occorre una bella immunità parentale. Come fa osservare la signora Sandra Lonardo in Mastella dai domiciliari, "questo è l’amaro prezzo che, insieme a mio marito, stiamo pagando per la difesa dei valori cattolici in politica, dei principi di moderazione e tolleranza contro ogni fanatismo ed estremismo". Che aspettano a invitarli a parlare alla Sapienza?." Marco Travaglio

12 commenti:

Gianluca Pistore ha detto...

comunque non riesco a capire come possa Di Pietro esprimere solidarietà umana a Mastella! ciao

Anonimo ha detto...

madò che nervi questo parlamento italiano!
Mi sento il sangue ribollire, dobbiamo annientare questi politici...

Aladar ha detto...

Ragazzi, diamo un seguito concreto alla nostra indignazione!!!
Al prossimo turno elettorale evitiamo di dare il voto alle solite facce, magari in odore o in certezza di reato, di massoneria, di collusione con poteri forti (mafia, lobby, multinazionali...)
Evitiamo il rischio che morto un Mastella se ne faccia un altro!

Gianluca Pistore ha detto...

ciao, ti ho assegnato il premio D eci e lode; per informazini passa sul blog. ciao

www.gianlucapistore.com

A.C.I Delegazione Tolentino ha detto...

poverino l' UDEUR non ci è rimasto nessuno.

Anonimo ha detto...

che schifo. mi vergogno di essere italiano!
ho scritto anche io un intervento sul mio blog..passa a leggerlo se ti va e magari commenta!ù

ciao

Anonimo ha detto...

La dignità è letteralmente evaporata in questo paese delle banane per noi e della cuccagna per questi tangentisti che si sentono intoccabili. Si stringono a coorte, son pronti anche all'assurdo, al paradosso, i poteri in gioco sono troppo forti. Speriamo che la Magistratura sia ancora più forte e che li mandi a casa una volta per tutte.

LauBel ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
LauBel ha detto...

mi pare che non ci sia proprio altro da aggiungere... il paese in cui viviamo è un nido di controsensi

ps
ho eliminato io il post precedente: mentre scrivevo si è bombato mr. mac...

Anonimo ha detto...

A proposito di Marco Travaglio.
Sarà a Catania il 30 Gennaio, per presentare il libro "La Casta".
Penso possa interessarti.

Anonimo ha detto...

Ops, scusa, non so a che pensavo.
Ho sbagliato il titolo del libro. Quello corretto è "Mani Sporche".
Non so da dove mi sia uscito l'altro...

Marco Vallera ha detto...

Il "bello" è che tra cinquant'anni avremo sempre lo stesso parlamento, la stessa mentalità oscena.
Ci saranno i parenti, i nipoti dei vari Berlusconi, Prodi, Mastella, Bertinotti, D'Alema, Veltroni,ecc.ecc.
Un ipotetico neo Pannella no, perchè gli sparerebbero ancor prima di candidarsi.
Alle prossime elezioni chi si vota?
Siamo un paese in rovina (non per i politici ovviamente) e solo una rivoluzione potrà ristabilire la giustizia.
Un ministro simile in Giappone si sarebbe già suicidato, questo è verissimo. Ma siamo in Italia, qui fin dall'antichità manca il senso di giustizia e onestà (primo principio del Bushido).

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